Calcio
Inzaghi: Juventus- Inter la prima di nove finali
Inzaghi: Juventus- Inter la prima di nove finali.
Domani allo Stadium alle 20.45 lo scontro tra i bianconeri ed i campioni d’Italia in carica.
Alle domande dei colleghi giornalisti (che riportiamo dal sito dell’Inter per completezza) ha risposto dichiarando ripetutamente che la sfida di domani sarà la più importante e che è consapevole che è la prima di una serie di finali, le nove gare che attendono l’Inter fino al termine del torneo.
Inizia la fase finale della stagione e si parte con Juve-Inter: cosa si aspetta?
“Sarà una partita molto importante e non poteva esserci sfida migliore per dare un segnale forte all’ambiente e a noi stessi”.
Come sta Brozovic? Ha rinnovato, poi si è allenato: è a disposizione?
“Tutti sappiamo dell’importanza di Brozovic: lui per noi è fondamentale, in questi giorni ha lavorato abbastanza bene. Oggi con De Vrij farà l’intero allenamento, vediamo come risponderanno entrambi”. (il primo dovrebbe giocare, il secondo è in forse,ndr)
Come ha visto la squadra? Sono tutti consapevoli che non vincere vi allontanerebbe dall’obiettivo finale?
“Ieri abbiamo fatto un buon allenamento: tocca a noi, con rabbia e carattere, fare di più. Nelle ultime 7 partite abbiamo perso punti, con risultati non positivi. Sappiamo che corsa, aggressività e determinazione serviranno per fare una grande partita. L’avversario è di valore, lo stadio ostico: giocheremo una partita di personalità e carattere”.
Come mai l’Inter ha frenato così tanto nell’ultimo periodo dopo l’ottimo gioco espresso nei mesi precedenti?
“Tutte le squadre di vertice hanno avuto momenti di difficoltà. Il nostro è coinciso con il doppio confronto con il Liverpool ed è iniziato con il derby perso. A inizio anno avrei messo la firma a essere ad aprile con: una Supercoppa in bacheca, gli ottavi di Champions ed essere in lotta per lo Scudetto, con un posto nelle prime quattro. Era quanto richiesto dalla società”.
Questa è una partita che deve permettere all’Inter di riaprire la propria corsa: cosa si aspetta?
“Mi aspetto il risultato. Le prestazioni ci sono sempre state. Abbiamo creato tanto anche se abbiamo raccolto 7 punti in 7 partite. C’è delusione per i risultati e ora abbiamo voglia di fare risultato. Ci sono 9 finali da giocare, quella di domani è la più impegnativa“.
Spesso le sue squadre in gara secca hanno avuto la meglio della Juventus: la sta preparando come se fosse una gara da dentro o fuori?
“Sappiamo che servirà una grande partita. Il risultato inciderà sul morale e sulla classifica, poi mancheranno comunque otto partite più la semifinale di Coppa Italia”.
Sente troppo scetticismo nei confronti dell’Inter?
“Le critiche vanno accettate, distinguiamo quelle costruttive da quelle costruite ad arte, che non prendiamo in considerazione”.
L’ultimo allenatore dell’Inter a vincere a Torino è stato Stramaccioni. Dice che per battere la Juventus allo Stadium serve coraggio e che, inoltre, l’Inter si presenta con lo Scudetto sul petto…
“Ha sicuramente ragione. Abbiamo già affrontato la Juve in Supercoppa, vincendo. In campionato abbiamo pareggiato per un episodio nel finale. Sappiamo che la Juve è in un ottimo momento, reduce da una striscia di successi che l’ha portata a ridosso delle prime, dove tutti pronosticavano”.
Da Vlahovic a Cuadrado, chi avete studiato di più?
“La Juve a gennaio con gli arrivi di Vlahovic e Zakaria si è migliorata. Erano già forti prima. L’attacco della Juve ha tanti attaccanti da tenere d’occhio”.
L’approccio alla gara è un problema?
“Gli approcci con Fiorentina e Torino non mi sono piaciuti, poi abbiamo giocato ottimi secondi tempi. Con la Juve sarà fondamentale iniziare subito bene”.
Si immagina ancora all’Inter la prossima estate?
“Noi allenatori dipendiamo dai risultati, dalle prestazioni. Io sono contentissimo e orgoglioso della scelta fatta a giugno. Era la squadra campione, che ha perso due dei giocatori migliori. Abbiamo fatto un grande lavoro con lo staff che ha alzato le pretese di tutti. Nonostante siamo in piena corsa su tutto con una coppa già in bacheca è normale che siano arrivate critiche. Ma quelle ci sono sempre”.
Come sta Barella? Il suo ultimo periodo non è stato brillantissimo.
“In questi giorni ha lavorato molto bene, come anche Bastoni, Vidal e Sanchez, che sono tornati con grandi delusioni a livello di nazionali. Devono pensare subito alla partita di domani”.
Per Allegri siete i favoriti per la conquista dello Scudetto.
“C’è grande rispetto reciproco, quella è la sua opinione”. (ammette di avere un buon rapporto con il tecnico dei bianconeri).
Ha battuto la Juve più volte, sa come fare: è questa la sua arma segreta?
“L’importanza della partita ci carica, ovviamente. Giocheremo in trasferta, sarà diverso da essere a San Siro, ma avremo l’obbligo di fare una partita da vera Inter”.
Nell’ultimo periodo i centrocampisti hanno aiutato meno l’azione offensiva, con poche conclusioni. Dovete migliorare in questo aspetto?
“L’indice di pericolosità dell’Inter è rimasto uguale a quello dei mesi migliori di questa stagione. Stiamo lavorando per migliorare i nostri difetti, già a partire da domani”.
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