Serie A

Dybala illumina San Siro: l’Inter sbatte contro il muro Smalling e la Roma vince 2-1

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A fine partita cantano come se fossero all’Olimpico i tifosi della Roma. I propri beniamini hanno appena sbancato San Siro battendo l’Inter per 2-1, dopo esser stati anche sotto con il risultato. Una rimonta di carattere, di tanto cuore quella della squadra di Mourinho che torna (simbolicamente, perché squalificato) nello stadio che lo ha reso grande con i colori nerazzurri, ma che sfata per la prima volta da quando siede sulla panchina della Roma.

Ma lo slinding doors viene da un altro protagonista di Inter-Roma. Torniamo per un attimo agli ultimi giorni del mese di giugno: l’agente di Paulo Dybala entra nella sede nerazzurra per discutere un contratto che poi non verrà mai firmato. La Joya, dopo il dietrofront di Marotta, sceglie il progetto della Roma di Mourinho. E forse scelta più giusta l’argentino non poteva farla: nella Capitale ha trovato quella fiducia in se stesso ed in un ambiente che mancava da troppo. Per l’appunto è Dybala ad illuminare San Siro, prende per mano la squadra con la sua immensa classe dopo una prima mezz’ora di gioco di pura sofferenza. L’Inter passa in vantaggio con Dimarco, gioca uno degli spezzoni più importanti della stagione ma poi finisce lì. Alla Roma bastano pochi minuti per trovare la quadra della soluzione, grazie a dei superlativi Spinazzola, Matic, Smalling. E Dybala, per l’appunto, che trafigge Handanovic al 39′ col suo sinistro facendo esplodere i propri tifosi.

Nella ripresa è sempre la Joya protagonista, in negativo: il 21 giallorosso si accascia a terra, è da valutare il suo infortunio. Ma la Roma non arretra di un centimetro nonostante l’assenza del suo leader, la squadra di Inzaghi sbatte davanti al muro monumentale di Smalling in difesa e, con un colpo di testa in area, al 75′ regala i tre punti ai suoi.

L’involuzione dell’Inter di Simone Inzaghi è preoccupante: come già detto, i nerazzurri hanno giocato degli ottimi primi 30′ ma poi hanno fatto davvero fatica a creare pericoli alla difesa di Mourinho. L’assenza di Lukaku si fa sentire, Lautaro non segna da quattro giornate e sembra che soffra molto la solitudine di Big Rom. La nota positiva, più che positiva, arriva da Asllani: l’albanese esordisce dal primo minuto in un big match con la maglia nerazzurra e non fa rimpiangere l’infortunio di Brozovic. Le mani del centrocampo sono in buone mani, ma a mancare è tutto il contesto.

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