Serie A

Pokerissimo Lazio, la Cremonese crea tanto ma non trova mai il gol

La Lazio si lascia subito alle spalle la manita subita, in Europa, in Danimarca e rifila un poker alla Cremonese. In gol Immobile, il secondo su rigore, Milinkovic – Savic e Pedro. Grigiorossi che creano una mole notevole di occasioni, ma senza lo straccio di un gol

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Pronti via ed è subito Ciro Immobile. Chi se non lui e la Lazio, dopo appena sei minuti e trenta secondi, ha già rotto gli indugi.

Sontuosa l’imbeccata di Sergej per Immobile, scappato via, zitto zitto, tra Chiriches e Lochoshvili e libero dunque di freddare, Radu.

Valeri, per una Cremonese comunque non doma, è il più attivo, suo il primo tiro della gara e suo un tunnel, con tacco, sulla catena mancina grigiorossa.

E proprio nel momento migliore della Cremonese, ecco l’episodio che riporta l’inerzia del match a favore dalla Lazio. Immobile tira dalla destra, in posizione defilata, c’è un tocco del georgiano Lochosvhili. Orsato prima si confronta col Var, poi indica il dischetto.

E il numero 17, dal dischetto, non fallisce. Doppietta per il bomberone di Torre Annunziata, che si porta così a 6 gol nei marcatori.

Piove sul bagnato per i grigiorossi. Si fa infatti male prima della mezzora il rumeno e capitano Vlad Chiriches, al suo posto Bianchetti.

Al di là dell’infortunio, non è contento della prestazione del suo pacchetto arretrato Alvini, che durante la pausa, per consentire l’uscita dal campo di Chiriches, bacchetta aspramente Lochosvhili.

Ed evidentemente, i suoi difensori, non lo hanno ascoltato il tecnico toscano, visto che al 33’, combinano un patatrac, per poco non ne approfitta Felipe Anderson, Radu mette in angolo.

Sul velluto la formazione biancoceleste, sui chiodi della propria paura la Cremo.

Cenno di risveglio della Cremo, con Dessers, che con un diagonale mancino per poco non accorcia le distanze.

Prende fiducia la formazione lombarda, Dessers, altro tiro, questa volta da destra, alto.

Errori di disattenzione figli soprattutto dei momenti di frustrazione.

E proprio ai titoli di coda della prima frazione, ci mette la firma anche Sergej Milinkovic – Savic.

Troppo, davvero troppo facile il suo ingresso, indisturbato, in area di rigore e col destro basso, deposita alle spalle di Radu.

La Cremo però le sue carte se le vuole giocare, fino in fondo. Come ad inizio ripresa, palla in mezzo a difesa battuta per Sernicola, tiro del numero 17 e parata di Provedel.

Ribaltone di gioco, e Immobile, servito da Zaccagni, a porta vuota, sbaglia, andando, forse troppo sicuro, alla conclusione sotto i più di 3000 tifosi laziali.

Radu è bravo a tenere non morta la Cremonese, con un parata non facile su un destro, maligno,a di Immobile.

Dopo 17 minuti finisce la gara di Vecino ed inizia quella di Luis Alberto. Buona e da vertice basso del 4 – 3- 3 sarriano, la prova dell’ex Inter.

Cambia anche Alvini che toglie Meitè e mette Pickel. Ma le palle che concedono i lombardi sono ancora parecchie: come quella, che Immobile, dopo due dribbling, spara sopra la traversa.

Zanimacchia e Valeri, sono gli unici a non arrendersi per la Cremonese. Quest’ultimo prova addirittura una rovesciata, dopo un destro secco di Ascasibar, ma Provedel si oppone.

Quando la Lazio parte, entra come il coltello nel burro nella difesa grigiorossa. Così Immobile serve Pedro, gol dello spagnolo, il secondo in campionato, il primo lo aveva trovato nella gara contro l’Inter, il quarto della Lazio in questa partita.

Passivo numericamente eccessivo per la Cremonese, che comunque le sue palle gol le ha create. Ma non ha nessuno che le ha buttate dentro.

Ciofani, uno degli uomini promozione, si è scaldato a lungo ma è rimasto in panca.

Lazio che dunque si riprende in fretta dall’ecatombe di coppa in salsa danese, lì ne ha presi 5 ed oggi, ne rifila 4 alla Cremonese.

Per i grigiorossi, non bastano i tanti complimenti e le molte palle gol. Ora, davvero, servono solo i punti.

Maurizio Sarri, che riesce comunque a farsi ammonire, stravince la sfida dei due mister dalla gavetta lunga e formativa.

 




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