Calcio

La Lazio doma il Verona. All’Olimpico finisce 2-0

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LAZIO-VERONA 2-0

 

Torna a vincere la Lazio in campionato dopo la sconfitta con il Napoli in una partita difficile, interpretata bene dal Verona che per più di un’ora ha chiuso tutti gli spazi pressando altissima e provando a giocarsela fino in fondo, impedendo agli uomini di Sarri di esprimere il proprio calcio. Decidono Immobile al 68’ su errore in disimpegno degli scaligeri e Luis Alberto sui titoli di coda. Lazio compatta dietro non prende rischi, la maggiore qualità dei biancocelesti viene fuori quando si abbassano i ritmi della gara. Verona ben organizzato e generoso dalla cintola in giù, a cui manca il guizzo in avanti. La squadra di Sarri sale ad undici punti in classifica a ridosso dell’Inter quinta, a tre punti dalla vetta. Resta a quota cinque il Verona nella parte destra della graduatoria.

Sei i cambi per Sarri rispetto al Feyenoord, di cui la metà nel reparto arretrato: i centrali difensivi titolari in Europa League vanno in panchina (Gila e Romagnoli), in campo Casale e Patric; Lazzari torna a destra, centrocampo tutto nuovo con Sergej Milinkovic-Savic (trecento partite in biancazzurro per lui), Marcos Antonio e Basic. Tridente offensivo solito con Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni. Indisponibili lo squalificato Cataldi e Pedro, infortunato.

Verona con un solo cambio rispetto alla vittoria in rimonta con la Samp dell’ultima di campionato. In difesa schierato Ceccherini al posto di Dawidowicz. Lazovic è il trequartista a sostegno di Henry e Lasagna.

Pressing asfissiante degli ospiti nel primo tempo, con i tre davanti supportati dagli esterni di centrocampo Terracciano e soprattutto Doig per bloccare le percussioni di Lazzari. Lazovic marca a uomo Marcos Antonio per impedire l’impostazione del gioco al regista biancoceleste. In fase di possesso il serbo affianca Doig sul settore di sinistra per creare superiorità numerica in quella zona del campo.

La Lazio tenta di uscire dalla pressione scaligera con la solita fitta rete di passaggi, accelerando poi con gli esterni o affidandosi a qualche lampo di Milinkovic. Quando non riesce (nel primo tempo è capitato spesse volte), si affida ai lanci lunghi per Immobile o più spesso per  la fisicità di Milinkovic.

Difesa di squadra dei padroni di casa, linee compatte e lavoro di tutti gli effettivi in fase di non possesso. Questo comporta un abbassamento di tutti i reparti, e un aumento della distanza degli attaccanti dalla porta avversaria. Mossa studiata probabilmente per permettere le ripartenze dei veloci avanti laziali, che riesce però solo a tratti.

Verona squadra coraggiosa, che pressa i portatori di palla avversari fin nella loro area, e concede molto poco. Una volta conquistata palla, prova poi a ripartire con Doig e Lazovic a sinistra e con la velocità di Lasagna. Poco incisiva davanti, la squadra di Cioffi alza la testa e si affaccia dalle parti di Provedel solo nel finale di primo tempo, come al 45’ con un tiro di Henry su cross da calcio d’angolo che bacia la parte alta della traversa.

Difficoltà della Lazio nel proporre il solito gioco, soprattutto per l’ottima organizzazione del Verona. Ciononostante le occasioni migliori del primo tempo sono dei padroni di casa: il palo di Basic al 27’ dalla distanza (tiro deviato da Montipò sul montante), e l’occasione di Lazzari servito da Felipe Anderson in profondità al 42’ che però calcia a lato.

Ad inizio ripresa partita bloccata tatticamente, meglio le difese degli attacchi. Il Verona si fa vedere nella metà campo biancoceleste soprattutto da destra con i cross di Terracciano, sempre controllati dalla retroguardia laziale. All’ora di gioco parte la girandola dei cambi. Sarri manda in campo Luis Alberto per Basic per dare maggiore qualità e supporto all’azione offensiva, poi Vecino per Marcos Antonio e Cancellieri per Felipe Anderson.

