Con l’arrivo in panchina di Cristian Bucchi, ad Ascoli sono tornati in auge alcuni ricordi del passato.
Siamo nella stagione 2004-2005, l’Ascoli, dopo un inizio di stagione piuttosto stentato, riesce a carburare e a togliersi molte soddisfazioni. In quella storica annata in panchina c’è un giovane Marco Giampaolo che, coadiuvato da Massimo Silva, riesce a centrare un importante sesto posto che vale i playoff. Quel campionato rappresenta la stagione della svolta per il Picchio, dopo tanti anni tra Serie C e Serie B. A guidare l’attacco di quella squadra viene scelto un certo Cristian Bucchi che, reduce da una buona esperienza in Serie A con 5 gol in 12 partite con la maglia dell’Ancona, da svincolato decide di rimettersi in gioco ripartendo dalle Marche.
Per l’attaccante romano arriva in quell’anno la definitiva consacrazione: ben 17 gol in 43 presenze, playoff compresi. In coppia con Roberto Colacone, Bucchi è in grado di rendere al meglio ed essere uno dei protagonisti di quella fantastica cavalcata che poi, un po’ a sorpresa viste le modalità, catapulta l’Ascoli in massima serie dopo un sesto posto e 62 punti conquistati.
Quel torneo si è presentato in modo piuttosto particolare, anche a causa di una riforma che ha visto passare le squadre partecipanti da 24 della precedente stagione a 22. Per l’Ascoli quella stagione 2004-2005 da particolare si trasforma in magica: una grande cavalcata nella seconda parte di campionato dei bianconeri porta alla conquista del sesto posto al doppio confronto in semifinale col Torino, dove il “Picchio” esce sconfitto sia al Del Duca (0-1, gol di Quagliarella) e sia al ritorno (2-1 per il Toro).
Dalla beffa per la Serie A sfumata, alla gioia per l’inaspettato salto di categoria: in quell’estate arriva comunque la promozione in Serie A dopo una serie di fallimenti e sanzioni della Giustizia Sportiva per altri club. A quel punto i bianconeri, assieme al Treviso, si ritrovano di diritto in massima serie. Un approdo in Serie A che poi ha scritto una delle pagine più importanti dell’ultracentenaria storia del club marchigiano.
Una stagione memorabile per i tifosi dell’Ascoli e per Cristian Bucchi, all’epoca calciatore ed attualmente guida tecnica del Picchio. Dopo quella straordinaria annata, Bucchi non seguì i bianconeri in Serie A, bensì, visto che il suo cartellino era in comproprietà col Chievo, restò in Serie B per giocare col Modena. Dopo diverse esperienze con tanti alti (la vittoria della classifica capocannoniere in Serie B nella stagione 2005-2006 con 29 gol su tutti) e qualche basso, Bucchi tornò per la seconda volta ad Ascoli nella stagione 2008-2009 ma l’esperienza non fu così positiva come la prima: in quel campionato trovò soltanto 3 gol in 21 presenze.
Ora Cristian Bucchi è pronto per la sua personale terza esperienza all’Ascoli, la prima in qualità di allenatore.
Così come quando è arrivato in quella famosa stagione in veste di calciatore, anche questa volta Bucchi avrà tanta voglia di fare bene per imporre il proprio valore in Serie BKT. Dopo l’ultima esperienza in cadetteria sulla panchina dell’Empoli, il tecnico non vede l’ora di imporre il suo gioco e la sua mentalità alla sua squadra in vista del prossimo campionato, con la speranza di poter regalare un’altra stagione da sogno ai suoi tifosi stringendo nuovamente quel legame nato, costruitosi e concretizzatosi col sogno Serie A di 17 anni fa.