Atletica, Mondiali: Jacobs non incanta, Tamberi, Ponzio, Fantini e Abdelwahed in finale, Sabbatini in scioltezza.

Si è chiusa la prima giornata dei Mondiali di Atletica Leggera e per l’Italia il piatto della bilancia pende dal lato positivo. Nelle due finali di giornata, dove non avevamo grosse ambizioni di medaglia, buon settimo posto per la 4×400 mista, nella gara vinta dalla Repubblica Dominicana davanti ad una scatenata Olanda e terza una delusa Stati Uniti, mentre ottavo posto per Valentina Trapletti e quindicesimo posto per Francesco Fortunato nella 20 km di marcia.

I nostri Big si sono tutti qualificati al turno successivo senza però impressionare più di tanto. Le buone notizie infatti arrivano da Tamberi che si è qualificato in finale, pur con qualche patema d’animo di troppo, e soprattutto da Nick Ponzio, che nel lancio del peso ha sparato un ottimo 21,35 metri, qualificandosi per la finale con Crouser, Kovacs, Walsh, Gill, Awotunde, Mihaljevic, Piperi, Romanui, Enekwechi, Thomsen e Munoz. Purtroppo fuori dalla finale un irriconoscibile Fabbri che sembra essere il lontano parente di quello visto fino a due anni fa.

Nei 100 metri, supera il turno anche Marcell Jacobs che nella sua batteria ha firmato un normale, per lui, 10.04, realizzando il secondo tempo della sua batteria e il decimo tempo complessivo. Si vede che Jacobs è ancora lontano dalla sua migliore condizione. Il motore ci sarebbe anche, visto che ha corso non più di 50 metri, però evidentemente i problemi fisici che lo hanno attanagliato per tutta la stagione non lo hanno abbandonato. Il campione olimpico in carica corre contratto e non è fluido e rilassato come 12 mesi fa. L’oro sembra essere prenotato da Kerley, che in batteria ha firmato un clamoroso 9.79, con Brommel (9.89), Seville (9.93) e il sorprendente junior Tebogo (9.94) candidati al podio.

Nel salto in alto Tamberi ha rischiato grosso in diverse occasioni ma con la misura di 2.28 è riuscito a conquistare la qualificazione, pur sbagliando due volte a 2.25. Gimbo ha dimostrato ancora una volta di avere una fiducia nei suoi mezzi e una consistenza mentale veramente clamorose. Non è arrivata invece la qualificazione per Marco Fassinotti.

Ahmed Abdelwahed, impegnato nei 3000 siepi, ha conquistato la finale con il quinto tempo di ripescaggio (8:21.04). Per l’azzurro il compito era difficile perché, collocato nella prima batteria, non aveva tempi di riferimento. Lo stesso Abdelwahed ha confermato di non essere al 100% della condizione ma è conscio che in finale può succedere veramente di tutto.

Nei 1500 metri femminili, bella gara per Gaia Sabbatini che si è qualificata per la semifinale con il quinto tempo nella batteria (4:07.82) vinta da etiope Meshesha. Le altre due azzurre Vissa e Del Buono sono state però eliminate. La teramana Sabbatini ha corso la sua batteria in maniera intelligente, correndo in gruppo senza prendersi troppi rischi e chiudendo con un tranquillo quinto posto. Adesso per lei si aprono le porte della semifinale, dove tutto potrà accadere, semifinale conquistata anche alle scorse olimpiadi dove sfiorò l’accesso alla finale.

Finale conquistata anche per Sara Fantini nel lancio del martello. Con 72,38 metri l’azzurra ha firmato la misura che vale il sesto posto complessivo. In una qualificazione tutta in crescendo, Fantini ha dimostrato di essere in ottima condizione, come peraltro in tutta la stagione fin qui disputata. Fuori portata le prime due delle qualificazioni Kassanavoid (74,46)
e Andersen (74,37).

Delusione di giornata l’eliminazione di Roberta Bruni nel salto con l’asta. L’azzurra accreditata della quarta misura stagionale si è bloccata a 4,50 metri, misura che non è riuscita a superare. 

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