Serie A

Origi-Milan: storia d’amore pronta a decollare? Intanto il belga scalda i motori…

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Divock  Origi, nato in Belgio, città natale Ostenda. Piccola realtà belga, in antichità non era altro che che un piccolo villaggio di pescatori.

Cresciuto calcisticamente al Genk, a poche ore dai suo cari.  E’ proprio lì che il talento belga ha messo le fondamenta della sua carriera da calciatore – e non poteva essere altrimenti. Padre Mike calciatore, laureatosi campione di Belgio proprio con il Genk di Divock nel 1998/99. Non può essere soltanto un caso. E se non bastasse in Kenya sono stati calciatori anche tre zii, mentre il cugino Arnold è uno dei migliori portieri della storia del calcio keniota.

Il Milan l’ha scelto perché nonostante la giovane età, Origi ha già calpestato grandi palcoscenici e prati verdi in giro per il mondo. Primo gol in Nazionale segnato in uno stadio storico, il Maracanã di Rio de Janeiro. Era il 22 giugno 2014, in quell’occasione si stava disputando la gara tra Belgio-Russia, valida per i Mondiali. Il “delfino”, così soprannominatodiventò il marcatore più giovane della storia del Belgio ai Mondiali.

Gli anni successivi la definitiva consacrazione tra Lille in Ligue 1, Liverpool in Premier League, Wolfsburg in Bundesliga e poi di nuovo Liverpool.  Amato, osannato, ovunque è andato. La rima potrebbe addirittura far pensare ad un coro. Ma non è così, questa è pura realtà.

Il tanto discusso neo acquisto del Milan è diventato idolo dei tifosi dei Reds, tantoché lo scorso aprile, Divock ha realizzato l’ennesimo gol pesante della sua carriera nel derby contro l’Everton e sul muro di Anfield è apparsa un enorme scritta: “Il calcio senza Origi non ha senso”.

Arrivato sotto le guglie del Duomo in estate con un problema fisico che si portava dietro da mesi, l’ha subito messo in discussione. Questa ha certamente contribuito a mantenere il silenzio sul suo approdo. Il ruolo è delicato nel roster rossonero, perché in contumacia Ibra e Lazetic che fatica a ritagliarsi lo spazio in prima squadra, Divock è l’unica prima punta (ma può giocare anche da esterno) insieme a Giroud.

Volato in Belgio la scorsa settimana per i “soliti” fastidi al tendine, il numero 27 rossonero farà rientro in Italia nei prossimi giorni.

Minutaggio ridotto la scorsa stagione, problemi fisici al Milan a parte. E se fosse Origi la vera sorpresa della stagione? Parlerà il campo, come al solito, e Divock scalda i motori. Attenzione ai giudizi affrettati.

 

 

 

 

 

EDITORIALE DI GIOVANNI D’ELIA PER RADIO ROSSONERA.




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