Calcio
“Finalissima” Italia-Argentina, parla il CT Roberto Mancini
Londra “Stadio di Wembley”, fischio d’inizio ore 20:45 (ora italiana) mercoledì 1° giugno
“Finalissima” Italia-Argentina, parla il CT Roberto Mancini
Londra “Stadio di Wembley”, fischio d’inizio ore 20:45 (ora italiana) mercoledì 1° giugno
Undici mesi dopo il successo nell’Europeo, l’Italia torna nello stadio londinese per la sfida tra i Campioni d’Europa e i vincitori dell’ultima Coppa America. Bonucci pronto a raccogliere la fascia da Chiellini: “Avrò bisogno dell’aiuto dei compagni”. Insigne: “Vado dall’altra parte del mondo, ma continuerò a dare la mia disponibilità alla Nazionale”
L’abbraccio con Gianluca Vialli, la Coppa alzata al cielo, un sogno che diventa realtà. Undici mesi dopo il successo nell’Europeo, Roberto Mancini torna a Wembley per vivere un’altra serata magica. Di fronte una grande del calcio mondiale, quell’Argentina imbattuta da tre anni e reduce da una striscia di 31 risultati utili consecutivi. La sfida tra i Campioni d’Europa in carica e i vincitori della Coppa America vedrà andare in scena l’ultimo duello tra Messi e Giorgio Chiellini, ma sarà anche una partita a scacchi tra Mancini e un altro Lionel, il Ct argentino Scaloni, che ha speso parole al miele per l’Italia definendola ‘una delle migliori squadre al mondo’.
“È un grande piacere essere di nuovo a Wembley – esordisce Mancini in conferenza stampa – nemmeno 12 mesi fa eravamo qui a festeggiare e per questo motivo c’è anche un po’ di emozione. Italia-Argentina è una classica del calcio mondiale e sarà il tributo anche a tanti giocatori. Ci dispiace non avere Chiesa, Immobile, Berardi e Verratti, ma chi andrà in campo disputerà un’ottima partita. L’Argentina è forte, ma lo siamo anche noi”.
La delusione per la mancata qualificazione al Mondiale è ancora fresca e il match con l’Argentina – come i prossimi test di Nations League con Germania, Ungheria e Inghilterra – rappresenta il miglior banco di prova possibile per vedere se gli Azzurri si sono lasciati alle spalle le scorie della sconfitta con la Macedonia del Nord: “La gara di domani concluderà un ciclo – sottolinea il Ct – non vuol dire che andranno via 15-20 giocatori, ma inseriremo dei giovani per capire quanto valgono e se potremo contare su di loro per il futuro”.
Il volto nuovo tra i convocati per il match con l’Albiceleste è quello di Wilfried Gnonto, l’attaccante classe 2003 del Zurigo che ha fatto tutta la trafila nelle giovanili azzurre guadagnandosi la chiamata del Ct dopo lo stage dedicato ai calciatori di interesse nazionale. È l’ennesima dimostrazione dell’attenzione che il Ct ha per i giovani, quei giovani che faticano a trovare spazio in campionato: “Stiamo cercando di lavorare per il futuro, per migliorare. Se i club fanno o non fanno giocare i giovani non posso deciderlo io. Noi cercheremo di avere più conoscenza dei giovani e vogliamo fare le cose per bene, ma non possiamo certo pregare nessuno se non lo vogliono fare”.
Annunciando l’impiego di Belotti (“giocherà lui perché era il secondo attaccante all’Europeo”), Mancini ricorda quel Diego Maradona che ha contribuito a creare un legame ancora più forte tra Italia e Argentina: “Ho avuto la fortuna di giocarci tanti anni contro ed è stato un grande onore. E’ un dispiacere non averlo qui con noi domani”.
Accanto al Ct in conferenza stampa ci sono Leonardo Bonucci e Lorenzo Insigne. Il primo erediterà da Chiellini la fascia da capitano, mentre il secondo dopo aver salutato Napoli si accinge ad iniziare una nuova avventura in Canada, ma assicura di non voler uscire dal giro azzurro.
“È doveroso goderci quest’ultima giornata con Giorgio – le parole di Bonucci – è stato un grande compagno di campo e di vita. Da dopodomani continuerò a fare ciò che ho sempre fatto, essere da esempio. Da Chiellini ho imparato la capacità di elaborare in breve tempo situazioni difficili e portare la soluzione, io sono molto più sanguigno. Quello è il segreto che ha fatto diventare Giorgio una grande persona e un grande capitano, io cercherò di smussare i difetti che mi porto dietro per il mio carattere. Dovranno aiutarmi anche i miei compagni, così come noi abbiamo aiutato Chiellini e Buffon”.
Partendo dal ricordo del gol del pareggio nella finale con l’Inghilterra (“ci penso spesso, ci ha permesso di arrivare ai rigori”), per poi passare alla delusione per essere rimasto fuori dal Mondiale (“la colpa è nostra, bastava davvero poco per poterci giocare qualcosa di davvero unico per la carriera di un giocatore”), Bonucci arriva a parlare del presente, dell’Argentina di un certo Leo Messi: “E’ tra le migliori squadre al mondo, non perde da 31 partite e non è un caso. Serve impegno e rispetto, massima cattiveria agonistica. Da questo trofeo dobbiamo ripartire e mettere le basi per riportare l’Italia in alto. Messi è stato ed è ancora oggi con Cristiano Ronaldo uno dei migliori al mondo, per un giocatore che ha vinto così tanti Palloni d’Oro è difficile aggiungere aggettivi”.
“Io sono sempre a disposizione – dichiara Insigne escludendo un suo addio alla Nazionale – ho grande attaccamento per questa maglia e anche se vado dall’altra parte del mondo darò comunque la mia disponibilità. Questo stadio ci evoca grandi ricordi e anche domani vogliamo regalare ai nostri tifosi una notte da favola”. La sfida con l’Argentina per un napoletano doc non può che rievocare il ricordo di Diego Armando Maradona: “Maradona ce l’ho tatuato sulla pelle. Spero domani di alzare questo trofeo, lui ci ha portato sul tetto del mondo e noi napoletani lo ringrazieremo sempre”.
L’elenco dei convocati per la ‘Finalissima’
Portieri: Alessio Cragno (Cagliari), Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Pierluigi Gollini (Tottenham), Alex Meret (Napoli) (oltre Salvatore Sirigu (Genoa) infortunato);
Difensori: Francesco Acerbi (Lazio), Alessandro Bastoni (Inter), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Emerson Palmieri Dos Santos (Olympique Lyonnais), Alessandro Florenzi (Milan), Manuel Lazzari (Lazio), Leonardo Spinazzola (Roma);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Sassuolo), Jorginho Frello Jorge Luiz (Chelsea), Manuel Locatelli (Juventus), Matteo Pessina (Atalanta), Sandro Tonali (Milan), Marco Verratti (Paris Saint Germain);
Attaccanti: Andrea Belotti (Torino), Federico Bernardeschi (Juventus), Wilfried Gnonto (Zurigo), Lorenzo Insigne (Napoli), Lorenzo Pellegrini (Roma), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Sassuolo), Gianluca Scamacca (Sassuolo).
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