Atletica leggera
Diamond League: show di Fraser-Pryce a Chorzow. Buoni quarti posti per Ponzio, Bellò e Vallortingara
A Chorzow, nona tappa di Diamond League. vola Fraser-Pryce sui 100 metri firmando il SB. Per Ponzio, Vallortigara e Bellò sono arrivati invece quarti posti decisamente incoraggianti.
Dopo oltre un mese di pausa, complice la disputa dei Mondiali, è tornata in scena la Diamond League di atletica leggera con la tappa polacca di Chorzov. Per tre (Ponzio, Vallortigara e Bellò) dei quatto italiani in gara sono arrivati dei quarti posti decisamente incoraggianti. Rientro sfortunato per Randazzo che si è dovuto fermare per un problema fisico
Nel lancio del martello polacchi in grosso spolvero con la vittoria dell’idro di casa Pawel Faidek (81.27) che ha preceduto il connazionale Wojciech Nowicki (79.19) e il francese Quentin Bigot (78.83). Nella gara femminile, disputata in contemporanea, doppietta americana con Brooke Andersen (75.76) vincitrice all’ultimo lancio su Janee’ Kassanavoid (74.89). Molto più staccatae Malwina Kopron (70.37).
Buon quarto posto per il nostro Nick Ponzio (20.81) nel lancio del peso che ha visto trionfare l’americano Joe Kovacs (21.79), che ha preceduto il neozelandese Thomas Walsh (21.70) e Josh Awotunde (21.35).
La pioggia non ha impedito al grande Armand Duplantis di vincere la gara di salto con l’asta. Lo svedese ha infatti vinto con la misura 6,10 m, prevedendo il norvegese Guttormsen e il filippino Obiena, che non sono riusciti a far meglio di 5,73m.
Nel getto del peso femminile si conferma Chase Ealey che con un bel 20,38 m si è messa alle spalle l’olandese Schilder e la svedese Roos.
La portoricana Camacho-Quinn ha vinto i 100hs con un buon 12.38 precedendo di 3 centesimi Kendra Harrison e di 15 centesimi Tia Jones.
Il cubano, in odore di naturalizzazione italiana, Andy Diaz Hernandez ha battuto nel salto triplo il campione mondiale Pedro Pichardo. Per Diaz un buonissimo 17,53m mentre Pichardo si è fermato a 17,29. Terzo il cinese Yaming con 17.25.
Per i colori azzurri sono arrivate belle notizie dagli 800 metri femminili dove Elena Bellò ha chiuso al quarto posto e guardando il suo personale di 1:58.97. L’azzurra, dopo una gara coraggiosa, ha chiuso dietro le americane Wilson (1:58.28) e Hurta (1:58.40) e dietro la slovena Horvat che l’ha preceduta di solo un centesimo.
Alison Dos Santos si conferma il più forte nei 400 ostacoli chiusi in 47.80, davanti all’americano Rosser (48.30) e al francese Happio (48.74).
La gara del lancio della giavellotto femminile, nonostante le misure non proprio trascendentali, è stata molto combattuta. A vincere, all’ultimo lancio, è stata la giapponese Haruka Kitaguchi che con 65,10 m ha firmato il suo Season best. Al secondo posto la ceca Barbora Spotakova (62,29 m) mentre la lituana Liveta Jasiunaite (61,79 m) ha chiuso al terzo posto.
Come il salto con l’asta anche i 100 metri maschili sono stati condizionati dalle cattive condizioni atmosferiche. A vincere è stato Trayvon Bromell con il tempo di 9.95 (-0.7), precedendo Marvin Bracy e Ackeem Blake, entrambi con 10 secondi netti.
Sifan Hassan, con un ottimo 200 metri finale, si è portata a casa i 3000 metri, chiusi con il tempo di 8:39.27. Al secondo e al terzo posto l’etipoe Ejegayeu Taye e la keniana Kipkemboi.
Si conferma in grandissima condizione l’olandese Famke Bol che ha vinto i 400 metri con il tempo di 49.75, terza prestazione mondiale dell’anno e record olandese. Bel secondo posto anche per la polacca Natalia Kaczmarek (49.86), per la prima volta in carriera sotto i 50 secondi, mentre al terzo posto è arrivata Candice McLeod (50.22).
Michael Norman (44.11) si è imposto nei 400 metri precedendo Kirani James (44.55) e Bryce Deadmon (44.68).
Doppietta keniana negli 800 metri, dove i primi 4 atleti sono arrivati nello spazio di 17 secondi. Il primo a tagliare il traguardo è stato Emmanuel Kipkurui Korir (1:45.72) che ha preceduto Ferguson Cheruiyot Rotich e l’olandese Tony Van Diepen.
La giamaicana Shericka Jackson, con l’ottimo tempo di 21.84 (-0.2), ha fatto suoi i 200 metri, rifilando ben 5 decimi a Shaune Miller-Uibo (22.35) e Jenna Prandini (22.39).
Nel lancio del giavellotto a vincere è stato il ceco Jakub Vadlejch (86,68 m) che ha preceduto il tedesco Julian Weber (84,94 m) e lo statunitense Curtis Thompson (82,39 m)
Stava per saltare il record del mondo dei 1500 femminili grazie ai ritmo imposto da Gudaf Tsegay, crollata però negli ultimi 400 metri. Vittoria, con primato personale, per l’etiope Diribe Welteij (3:58.18) davanti proprio a Tsegay (3:58.18) e Hirut Meshesha (4:00.93), a completare la tripletta etiope.
L’immensa Shelly-Ann Fraser-Pryce ha dominato i 100 femminili facendo anche segnare il primato mondiale stagionale (10.66). Seconda, e staccata di 3 decimi, Aleia Hobbs (10.94) che ha preceduto Marie Jose Ta Lou (11.00).
Prestazioni non clamorose nel salto in alto femminile, dove era impegnata la nostra Vallortigara. E’ bastato infatti 1 metro e 92 per vincere la gara, quota raggiunta dall’uzbeka Sadullayeva e dall’ucraina Mahuchick. Terzo posto per Tabashnik a 1 metro e 88, stessa misura di Vallortigara, quarta per maggior numero di errori.
Ritorno in gara sfortunato per Filippo Randazzo (7,63 m) nella gara di salto in lungo. Il siciliano si è dovuto infatti fermare per un problema fisico. Vittoria per il greco Tentoglou (8,13 m) davanti all’americano McCarter e al cubano Massò, entrambi con 8,09.
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