Il Milan diventa allegriano per una volta: Tomori e Diaz superano la Juventus per 2-0

Destro. Sinistro. Montante. Schivata. Il primo tempo di Milan-Juventus è sembrato un match di boxe alle prime riprese. Fresco. Dinamico. Ad alta intensità con due squadre prettamente all’attacco, ma per saper attaccare bisogna soprattutto sapersi difendere. Per una volta il Milan ha deciso di snaturarsi con un atteggiamento attendista quasi mai visto nell’ultimo anno, ma pronto a sfruttare ogni minimo errore con la velocità di Theo e Leao che in campo aperto e nell’uno contro uno sono praticamente imprendibili. E non è un caso se il vantaggio rossonero arriva proprio in questo modo, mettendo il risalto il capolavoro tattico di Stefano Pioli. Tomori realizza la seconda rete in Serie A, dando continuità al suo palmares personale: contro chi aveva realizzato la prima? Sempre contro la Juventus, lo scorso anno a Torino.

Quel successo rossonero del maggio 2021 all’Allianz Stadium ha molto del sapore della vittoria di ora, come Tomori lo scorso anno è Diaz a mandare in estasi San Siro nella ripresa chiudendo il match.

La Juventus dimostra ancora una volta in stagione di avere delle grosse lacune di gioco. L’emblema di questa squadra è servire un giocatore come Vlahovic sempre e solo spalle alla porta, mettendolo in difficoltà con palloni sporchi e difficili da controllare. E non un caso se la rete del raddoppio di Diaz nasce proprio da un errore dell’attaccante bianconero. Tanti errori juventini, soprattutto senza mai dare l’impressione di saper creare un’azione degna di nota: l’organico a disposizione di Allegri ha molte lacune tecniche, ma allo stesso tempo il lavoro dell’allenatore toscano non è sufficiente. Zero idee, poca intensità ed a sprazzi, l’anima della squadra non esiste.

Il Milan doveva reagire alla sconfitta di Londra contro il Chelsea e lo ha fatto con grande merito, dimostrando ancora il motivo per cui i rossoneri sono i Campioni d’Italia. Tutto viene anche più semplice se sei supportato da un San Siro splendido dal primo all’ultimo minuto, capace di soffrire e di gioire con i propri beniamini.

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