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Ultim’ora: Teramo e Campobasso escluse dalla serie C
Consiglio federale, rigettati i ricorsi presentati dai Club
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Consiglio federale, rigettati i ricorsi presentati dai Club
Il presidente Gravina ha espresso soddisfazione per il Decreto Vezzali sulle richieste della FIGC sull’apprendistato a partire dai 15 anni, sull’introduzione dell’avviamento al professionismo e sulle modifiche apportate alla figura del lavoratore sportivo
L’esclusione di Campobasso e Teramo dalla Serie C, la soddisfazione per il Decreto Vezzali, che ha accolto le richieste presentate dalla FIGC (apprendistato a partire dai 15 anni, introduzione dell’avviamento al professionismo e modifiche apportate alla figura del lavoratore sportivo) nonché alcune modifiche regolamentari, come l’allargamento della panchina da 12 a 15 elementi e la definizione di una norma che riconosca il cosiddetto ‘diritto di recompra’ anche alle cessioni temporanee di contratto.
Sono state questi i temi principali affrontati nella riunione odierna del Consiglio Federale, durante il quale il presidente Gabriele Gravina ha informato i consiglieri di aver richiesto formalmente al CONI di avviare presso il CIO il processo per arrivare al riconoscimento del Futsal quale disciplina olimpica.
Dopo essersi complimentato con la Nazionale Under 18 per la medaglia d’argento conquistata ai Giochi del Mediterraneo (“è la dimostrazione che il calcio italiano è vivo, le nostre nazionali giovanili continuano ad ottenere risultati importanti”), Gravina ha annunciato che domenica sarà a Rotherham per l’esordio della Nazionale Femminile nel Campionato Europeo: “Ci aspetta un girone molto difficile, in particolar la prima partita con la Francia. Ma le ragazze stanno benissimo”.
Il Consiglio ha deliberato all’unanimità il rigetto dei ricorsi e la mancata iscrizione in Serie C del Campobasso e del Teramo, mentre sono stati accettati i ricorsi per l’iscrizione nella Serie B Femminile di Ravenna, Sassari Torres e Cortefranca: “Con maggiore attenzione da parte dei club – ha dichiarato il presidente federale – si sarebbero potute affrontare positivamente queste due criticità. Sappiamo che il calcio vive momenti difficili dal punto di vista economico, ma dobbiamo essere coerenti con le decisioni prese negli anni precedenti”.
Gravina ha manifestato grande soddisfazione per la sottoscrizione dell’addendum all’accordo collettivo tra FIGC, Lega Pro e AIC per l’introduzione dell’apprendistato in Serie C. Un’opportunità che, se aggiunta ad alcune richieste presentate alla Sottosegretaria Vezzali e presenti nel Decreto a sua firma che ha ottenuto proprio ieri il primo via libera del Consiglio dei Ministri, rappresenta un pilastro del progetto federale di evoluzione sostenibile del sistema calcio. L’apprendistato professionalizzante dai 15 anni ai 23 anni e lo sgravio fiscale per l’avviamento alla formazione del professionismo fino a 23 anni per i Club che hanno un valore della produzione massimo di 5 milioni di euro rappresentano due contributi fondamentali nel processo di messa in sicurezza del calcio professionistico italiano.
“Sono contento perché si tratta di tematiche che porto avanti da anni, prima come consigliere federale e poi da presidente della Lega Pro e della FIGC. Sono grato a chi ha lavorato per il raggiungimento di un risultato così importante”. Resta invece un po’ di preoccupazione per la mancata definizione sulla cancellazione del cosiddetto ‘vincolo sportivo’ in ambito dilettantistico e dall’esenzione per le società femminili dai benefici dell’avviamento al professionismo, in quanto ormai le squadre presenti in Serie A superano tutte il tetto fissato dalla norma. Gravina, comunque, si è detto confidente del fatto che durante l’iter nelle competenti commissioni parlamentari si possano superare anche queste due criticità.
Per quanto riguarda le modifiche regolamentari, il Consiglio ha dato delega al presidente federale per la definizione di una norma che riconosca il cosiddetto ‘diritto di recompra’ anche alle cessioni temporanee di contratto. Alla nuova disciplina si applicheranno le disposizioni ex art.103 delle Noif (approvate nel 2019 su proposta di Gravina) che sterilizzano le plusvalenze nell’utilizzo stesso della recompra.
“La recompra – ha sottolineato Gravina – è un istituto previsto dalle nostre norme, siamo intervenuti nel 2019 per bloccare eventuali pratiche legate alle plusvalenze e ad oggi ci sono solo sei posizioni aperte. Questo vincolo normativo rimane anche nell’ipotesi richiesta dalla Lega di A come diritto non solo a titolo definitivo, ma anche per le cessioni temporanee di contratto. Oggi scriveremo la norma per farla entrare in sintonia, ma quel blocco previsto resta”.
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