Ciclismo
L’urlo di Van der Poel
L’olandese della Alpecin batte in volata Re Pogacar e bissa il successo del 2020.
Mathieu Van der Poel vince a braccia alzate un edizione fantastica del Giro delle Fiandre. L’olandese è l’unico che ha saputo resistere allo scatenato Pogacar, battendolo nella volata lanciata a 250 metri dall’arrivo.
La corsa:
Sono 272,5 i km che i corridori hanno percorso da Anversa ad Oudenaarde per questa spettacolare edizione del Giro delle Fiandre, la seconda classica monumento dell’anno. Dopo 15 minuti di schermaglie partiva subito la prima fuga con 9 attaccanti: Sébastien Grignard (Lotto Soudal), Taco van der Hoorn (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Stan Dewulf(AG2R Citroën Team), Manuele Boaro (Astana Qazaqstan Team), Tom Bohli (Cofidis), Max Kanter (Movistar Team), Luca Mozzato (B&B Hotels – KTM), Mathijs Paasschens (Bingoal Pauwels Sauces WB) e Lindsay De Vylder (Sport Vlaanderen – Baloise). Ai meno 200km dal traguardo la Jumbo Visma, orfana di Van Aert assente per covid, comandava le azioni del gruppo con il vantaggio dei battistrada che rimaneva intorno ai 4 minuti. Dopo i primi 5 muri, sul Wolvenberg il distacco del gruppo dai fuggitivi scendeva intorno ai 3 minuti. Sul Berendberg Alberto Bettiol scatenava una bagarre che portava via altri undici attaccanti: Ivan Garcia Cortina (Movistar), Alberto Bettio (EF), Zdenek Stybar e Jannik Steimle (QuickStep), Mick Van Dijke (Jumbo-Visma), Gianni Vermeersch (Alpecin-Fenix), Ben Turner (Ineos Grenadiers), Alex Kirsch e Mads Pederse (Trek-Segafredo), Marco Haller (Bora-hansgrohe) e Olivier Le Gac (FDJ). Gli undici dopo essersi riportati sui primi fuggitivi alzavano il ritmo per staccare ulteriormente il gruppo dei favoriti che a 70 km dall’arrivo aveva un ritardo superiore al minuto.
Pogacar Van der Poel che duello
Ai – 60 dall’arrivo, dopo il lavoro fatto dalla UAE, Pogacar si metteva in proprio per andare a chiudere sul gruppo Bettiol. Dopo il quart’ultimo muro, il Taaienberg, rimanevano in 5 a giocarsi il Fiandre: Pogacar, Van der Poel, Van Baarle, Madouas e Wright. Le ultime asperità davano ragione ai due favoriti, che salutavano gli altri sull’ultima ascesa del Kwaremont. Sul Patenberg Pogacar attaccava duramente ma VdP resisteva. All’ultimo km, i due avevano 28 secondi su Madouas e Van Baarle. Van der Poel decideva di giocarsela in surplace, aspettando i 250 metri per attaccare, nel momento in cui i due inseguitori lanciavano la loro volata. Pogacar rimaneva chiusodai due con Van der Poel che alzava le braccia al cielo davanti a Van Baarle e Madouas.
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