Calcio
Disfatta Lazio. Con il Midtjylland finisce 5-1
Gli uomini di Sarri perdono 5-1 con il Midtjylland.
Disfatta Lazio. Gli uomini di Sarri durano solo mezz’ora, fino al secondo goal dei padroni di casa. Non basta la fiammata di Milinkovic-Savic al 56’, che complice un errore del portiere alimenta fatue speranze, durate ben poco.
Complice una fase difensiva lontana parente delle buone prestazioni offerte in questa stagione, e degli errori individuali importanti, la Lazio si scioglie contro i danesi del Midtjylland, che vincono per 5-1 asfaltando gli ospiti in una serata da incubo. Approccio mentale sbagliato e poca concentrazione hanno dato il fianco alla goleada danese. Poca sinergia tra i reparti, squadra lunga e mai pericolosa dalle parti del portiere Lossl (a parte il goal), se non a fine gara.
Midtjylland aggressivo, corto, voglioso. Notte perfetta per gli uomini di Capellas, a cui riescono tutte le giocate tentate.
Biancocelesti in campo con molto turnover: Hysaj a destra, Gila e Romagnoli centrali e Radu a sinistra in difesa; Vecino con Cataldi e Luis Alberto in mezzo al campo; tridente con Anderson, Immobile e Pedro.
Ben organizzati in campo i padroni di casa, aggressivi sui portatori di palla ospiti e pronti a sfruttare le ripartenze. E dire che la Lazio, ameno ad inizio gara, prova a venire fuori dalla pressione grazie ad una manovra a due tocchi. Il palleggio però è un po’ lezioso, il fraseggio lento, e soprattutto non punge mai davanti. Al 26’ ne approfitta il Midtjylland, con goal di Paulinho che si gira in area e supera Provedel. Alla mezz’ora raddoppio dei padroni di casa. Ripartenza sulla destra con Dreyer che serve in mezzo, Gila scivola al momento di intervenire e la palla arriva a Kabà che da solo batte l’estremo difensore laziale. Squadra ospite lunga, confusa in fase difensiva, lontana parente di quella compatta tra i reparti e con le linee cortissime vista nell’ultima apparizione col Verona.
Nella ripresa subito altra doccia fredda per la Lazio (52’), col 3-0 su rigore di Evander per fallo di Cataldi su Isaksen, che dopo aver percorso nel primo tempo in lungo ed in largo la fascia sinistra si è spostato a destra. Sarri allora prova a riaprirla subito con i cambi: fuori Pedro (ancora non al 100%), dentro Cancellieri. Entra Marusic per Radu a sinistra, e Milinkovic-Savic per Vecino. Proprio Milinkovic ridà speranza ai suoi al 56’. Tiro da fuori e papera del portiere Lossl. Si va sul 3-1.
E’ però una breve illusione. Al 66’ replay dell’azione che ha portato al primo rigore con Isaksen che entra in area, questa volta supera Marusic che lo atterra. Ancora Evander dal dischetto. Respinge Provedel sui piedi di Isaksen che ribadisce in rete. 4-1 del migliore in campo per distacco.
Al 72’ la disfatta totale. Il 5-1 di Sviatchenko arriva da un cross dalla trequarti di destra sul secondo palo, col capitano danese lasciato completamente solo a spingerla in rete.
Negli ultimi minuti la Lazio prova a rendere un po’ meno amara la serata con qualche azione pericolosa, con Anderson, Cancellieri e Milinkovic, ma frutto più dei nervi e delle concessioni del Midtjylland, che sembra tirare il fiato.
Una sola vittoria nelle ultime tredici trasferte europee per la Lazio, che da ventidue anni non subiva tanti goal in Europa (5-2 a Valencia nel 2000). Il girone non è compromesso, tutte le squadre sono a 4 punti, ma Sarri dovrà ragionare su una sconfitta così larga, per come è arrivata, e per la prestazione offerta dei suoi.
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