Serie B
TERNANA-COSENZA 1-1. Finisce in parità la sfida del Liberati
Pareggio che accontenta di più gli ospiti, rinunciatari nella ripresa nonostante l’uomo in più. Ternana che ci prova fino alla fine, in 10 uomini per tutto il secondo tempo, senza trovare il goal decisivo.
I padroni di casa iniziano la partita con un intenso pressing fino al limite dell’area rossoblù per impedire agli ospiti di fare gioco, col Cosenza che solo sporadicamente riesce ad uscire dalle retrovie eludendo la prima pressione avversaria. Ospiti schierati con Panico molto alto in fase offensiva sull’out di sinistra, una sorta di 3-4-3 con Martino, Rigione e Vaisanen in difesa.
La pressione gialloverde porta i suoi frutti al 17’. Da un recupero di palla a metà campo infatti nasce il goal dei padroni di casa: di testa Sorensen vince un contrasto, palla a Partipilo che avanza sulla trequarti e serve Favilli al limite dell’area. Controllo orientato del centravanti umbro che si libera della marcatura di Rigione (non perfetta la sua copertura nell’occasione) e batte Matosevic con un rasoterra all’angolo.
Meglio la Ternana nel primo tempo. I rossoverdi riescono ad imbrigliare a metà campo i silani, impedendo qualunque sortita offensiva dalle parti di Iannarilli. Sempre molto aggressivi, con raddoppi costanti sul portatore di palla ospite. Solidità difensiva e fluidità tattica consentono agli uomini di Lucarelli (guidati in panchina da Vanigli) di avere il predominio a metà campo e rischiare quasi nulla in fase difensiva. Cosenza che trova non poche difficoltà nel rendersi pericoloso in avanti. Manca lo spunto negli ultimi 20 metri.
In chiusura di primo tempo i rossoverdi rischiano il raddoppio (44’): sugli sviluppi di calcio d’angolo parte un cross da sinistra di Corrado per la testa di Favilli, che da solo al centro dell’area manda a lato.
Ad inizio ripresa (47’) l’episodio che potrebbe cambiare la gara: sponda di testa di Larrivey che lancia D’Urso. Sorensen lo mette giù da ultimo uomo. Rosso diretto per il danese. Rigore assegnato dall’arbitro poi rivisto al VAR, e decisione modificata in quanto il fallo era fuori area.
S’incarica di battere la punizione Brignola, che disegna una traiettoria velenosa sopra la barriera. Bacio alla traversa e palla in rete. Una perla. E’ l’1-1 (52’).
Il tandem Vanigli-Lucarelli corre ai ripari togliendo un centrocampista (Cassata) ed inserendo un centrale (Bodgan), passando ad un 4-4-1 col solo Favilli davanti. Nonostante l’inferiorità numerica la Ternana tiene il pallino del gioco, col Cosenza pronto a sfruttare gli spazi che si aprono nella metà campo umbra. Si rivelerà una possibilità quasi mai esplorata fino in fondo. Umbri che continuano a spingere pur con l’uomo in meno, creando varie preoccupazioni a Matosevic e compagni. Positive le prove dei subentrati Coulibaly e Falletti.
Il Cosenza si risistema con i cambi per gli ultimi 20’. Difesa a 5 con l’ingresso di Venturi; Gozzi e Martino sulle corsie laterali, Brignola e Merola a supporto di Butic. Forse un eccesso di prudenza di Dionigi, considerata la superiorità numerica.
I padroni di casa vogliono vincere la gara, e proseguono nell’azione offensiva. Almeno in due occasioni rossoverdi vicini al goal, con Palumbo al 70′ contrato da Martino a portiere battuto e con Moro sul finire che impensierisce Matosevic. Cambiata dal VAR un’altra decisione del direttore di gara che aveva assegnato un penalty all Ternana per presunto fallo di Martino in area silana.
Il Cosenza accenna qualche ripartenza ma senza troppa convinzione, accontentandosi di difendere il pari. Finisce così 1-1 al Liberati di Terni.
Gli umbri ai punti avrebbero meritato la vittoria, per il primo tempo disputato e per averci provato fino in fondo con un uomo in meno per tutta la ripresa. Sospiro di sollievo per i rossoblù di Dionigi al fischio finale. Un buon punto. Il tecnico silano avrà molto da lavorare nelle prossime settimane sulla testa dei suoi. Ai rossoblù è mancato un po’ di coraggio per sfruttare meglio la superiorità numerica.
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