Atletica leggera

Diamond League, Losanna: Duplantis (6,10 m) per la 53ma volta sopra i 6 metri! Italiani in ombra.

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Anche la terzultima tappa di Diamond League 2022 di atletica leggera è andata in archivio. Ormai prima della conclusione della stagione mancano solamente la tappa di Bruxelles e la tappa finale di Zurigo.

Per l’Italia, reduce dall’ottimo Campionato Europeo di Monaco di Baviera, risultati in chiaroscuro per i quattro atleti impegnati in gara.

Nel salto in alto era impegnato il campione europeo Gianmarco Tamberi che però non è riuscito a far meglio di 2,20m chiudendo la gara in quinta posizione. Per lui, probabilmente scarico dopo il trionfi europei, la quota di 2,24m è stata fatale. A vincere è stato l’ucraino Adriy Protsenko con la misura di 2,24m davanti a Mutaz Essa Barshim (2,24m), con l’americano Harrison (2,24m) e il neozelandese Kerr (2,24m), al terzo e quarto posto.

Bella gara invece nel salto con l’asta femminile per Roberta Bruni che ha agguantato un bel quarto posto con la misura di 4,60m. Al primo posto la slovena SuteJ che ha preceduto l’australiana Kennedy entrambe con 4,70m.

Nel lancio del peso settimo posto per Nick Ponzio che ha lanciato l’attrezzo a 20,94 metri. La lotta tra americani per le prime due posizioni è stata vinta invece da Kovacs (22,65m) che ha avuto la meglio su Crouser (22,05m). Al terzo posto il neozelandese Gill con la misura di 21,70m.

L’ultimo italiano in gara, Osama Zoghlami, nei 3000 siepi non è andato oltre il decimo posto (8:25:63), anche a causa di un ultimo giro veramente sofferto. La vittoria è andata al marocchino Soufiane El Bakkali con l’ottimo tempo di 8:02.45, che ha terminato al gara con 10 secondi di vantaggio sull’etiope Amare (8:12.97) e sul keniano Bett (08:12.08).

Da sottolineare anche nel salto triplo la bella prova del cubano Andy Diaz Hernandez, in odore di naturalizzazione italiana, che ha vinto con l’importante misura di 17,67m davanti agli altri due cubani Lazaro Martinez (17,50m , PB) e Jordan Diaz Fortun (17,44m).

Nelle altre gare disputate ormai non fa più notizia Armand Duplantis che ha vinto il salto con l’asta con la misura di 6 m e 10 cm. Per il fenomeno svedese si tratta della 53esima volta oltre i 6 metri, roba da fantascienza. Contando che i primi otto salti sono stati fatti tra il 2018 e il 2020 tutti gli altri 45 sono stati fatti nello spazio di un anno e sei mesi, precisamente a partire dal febbraio 2021. Al secondo e terzo posto, staccati di 30 cm, l’americano Nielsen e il filippino Obiena.

Nella gara più attesa di giornata, i 200 m maschili, dove ci si attendeva l’attacco al record del mondo, è arrivata sì la vittoria di Noah Lyles, ma “solo” con il tempo di 19.56, anche a causa di una partenza non brillantissima. Secondo posto per l’altro americano Michael Norman (19.76, PB) che ha preceduto l’atleta di Trinidad e Tobago Richards (19.95). Solo sesto posto per l’altro fenomeno fenomeno Knighton con 20.13.

Tra gli altri atleti che ormai non fanno più notizia non si può non citare Jakob Ingebritsen e Yulimar Rojas. Il norvegese ha vinto i 1500 metri con il miglior tempo stagionale di 3:29.05, precedendo il keniano Abel Kipsang (3:29.93) e l’australiano Stewart McSweyn (3:30.18). La venezuelana, dominatrice assoluta del salto triplo, ha invece vinto con la fantastica misura di 15,31m, rifilando addirittura 70 cm alla giamaicana giamaicana Shanieka Ricketts (14,64 m) e un metro all’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk (14,31 m).

L’oro olimpio e argento mondiale Neeraj Chopra ha vinto il lancio del giavellotto con la notevole misura di 89,08m, precedendo di oltre tre metri il ceco Vadlejch (85,88m) e lo statunitense Thompson (83,72m).

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