Basket
Eurolega, Playoff: Una brutta AX Milano cade in casa contro l’Anadolu Efes
L’Olimpia Milano perde in casa per 48-64 contro l’Anadolu Efes in gara 1 dei quarti di finale di Eurolega. Giovedì prossimo, sempre a Milano, Gara 2.
Brutto esordio per l’AX Milano che perde il fattore campo in Gara 1 dei quarti di finale di Eurolega. Dopo quattro sconfitte consecutive l’Anadolu Efes ha trovato la prima vittoria contro le scarpette rosse e che Vittoria! Il 48-64 finale non ammette repliche e mette i ragazzi di coach Messina già con le spalle al muro, visto che adesso il pallino passa nelle mani dei Turchi.
Milano non ha difeso male ma purtroppo ha pagato una bruttissima fase offensiva, tanto da segnare la miseria di 48 punti, troppo pochi contro le sfuriate offensive di Larkin e Micic, autori nella seconda metà gara del break che ha deciso la partita.
MILANO PARTE BENE GUIDATA DA MELLI E HALL.
Primo quarto quello tra Armani Exchange Milano e Anadolu Efes Istanbul a basso punteggio, come una gara di play-off che si rispetti. Il piano tattico di Milano era chiaro, almeno all’inizio della gara, palla in post basso su Melli,per cercare di sfruttare il vantaggio di centimetri sul rispettivo difensore, e grossa pressione difensiva sugli esterni turchi Larkin e Micic in primis.
L’ala azzurra però iniziava la partita non nel miglior modo, mentre dall’altra parte l’Efes poteva giovarsi della buona vena di Dunston, che con 6 punti a referto era la spina nel fianco della difesa meneghina.
Milano cercava quindi di cambiare qualcosa, inserendo in campo Hines e Devon Hall e i cambi si facevano valere. Melli ne metteva 7, Hall bagnava il suo esordio in campo con 5 punti in fila e Milano si portava sul 16-11 al nono minuto.
L’ANADOLU EFES INIZIA A INGRANARE… MILANO LITIGA CON IL CANESTRO
Gli ingressi di Pleiss e di Singleton davano respiro agli ospiti che potevano sfruttare la maggiore presenza sotto canestro rispetto alle scarpette rosse. 0-8 di parziale (16-19 al 13′) e coach Messina tutt’altro che contento delle scelte offensive, troppo affrettate, della propria squadra.
I primi canestri milanesi del secondo quarto arrivano addirittura dopo il settimo minuto. Era il ghanese Bentil che segnava ben due volte dalla lunga distanza interrompendo il parziale, che era diventato di 0-11 dei Turchi di coach Ataman. Bentil ci prendeva gusto e segnava un’altra volta da oltre l’arco rispondendo all’ indemoniato Larkin, autore di due triple immaginifiche.
Il secondo quarto finiva con Istanbul avanti di tre punti (26-29) grazie all’ultimo minuto di gioco, durante il quale sfruttando un fallo antisportivo e un fallo lontano dalla palla di Alviti poteva andare due volte dalla lunetta mettendo il naso avanti a metà gara.
DOPO META’ GARA LE SCARPETTE ROSSE STACCANO LA SPINA
Il ritorno in campo dopo la pausa lunga era tutta di marca Efes. Micic saliva in cattedra e i turchi tra la fine del secondo quarto e l’inizio del terzo mettevano a segno un parziale di 11-0 che costringeva coach Messina a chiamare un obbligato timeout.
Milano sprofondava fino al -12 (28-40 al 24′) litigando costantemente con il canestro tanto da segnare la miseria di 12 punti in 15 minuti a fronte dei 29 degli ospiti.
I padroni di casa provavano a trovare la via del canestro con Shields e Hines ma dall’altra parte gli ospiti sbagliavano poco o niente, andando all’ultimo riposo con il vantaggio di 34-46. In casa Milano troppi giocatori sotto tono come Delaney, Grant e Rodriguez, ma in assoluto era tutta la fase offensiva a faticare, tanto da 10 punti nel secondo quarto e soli 8 nel terzo.
Coach Messina provava a giocarsi la carta Daniels, che fino a quel momento non aveva mai visto in campo. L’americano rispondeva presente con 5 punti in fila dando respiro all’Olimpia Milano. La fiammata però si fermava lì e gli ospiti, con Larkin e Micic sugli scudi, volavano fino al +15 (42-57) del 35′, per poi non farsi più riprendere fino definitivo 48-64.
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