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Italia Women batte la Romania e vola in Australia e Nuova Zelanda

Miss Bertolini: “Siamo nella storia”

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Italia Women batte la Romania e vola in Australia e Nuova Zelanda

Miss Bertolini: “Siamo nella storia”

Le Azzurre vincono l’ultima gara del girone: le reti di Giacinti e Boattin rendono inutile la goleada della Svizzera (15-0 sulla Moldova), costretta ai play off.

Dopo un percorso durato un anno, caratterizzato da grandi prestazioni, gioie e dalla provvidenziale rimonta sulla Svizzera, la Nazionale Femminile può finalmente festeggiare la qualificazione al Mondiale.

A Ferrara l’Italia supera 2-0 la Romania conquistando il pass diretto per la competizione che si disputerà nell’agosto del 2023 in Australia e Nuova Zelanda.

Serviva una scossa dopo il deludente Europeo di questa estate e la reazione delle Azzurre, come al solito, non si è fatta attendere.

Nel primo tempo è arrivata la rete di Giacinti, nella ripresa il primo sigillo in Nazionale di Boattin che di fatto ha chiuso i giochi: dopo il fischio finale la squadra ha celebrato la seconda qualificazione consecutiva alla fase finale della competizione insieme ai circa 3mila spettatori presenti al ‘Mazza’, godendosi tra sorrisi, abbracci e qualche gavettone questa afosa ma perfetta serata di fine estate.

“Siamo molto felici, è la prima volta nella nostra storia che ci qualifichiamo a due Mondiali di fila e sappiamo quanto sia importante per il movimento e per questo gruppo di ragazze – ha dichiarato la Ct a fine partita – per loro partecipare a una competizione simile è fantastico, penso che sia anche una forma di riscatto dopo l’Europeo e le lacrime di molte calciatrici lo testimoniano”.

La partita – Nel match che mette in palio il biglietto aereo per l’Oceania, Milena Bertolini conferma i 10/11 della formazione che quattro giorni fa ha travolto la Moldova. L’unica novità riguarda l’inserimento a centrocampo di Greggi, che prende il posto di Rosucci – una delle migliori nella gara di Chișinău – per dare maggior dinamismo alla squadra, priva delle infortunate Gama, Bergamaschi, Bonansea, Cernoia, Durante e Linari. Confermata quindi l’inedita coppia difensiva formata da Lenzini e Filangeri, in regia c’è Rosucci, mentre in attacco Bonfantini e Giacinti agiscono ai lati di capitan Girelli, autrice di una straordinaria tripletta nella gara d’andata.

L’Italia inizia con il freno a mano tirato, sbaglia qualche appoggio di troppo e sembra accusare un pizzico di tensione, un mix di ingredienti che non permette alle Azzurre di proporre il solito gioco caratterizzato da qualità, palleggio e improvvise verticalizzazioni. I primi 25’ scorrono via senza grandi emozioni, serviva un episodio per sbloccare la partita che, puntuale, arriva poco prima della mezz’ora: Greggi con caparbietà recupera un pallone sulla trequarti avversaria e innesca Giacinti, brava nel controllo in corsa e nel successivo diagonale sinistro che non lascia scampo all’incolpevole Paraluta. Il gol sblocca l’undici di Milena Bertolini, che da quel momento aumenta il ritmo riuscendo a presentarsi con maggiore continuità nei pressi della porta avversaria. Prima dell’intervallo arrivano i tentativi di Giacinti, Boattin e Caruso, le cui conclusioni si spengono però sul fondo senza impensierire l’estremo difensore romeno.

La notizia dell’8-0 della Svizzera sulla Moldova dopo solo 45 minuti scuote ulteriormente le Azzurre, che rientrano in campo con maggiore aggressività e con il desiderio di chiudere quanto prima la partita e, di conseguenza, il discorso qualificazione. Giugliano e Greggi si alternano in cabina di regia e tentano di innescare le attaccanti, che però faticano a trovare dei varchi nel muro difensivo eretto dal tecnico Cristian Dulca.

Nell’altra metà campo, invece, Giuliani fa da spettatrice non pagante e incita le compagne di reparto, che continuano a interrompere con decisione le rare incursioni della Romania, mai realmente pericolosa. Al 65’ Giugliano dribbla la sua marcatrice e ci prova dalla lunga distanza, ma il tiro della centrocampista è troppo centrale e viene bloccato con sicurezza da Paraluta. Due minuti dopo Bertolini fa entrare Glionna al posto di Bonfantini e sostituisce Greggi con Rosucci, chiamata a fare da schermo davanti alla difesa per complicare ancora di più il lavoro offensivo delle avversarie.

La svolta arriva al 73’, è quello il momento in cui l’Italia di fatto conquista l’agognato pass mondiale. Al termine di un’azione iniziata sulla sinistra da Giacinti, il pallone viene respinto dalle romene e finisce sui piedi di Boattin, che fa partire un sinistro molto potente da circa 20 metri che piega le mani al portiere avversario dando il via all’esultanza liberatoria delle calciatrici italiane. Per l’esterno della Juventus si tratta della prima rete in azzurro, festeggiata mandando baci alla tribuna dove siedono la famiglia e le sue compagne di club e di Nazionale Gama, Bonansea e Salvai. Milena Bertolini, rinfrancata dal doppio vantaggio, concede minuti a Galli e Cantore e la meritata standing ovation a Girelli e Caruso, applaudite da tutto lo stadio che ormai vede il traguardo a un passo e si appresta a celebrare la quinta vittoria su cinque gare disputate al ‘Mazza’ dalle Azzurre.

Al triplice fischio inizia la festa delle calciatrici tra balli e foto di gruppo.

L’Australia e la Nuova Zelanda attendono la Nazionale di Milena Bertolini, che avrà poco meno di un anno di tempo per prepararsi al torneo iridato.

Le Ragazze Mondiali sono tornate.


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