Cioffi fa entrare Depaoli a destra, e cambia anche i due difensori esterni della difesa a tre. Poi Kallon per Lasagna e Hrustic per Lazovic.

Negli ultimi venti minuti aumenta il possesso palla della Lazio, anche in virtù della minore pressione del Verona. Difficile mantenere i ritmi del primo tempo per gli scaligeri. Una volta aperti gli spazi, viene fuori la qualità di palleggio della Lazio, che crea occasioni e si rende pericolosa dalle parti di Montipò.

Il primo goal al 68′ deriva da un errore in disimpegno degli ospiti: Doig manca il rilancio, Lazzari serve Milinkovic-Savic sulla trequarti del Verona. Cross velenoso tra difesa e portiere, con Immobile sul secondo palo lasciato colpevolmente solo che di testa mette in rete. 1-0.

Con le squadre allungate e ampie porzioni di campo da sfruttare, ogni azione della Lazio è un pericolo per la retroguardia ospite. Prima Immobile al 78’ supera Hien nell’uno contro uno e si presenta davanti a Montipò, ma viene ipnotizzato dall’estremo difensore del Verona. Poi Cancellieri entra in area da destra e tira. Montipò devia in angolo (84’). Dopo un goal al novantesimo annullato allo stesso Cancellieri per fuorigioco di centimetri, il Verona trova l’unica vera occasione della ripresa al 91’. Doig da sinistra mette in mezzo per Ilic che si gira all’altezza del dischetto e prova il tiro. Para a terra Provedel. Sullo scadere il raddoppio della Lazio. Luis Alberto servito da Zaccagni al limite dell’area si sistema il pallone con la suola e batte Montipò con un rasoterra angolato. E’ il 2-0.

La Lazio vince e prende fiducia battendo un Verona messo bene in campo e generoso nel pressing per almeno un’ora, periodo in cui chiude tutte le linee di passaggio e spegne le fonti di gioco biancocelesti, ma manca di lucidità negli ultimi venti metri. Lazio ordinata e compatta in fase difensiva, soffre la pressione costante dei gialloblù pur non rischiando quasi mai, e riesce ad esprimersi al meglio in avanti solo quando si allungano le squadre e si aprono più varchi da sfruttare.

 

Tabellino

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (75’ Hysaj), Patric, Casale, Marusic; Milinkovic-Savic, Marcos Antonio (64’ Vecino), Basic (54’ Luis Alberto); Felipe Anderson (64’ Cancellieri), Immobile, Zaccagni. All. Sarri. A disp.: Maximiano, Adamonis, Romagnoli, Kamenovic, Romero, Radu, Gila, Bertini.

HELLAS VERONA (3-4-1-2): Montipò; Ceccherini (60’ Cabal), Hien, Coppola; Terracciano (60’ Depaoli), Ilic, Veloso (36’ Tameze), Doig; Lazovic (70’ Hrustic); Lasagna (70’ Kallon); Henry. All. Cioffi. A disp.: Berardi, Perilli, Faraoni, Verdi, Hongla, Djuric, Piccoli, Günter, Dawidowicz, Cortinovis.

ARBITRO: Irrati di Pistoia

MARCATORE: 68’ Immobile (L); 90+5′ Luis Alberto (L);

AMMONITI: 34’ Veloso (V); 43’ Ceccherini (V); 63’ Coppola (V); 65’ Cabal (V); 79’ Luis Alberto; 80’ Hien (V); 83’ Hysaj (L);

ESPULSI: –

ANGOLI: Lazio 3; Verona 5

RECUPERO: 3’ pt; 5’st

NOTE: Ammonito l’allenatore del Verona Cioffi per proteste (88’);




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