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Genoa vittorioso al Marulla con un uomo in meno per oltre un tempo. Cosenza battuto per 1-2

Genoa vittorioso al Marulla con un uomo in meno per oltre un tempo. Cosenza battuto per 1-2

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Il Genoa vince in trasferta difendendo il vantaggio con l’uomo in meno per oltre un tempo al Marulla, e si porta al secondo posto in classifica a 18 punti insieme con Reggina, Frosinone e Bari (galletti con una gara in meno), ad una sola lunghezza dalla capolista Ternana. Seconda sconfitta consecutiva per il Cosenza, che non riesce a sfruttare l’uomo in più per riprendere lo svantaggio, in goal solo su calcio di rigore.

Padroni di casa con la difesa a tre, schierano poi D’Urso a sostegno dei due attaccanti Butic e Nasti. 4-2-3-1 per il Genoa, che in trasferta in stagione viene da tre vittorie ed una sconfitta (l’unica quest’anno).

Chiaro e prevedibile il tema tattico della prima frazione: il Cosenza in fase difensiva si schiera con tutti gli effettivi dietro la linea della palla, chiudendo gli spazi, per poi attaccare in ripartenza. Le due punte Butic e Nasti lasciano libertà ai difensori ospiti, guardando a uomo i due mediani genoani Frendrup e Strootman. D’Urso in fase di non possesso agisce come terzo di centrocampo a destra, nel 5-3-2 di Dionigi, con il compito di marcare Gudmundsson e non farlo giocare basso. Il Genoa prova ad allargare le maglie della compagine di casa giocando soprattutto sull’out di destra, con Jagiello e le discese di Sabelli. Soffre nel primo tempo Panico su quella fascia. Centralmente si cerca Aramu tra le linee, svaria sul fronte offensivo Gudmundsson. Il Genoa pressa alto fino all’area avversaria, e con particolare attenzione su Calò, regista della squadra di Dionigi, che gli affida il compito di innescare le ripartenze silane.

Dopo un tiro di Butic al 4’ deviato in angolo dall’estremo spagnolo ospite Martinez, ed un tentativo di Coda al 9’ parato da Matosevic, la partita esplode alla mezz’ora. Rigione devìa con il braccio un cross di Gudmundsson da sinistra. Rigore che Coda trasforma spiazzando Matosevic dopo un tocco sul palo (30’). Passa un minuto ed altra grande occasione per il Genoa. Gudmundsson crossa da sinistra per l’accorrente Jagiello che calcia al volo. Grande parata di Matosevic in angolo. Al 32’ seconda ammonizione per Bani per fallo su Nasti, e cartellino rosso. Allora Blessin toglie Jagiello per Ilsanker e si sistema col 4-4-1 col solo Coda in avanti. Ospiti in inferiorità numerica che però trovano il raddoppio al minuto 37’ con Strootman. Lancio per Coda sulla sinistra. Assist per Aramu, conclusione ribattuta dalla difesa, Strootman si avventa sulla palla e dal limite al volo batte Matosevic, non impeccabile.

Il Cosenza deve necessariamente portarsi avanti per accorciare le distanze, e si aprono gli spazi per le ripartenze del Genoa. Quando il primo tempo sembra avviarsi alla chiusura, l’episodio a favore dei padroni di casa. Sabelli viene anticipato da Panico e commette fallo in area. Dopo minuti interminabili al VAR, Baroni decide per il penalty. Si presenta dal dischetto Butic che batte Martinez con un tiro sotto l’incrocio. E’ 1-2 col Cosenza ad affrontare la ripresa in 11 contro 10.

Nella ripresa Dionigi inserisce Voca lasciando negli spogliatoi Calò. Non una prova eccellente la sua. Nonostante l’uomo in meno il Genoa va in pressing alto sui portatori di palla silani. Il Genoa cerca con lanci lunghi le spizzate di Voca, il Cosenza non riesce a velocizzare la manovra, con gli ospiti che si chiudono bene in fase di non possesso. Dionigi al 56’ cambia gli esterni: dentro Brignola per Rispoli e Gozzi per Panico. Cosenza a trazione più offensiva sulle fasce laterali alla ricerca del pari. Al 66’ occasione per la formazione di Dionigi: sponda aerea di Butic per Nasti, palla a lato. Al 67’ cambi in attacco per Blessin: fuori Coda per Yeboah e Aramu per Yalcin. Per gli ultimi 20 minuti i padroni di casa si affidano al bomber Larrivey (fuori Nasti), e a Merola al posto dell’infortunato Meroni. Gli ospiti rallentano i ritmi e tentano di addormentare la gara, il Cosenza non punge in avanti nonostante la superiorità numerica. Ultimi cambi per il Genoa: dentro Tourè e Vogliacco, fuori Ilsanker (problemi fisici per lui) e Gudmundsson. Buona la prestazione dell’islandese. Sono gli ospiti a rendersi pericolosi nel finale, nonostante l’uomo in meno. Da un cross di Pajac da destra all’81’ ci prova di testa Vogliacco. Respinge Matosevic, che poi anticipa il possibile tapin del 14 ospite. Yalcin prova a concludere all’86’ ma trova ancora una volta l’opposizione di Matosevic. Il Cosenza non riesce a rendersi pericoloso dalle parti di Martinez nell’ultima mezz’ora di gioco. Il Genoa vince con l’esperienza della grande squadra, capace di resistere e soffrire con l’uomo in meno per più di un tempo. Trasferte insidiose per entrambe le formazioni nel prossimo turno, con i silani a Ferrara con la Spal del nuovo tecnico De Rossi ed il Genoa a far visita alla Ternana.

 

Tabellino:

COSENZA (3-4-1-2): Matosevic; Meroni, Rigione, Venturi; Rispoli, Calò, Brescianini, Panico; D’Urso; Butic, Nasti. All.: Dionigi. A disp.: Marson, Kornvig, Larrivey, Brignola, Väisänen, Merola, Camigliano, Vallocchia, Gozzi, Sidibe, Zilli, Voca.

GENOA (4-2-3-1) Martinez; Sabelli, Dragusin, Bani, Pajac; Frendrup, Strootman; Jagiello, Aramu, Gudmundsson; Coda. All.: Blessin A disp.: Semper, Badelj, Ilsanker, Touré, Puscas, Vogliacco, Yalcin, Hefti, Portanova, Yeboah, Czyborra, Agostino.

ARBITRO: Baroni di Firenze

MARCATORI: 30’ rig. Voca (G); 37’ Strootman (G); 45+5 rig. Butic (C);

AMMONITI: 21’ Rispoli (C); 36’ Meroni (C);

ESPULSI: 33’ Bani (G) per doppia ammonizione;




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