Atletica, Europei: piovono medaglie per l’Italia. Abdelwahed (2°) e Zoghlami (3°) nei 3000 siepi, Tortu bronzo nei 200m.

Continuano ad arrivare medaglie per l’Italia dai Campionati Europei di Atletica Leggera, in corso di svolgimento a Monaco di Baviera.

Addirittura ne sono arrivate due in una sola gara, quella dei 3000 siepi maschili, dove Ahmed Abdelwahed (8:22.35) e Osama Zoghlami (8:23.44) hanno conquistato rispettivamente la medaglia d’argento e di bronzo nella gara vinta dal finlandese Raitanen (8:21.80). Settimo posto per Ala Zoghlami.

Per il terzetto italiano sicuramente una bellissima prestazione, con gli azzurri che hanno sempre fatto il gara di testa e con i due medagliati che negli ultimi 300 metri hanno cercato di di resistere a uno scatenato Raitanen che nella prima parte di gara era stato sicuramente il più brillante.

La terza medaglia della serata è arrivata da Filippo Tortu (20.27) che ha agguantato il bronzo nella finale dei 200 m. Questa volta i britannici Zharnel Hughes (20.07) e Nethaneel Mitchell-Blake (20.17) sono stati troppo forti, e nonostante l’ottimo rettilineo Tortu non è riuscito a far meglio della terza posizione. Per Tortu è sicuramente l’apice della sua carriera individuale ma siamo sicuri che, specie sulla specialità dei 200 metri, potrà darci e darsi grandi soddisfazioni.

A livello italiano è la quarta volta di un azzurro sul podio dei 200 metri, dopo gli ori di Mennea nel ’78 e nel ’74, il bronzo di Ottolina nel ’62 Adesso è arrivato il turno di Filippo Tortu.

Nelle altre gare della serata sono arrivate comunque delle buone prestazioni per i colori azzurri.

Più che onorevole nono posto di Gaia Sabatini sui 1500 m, chiusi con il tempo di 4:06.04. L’atleta teramana ha provato fin alle prime battute a fare gara di testa, in una finale che almeno per il primo posto sembrava scontata, con la favorita britannica Lara Miur autrice in stagione di tempi nettamente migliori rispetto a tutte le altre contendenti a livello europea. Suo infatti era l’unico sub 4 minuti della stagione.

Sabbatini a 150 metri dal traguardo sembrava anche poter ambire alla quarta posizione, ma nel rettilineo finale ha accusato la stanchezza e una condizione non ottimale rispetto all’inizio della stagione quando aveva corso in 4’01”93. La gara, come da previsioni è stata vinta dalla britannica Laura Muir (4:01.08) davanti all’irlandese Ciara Mageean (4:02.56) e alla polacca Sofia Ennaoui (4:03.59). Dodicesima l’altra azzurra Ludovica Cavalli (4:10.93)

Settimo posto per Dalia Kaddari nei 200 m femminili, vinti forse un po’ a sorpresa dalla svizzera Mujinga Kambundji dopo il testa a testa con la britannica Dina Asher-Smith. A differenza della finale dei 100 metri, la portacolori elvetica è riuscita a resistere al ritorno degli avversarie chiudendo con il tempo di 22.32, 11 centesimi meglio della britannica. Bronzo per la danese Ida Karstoft (22.72).

Doppietta 400-400hs per l’olandese Femke Bol che ha vinto la gara con gli ostacoli con l’eccezionale tempo di 52.67, un crono assolutamente impossibile per le altre atlete. Al secondo e il terzo posto le due ucraine Viktoriya Tkachuk (54.30) e Anna Ryzhykova (54.86) che hanno fatto segnare tempi tutto sommato non irresistibili, tempie che fanno venire un po’ la mano in bocca per la prestazione di Ayomide Folorunso, solo settima con il tempo di 55.91.

Nel salto triplo femminile decimo posto per Ottavia Cestonaro (13,44m) nella gara vinta dall’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk, che per la prima volta in carriera vola oltre il 15 m (15,02 m). Al secondo posto la sorprendente Kristina Makela (14,64 NR) che ha soffiato il bronzo all’israeliana Hanna Minenko (14,45m). Delusa di giornata la medagliata olimpica Patricia Mamona solo quinta.

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