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Boxe: Dopo 60 anni Cuba apre al professionismo!

Con una nota ufficiale la Federacion Cubano de Boxeo (FCB) ha comunicato la decisione di permettere ai talenti cubani di diventare professionisti.

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Dopo 60 anni Cuba ritorna nell’orbita della boxe professionistica.

Era infatti il 1962 quando Fidel Castro bandì ogni forma di sport professionistico dall’isola cubana, tanto nel baseball quanto nella boxe. Da allora i campioni cubani, votati al più puro dilettantismo, hanno collezionato ben 41 Medaglie d’Oro olimpiche grazie a degli atleti che sono diventati delle leggende assolute come Teofilo Stevenson e Felix Savon, per citare i più noti.

Tanti però sono stati in questi 60 anni i pugili che per conquistare Corone mondiali professionistiche e aumentare i guadagni sono stati costretti a lasciare l’isola. Adesso però con una decisione storica la Federazione Pugilistica cubana ha approvato il ritorno del professionismo.

Con una nota ufficiale la Federacion Cubano de Boxeo (FCB) ha comunicato la storica decisione con l’intento di permettere ai talenti cubani di diventare professionisti.

“Sono tre anni e mezzo che lavoriamo a un contratto che corrisponda davvero alla filosofia dello sport cubano, per quanto riguarda l’inserimento dei nostri pugili nella boxe professionistica”, ha dichiarato Alberto Puig, presidente della FCG.

La federazione ha raggiunto un accordo con una società messicana, la Golden Ring promotions, che sarà incaricata di organizzare e gestire gli incontri dei pugili cubani, previsti per il prossimo mese di maggio in Messico.

Il gruppo di primi “storici” atleti professionisti è costituito dai medagliati olimpici Lazaro Alvarez, Andy Cruz, Roniel Iglesias, Julio Cesar La Cruz e Arlen Lopez.




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