Calcio
Pioli: “Dopo la sconfitta dell’Inter non ho detto nulla alla squadra”
Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Fiorentina.
Queste le sue dichiarazioni:
Sulle parole di Maldini sul momento della stagione e della squadra: “Siamo orgogliosi di avere dirigenti di così alto livello”
Sull’equilibrio: “Noi abbiamo sempre pensato che la cosa migliore sia concentrarsi sulla prossima partita. Ho visto attenzione, determinazione, generosità: ci serviranno in campo domani”.
Sul finale di stagione, più testa che tecnica? “Credo che conti tutto, poi dopo le partite sono spesso decise da episodi e ci devi mettere qualcosa in più dell’avversario, che sia tecnica, intuito, ferocia. È quello che vogliamo fare ora. È sbagliato pensare alle prossime 4, dobbiamo pensare a quella di domani”.
Sul momento e le chance scudetto: “Cuore caldo e testa fredda credo che sia sempre la caratteristica migliore. Giochiamo un calcio che richiede energia, fatica ed intensità, ma dobbiamo essere lucidi a capire i momenti della partita. Contro la Lazio abbiamo meritato la vittoria perché ci abbiamo creduto, dobbiamo fare lo stesso domani”.
Mister, che emozioni sta vivendo in questo finale di stagione? “Le emozioni in questo momento sono grande concentrazione e grande voglia di fare bene il nostro lavoro fino in fondo. Nessuno sta pensando al 22 maggio, stiamo pensando a domani perché così deve essere. I pronostici cambiano di settimana in settimana, quello che conta è dare il massimo domani contro una squadra che gioca un bel calcio. Quando facciamo la prestazione da Milan abbiamo più possibilità di ottenere i tre punti”.
Sul calcio della Fiorentina, che gioca a viso aperto: “Difficile fare previsioni. Quando una squadra ti vuole prendere alto lascia qualche spazio dietro, dovremo essere bravi noi a scegliere i tempi giusti. Stare dentro la partita vuol dire interpretare velocemente e con qualità le varie situazioni della partita”.
Pensa che il Milan sia stato sottovalutato in questa stagione? “Non mi interessa tanto se siamo apprezzati fuori, mi interessa quello che pensiamo noi. Abbiamo anche dei limiti che cerchiamo di coprire, oltre che esaltare le nostre qualità. Quello che conta è la massima concentrazione per preparare al meglio la partita di domani”.
Sul periodo di forma: “Dobbiamo ripartire dai due gol fatti, dentro quei due gol fatti c’è tanto delle nostre caratteristiche, dallo scatto in profondità di Leao, alla scivolata di Giroud, alla pressione di Rebic e Zlatan, alla zampata di Tonali all’ultimo secondo… Dobbiamo ripartire da questi atteggiamenti. Se siamo intensi e lavoriamo tutti per essere propositivi abbiamo più possibilità di vincere, dobbiamo farlo con continuità durante la gara. La Fiorentina è una squadra di alto livello, quindi anche il nostro dovrà essere alto. Bologna e Torino sono squadre forti, come abbiamo avuto difficoltà noi le hanno avuto anche altri. Quello che conta sarà il punteggio finale, dobbiamo pensare a far più punti possibile”.
Sulle difficoltà nell’affrontare Italiano: “L’anno scorso a La Spezia è stata la nostra peggior prestazione del campionato. In settimana ho rivisto la partita dell’andata contro la Fiorentina, abbiamo commesso tanti errori individuali. Italiano sta facendo un ottimo lavoro, noi dovremo fare le giocate giuste per mettere in difficoltà la Fiorentina”.
Sul vantaggio concesso al City in Champions per il gol di Silva: “Ho pensato che l’arbitro abbia fatto bene”.
Sulla situazione infortunati: “Gli out sono Kjaer, Florenzi che sta recuperando bene, e Daniel Maldini che ha un affaticamento. Tutti gli altri sono convocabili“.
ull’umore dei tifosi: “I nostri tifosi sono intelligenti: non è il momento di parlare, ma di fare”.
Su Bennacer: “Ha avuto un problema alla caviglia, da ieri si allena con la squadra e sta bene. Da me, dai miei dirigenti e dai compagni sicuramente non è sottovalutato. Sa interpretate bene le due fasi, è un centrocampista completo”.
Sulle difficoltà affrontate: “Le sfide che hai superato in passato devono darti più convinzioni. Noi di ostacoli duri li abbiamo avuti e li abbiamo superati con il nostro calcio fatto di emozione e passione. Dobbiamo continuare su questa strada”.
Che cosa ha detto alla squadra giovedì mattina? “Giovedì mattina è stato l’unico giorno in cui non ho parlato con la squadra“.
Sugli approcci alla partita contro Inter e Lazio: “Un qualcosa sul quale dobbiamo ragionare bene e abbiamo provato a lavorare a livello mentale. Con la Lazio siamo stati bravi a riprenderla. Non dobbiamo pensare di chiudere la partita, ma dobbiamo avere equilibrio e poi rimanere in partita”.
Ibra ha detto qualcosa giovedì? “Zlatan parla tutti i giorni con i suoi compagni, giovedì non credo che abbia detto qualcosa di speciale. Giovedì era il giorno meno adatto per dire qualcosa”.
Domani è fondamentale? “Sì, ma come credevo la stessa cosa prima della Lazio. Domani sarà fondamentale, ma dirò la stessa cosa prima del Verona. Non mi piace dire che sono tutte finali, noi abbiamo pensato sempre una partita alla volta. Non ci siamo mai abbattuti né esaltati. In settimana ho visto attenzione, determinazione e generosità. Domani dovremo fare una partita con queste caratteristiche”.
Sul modo di giocare: “Abbiamo un modo di giocare che ci deve prendere il cuore, e poi avere la lucidità di scegliere bene le situazioni di gioco. Dobbiamo essere accoppiati, il fatto di avere passione non ci deve far passare alla frenesia. Lucidità, prevenzione e cercare di essere più rapidi degli avversari”.
I tifosi dicono che sono orgogliosi comunque vada: “Io non dico mai che andrà tutto bene. Andrà come vogliamo che possa andare”.
Quali corde ha toccato in questi giorni? “Abbiamo preparato la partita per quelli che sono i nostri concetti di gioco sapendo che dobbiamo mettere tutto quello che abbiamo”.
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