Sci Alpino
Sci Alpino: Courchevel Meribel si tinge di azzurro con Brignone e Bassimo prima e seconda nello slalom gigante
Nello slalom gigante delle finali di Coppa del Mondo Federica Brignone è tornata alla vittoria tra i pali larghi precedendo Marta Bassino (+0.31).
Le finali di Coppa del Mondo di Courchevel Meribel si tingono di azzurro. Nell’ultimo slalom gigante stagionale Federica Brignone è torna alla vittoria tra i pali larghi, dopo ben 2 anni (l’ultima vittoria era stata a Sestriere 2020). Con questo sigillo la valdostana sale a 20 vittorie in carriera, chiudendo la stagione al terzo posto nella classifica generale, e portando l’Italia al record di 11 vittorie stagionali.
Festeggia anche Marta Bassino, seconda a 31 centesimi, che rimonta dalla sesta posizione delle prima discesa. Al terzo posto invece la slovacca Petra Vlhova (+0.37) che ha chiuso sull’ultimo gradino del podio come nello slalom di ieri.
Quarto posto pieno di felicità per Tessa Worley (+0.45), a cui sono bastati 50 punti per sorpassare Sara Hector, quest’ultima condizionata dopo l’infortunio di Are, e portarsi a casa la coppa di specialità, seconda dopo quella del 2017.
In testa dopo la prima manche c’era la statunitense Mikaela Shiffrin che è crollata finendo addirittura settima e perdendo la possibilità di portarsi a casa anche la coppetta di gigante. Chiude lontano dalla top ten Elena Curtoni, ventiquattresima e ultima in classifica.
Nell’ultima gara stagionale, lo slalom speciale maschile a vincere è stato Atle Lie Mcgrath, al secondo successo consecutivo dopo quello di Flachau. Il più contento di giornata è stato però Henrik Kristoffersen (+0.37) che ha chiuso al secondo posto, ma gli 80 punti sono stati sufficienti per conquistare la terza sfera di cristallo in slalom, dopo quelle del 2016 e del 2020.
Terzo gradino del podio per uno straordinario Manuel Feller (+0.77), capace di risalire dalla decima fino alla terza posizione. Migliori prestazioni in carriera per i clamorosi Albert Popov e Joaquim Salarich (+0.97) che portano a Bulgaria e Spagna tra le prime 10 posizioni.
Il trionfo norvegese poteva essere ancora più ampio perché dopo la prima manche in Norge nelle prime tre posizioni erano ben tre, con Braathen che, primo dopo la prima manche, ha pasticciato chiudendo lontano dal podio. Sesto posto per l’altro norvegese Timon Haugan (+1.01), che ha preceduto il migliore degli italiani, Tommaso Sala (+1.08).
16mo e 17mo Razzoli e Vinatzer, quest’ultimo in difficoltà sulla nevi trattate con molto sale. Per gli azzurri una stagione in chiaroscuro, dove a dispetto di un potenziale molto importante hanno raccolto abbastanza poco, ad esclusione del fantastico per terzo posto di Razzoli a Wengen.
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