Basket
La Fortitudo Bologna respira: Trento battuto 89-69 al Paladozza
Si avvicina la fine della stagione e il termine “ultima spiaggia” va sempre di moda. E’ possibile che la Fortitudo abbia lasciato un bel po’ di speranze salvezza a Pesaro: la pesante sconfitta di mercoledì può aver messo una croce sulla permanenza in A degli uomini di Martino. Ma al Paladozza arriva Trento, e di tempo per pensare ce n’è poco. Vincere e sperare. Quattro punti a quattro partite dalla fine paiono un abisso, ma la curva Schull al Paladozza il suo calore non lo fa mai mancare: un po’ meno gli altri settori, con molti spazi vuoti, vuoi per lo scoramento, vuoi per le festività pasquali.
Nel primo periodo Trento parte forte con i punti di Flaccadori e le schiacciate impietose di Caroline e Bradford, ma la reazione degli uomini di Martino ribalta tutto: il parziale di 6-0 ribalta la contesa sul 21-18 con Groselle e Benzing protagonisti e il tedesco che viaggia subito in doppia cifra, portandosi a 14 punti personali con la tripla del 24-20. La Fortitudo dunque dopo un inizio figlio ancora delle scorie di Pesaro dimostra di essere presente testa e cuore sul campo e il quarto si chiude sul +6, con il ferro che sputa la possibile tripla di Feldeine.
Nel secondo periodo la Fortitudo allunga a +11 (massimo vantaggio) con Charalampopoulos trascinatore e i primi punti di Fantinelli e anche Frazier, che si iscrive al tabellino con due triple dopo un intermezzo trentino. Gli ospiti però sul finire del secondo periodo fissano un parziale di 6-0 che riporta a -5 la compagine di Molin, con due triple di Bradford e Williams. Ma la beffa è servita sulla sirena: prima una schiacciata ancora di Williams, poi la tripla di Reynold annullano tutto il vantaggio fortitudino e Trento pareggia. All’intervallo è 40-40.
La squadra di Martino rientra in campo nella ripresa per nulla scalfita dal maxi recupero ospite. Il Paladozza ribolle quando Benzing e Feldeine portano al largo i biancoblu, ma Trento resta in scia con Flaccadori e i liberi di Bradford. La Fortitudo resiste, è tosta e si aggrappa al cuore che la contraddistingue. Il terzo periodo si chiude sul +8 con Aradori che fa 2/2 dai liberi, il tallone d’Achille della Fortitudo che prende tutti i rimbalzi e infiamma il pubblico di casa. L’ultimo quarto serve solo per arrotondare, qualcosa che la Effe quest’anno ha vissuto ben poche volte dentro a un campionato sofferto. Benzing ancora mattatore, a metà quarto sale a 22 punti personali, staccando anche i compagni. Aradori macina e Groselle, vicino al taglio in tempi recenti, da un apporto non indifferente. A tre dalla fine il vantaggio su Trento è di +17 e si chiude sul +20 con l’89-69. Dopo il ko di Pesaro, non poteva esserci riscatto migliore per gli uomini di Martino. ILa “Fossa dei Leoni” canta, in un impeto d’entusiasmo che pareva perduto, “resteremo in serie A”. Come cambia il mondo in tre giorni…
FORTITUDO KIGILI-DOLOMITI ENERGIA TRENTO 89-69
FORTITUDO (All.Martino): Benzing 22, Aradori 17, Charalampopoulos, Groselle 9 Procida 7, Frazier 7, Fantinelli 4, Durham 4.
Tiri da due 23/39, Tiri da tre 8/20, Rimbalzi offensivi/difensivi 9/33 Tiri liberi 19/25
TRENTO (All. Molin) : Bradford 16, Williams 12, Reynolds 11, Caroline 11, Flaccadori 10, Forray 7, Ladurner 2.
Tiri da due 17/34, Tiri da tre 9/24, Rimbalzi offensivi/difensivi 2/21, Tiri liberi 8/11
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