“Il mio è un ottimo giudizio, sono molto contento della squadra che ho, la Società ha operato benissimo sotto tutti i punti di vista, abbiamo raggiunto tutti i nostri obiettivi. Cercavamo gente che avesse voglia di sposare la causa dell’Ascoli, che venisse qui a lottare ogni giorno in allenamento per conquistarsi una maglia per poi lottare durante il match. E questo è accaduto e quindi è il nostro successo; c’è stata grandissima condivisione con Patron e Direttore, aspetto che ha reso tutto più facile, non cercavamo nomi altisonanti che arrivassero a fare le star, pensiamo di avere già ottimi calciatori che possono fare molto bene. Siamo molto contenti”.
Il tecnico dà un giudizio anche sugli ultimi arrivi Mendes, Gnahoré e Adjapong:
Mendes è un giocatore importante, un giovane attaccante che ha già mostrato le sue qualità, l’anno scorso ha vinto il campionato di B portoghese segnando 12 gol. Ha fisicità, struttura, è un attaccante potente, ha caratteristiche diverse da Federico e Cedric. Abbiamo un reparto molto assortito e variegato che ci dà la possibilità di avere tante soluzioni oltre a poterli vedere tranquillamente anche insieme. Mendes ha bisogno solo di tempo per integrarsi, capire la lingua, la B, il calcio italiano, ci vorrà un po’ di pazienza nei suoi confronti, ma è arrivato un giocatore importante che ci darà tanto.
Gnahoré è un giocatore che ho avuto il piacere di allenare, è un soldato con cui andrei volentieri in guerra, non si tira mai indietro, sempre pronto a battagliare, nel nostro centrocampo ha caratteristiche diverse da tutti gli altri, è più di sostanza, di temperamento, poi ha grande esperienza, ha giocato in Inghilterra, in Italia, in Francia. E’ duttile, può ricoprire più ruoli, quindi credo sia la pedina giusta per completare il nostro centrocampo. Quando è stato contattato ha accettato al buio, non ha voluto sentir parlare neppure di contratto, ha detto ‘mi sono piaciute le cose che mi avete detto di Ascoli, vengo al buio’, quindi è stata una scelta forte, è quello che cercavamo.
Adjapong l’ho allenato a Sassuolo, ha avuto un inizio carriera straordinario, su di lui si sono create aspettative enormi, poi ha avuto qualche momento di difficoltà, qualche scelta sbagliata che ci può stare, soprattutto in giovane età, poi ha avuto un brutto infortunio due anni fa, ora si è ripreso. Adjapong, così come tanti in questo gruppo, ha grande voglia di rivalsa, oltre che grande qualità, è molto giovane, è un ’98, va a completare un reparto di per sé già ben fornito e amalgamato, abbiamo tanti giocatori e, in un campionato lungo ed estenuante come quello di Serie B, una rosa del genere è un vantaggio e non un problema. E’ ovvio che bisognerà fare delle scelte e qualcuno sarà più penalizzato, ma conoscendo questo campionato, so che ci sarà spazio e bisogno di tutti. C’è grande fiducia in tutti, chi fa parte di questo gruppo è stato fortemente voluto”.
Il tecnico è poi tornato a parlare dell’ultima partita col Palermo:
“Cerco sempre di analizzare lucidamente le partite al di là del risultato, che non deve discostarci da una valutazione razionale. A Palermo abbiamo fatto tante cose positive, abbiamo tenuto la squadra corta, siamo stati compatti, non abbiamo concesso ripartenze a un avversario temibilissimo, che aveva fatto molto bene nelle gare precedenti, abbiamo sbagliato meno rispetto alla gara con la Spal. In occasione dei due gol subiti, abbiamo commesso errori non di leggerezza, ma proprio di disattenzione, sono istanti in cui serve maggiore lucidità e più comunicazione, invece sui due calci piazzati ci siamo fatti sorprendere. Sul primo gol sono stati bravi anche loro, sul secondo c’è stata una nostra disattenzione in un momento della gara in cui non dovevamo assolutamente rimettere in corsa il Palermo, eravamo sul 3-1, eravamo padroni della partita, avevamo sfiorato più volte il quarto gol ed era una gara da chiudere. Invece abbiamo permesso loro di poter sperare di rientrare nel match. Al loro gol abbiamo reagito bene, tenendo bene il campo senza concedere nulla, abbiamo sfiorato più volte il quarto gol, ma c’è da migliorare tantissimo”.
Sul Cittadella:
“Ho visto la loro partita col Venezia e obiettivamente avrebbero meritato la vittoria. E’ una squadra che ha grandissima intensità, ritmo, corsa, è molto organizzata, lavora allo stesso modo da moltissimi anni, è un esempio per tutte le società di B perché lavorano bene pur con un budget molto basso, ogni anno lottano per i play off. Sarà una partita difficile, combattuta, fatta di tante seconde palle, di tante riconquiste, dovremo essere bravi a pulire la palla il più possibile, a mettere la sfida da un punto di vista tecnico diverso da quanto fatto in passato. Dovremo essere bravi a limitarli nelle loro caratteristiche e cercare di sfruttare al meglio le nostre, siamo preparati per fare una partita importante e quello che voglio vedere dalla squadra è uno step in avanti. Il risultato è figlio del lavoro, ma anche di alcune letture e di miglioramenti sostanziali, noi dobbiamo diventare ancor più gruppo, più squadra, più compatti e aggressivi, migliorare un po’ tutto e lavoriamo in settimana per questo e domani mi aspetto di vederlo”.
Sul campionato:
“I dettagli spostano inevitabilmente partite che sono tutte equilibrate, quest’anno è impossibile fare pronostici, ci sono tutte squadre talmente livellate ed equilibrate che il dettaglio può spostare la classifica, il rendimento e il risultato della partita. Per questo è giusto che ognuno lavori per arrivare alla quasi perfezione anche se sarà difficilissimo”.
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