Inter, la Champions League ultimo passo verso la rinascita

Alla vigilia della delicatissima sfida di Champions League in casa del Barcellona, l’Inter di Simone Inzaghi può guardare al futuro con occhio decisamente diverso rispetto a qualche settimana fa.

La vittoria per 2-1 in casa del Sassuolo ha fortificato ulteriormente le indicazioni positive ottenute già durante il martedì di Champions League: squadra propositiva ed in grado di sfruttare al meglio le palle gol ottenute. Da registrare ancora, invece, il reparto difensivo: sono davvero troppe le rimonte subite dai nerazzurri, anche se contro gli emiliani Inzaghi & Co. sono riusciti ad evitare il peggio.

Tante le note positive che hanno addolcito i tre punti di sabato. Su tutte, il fiuto del gol ritrovato da Edin Dzeko, bravo a sfruttare gli unici due palloni a disposizione in tutto l’arco della gara; da promuovere anche le prestazioni di Hakan Calhanoglu e Henrix Mkhitaryan, apparsi in ottima condizione e soprattutto in grado di creare ripetutamente superiorità numerica. In ripresa anche Denzel Dumfries, nonostante il giocatore ammirato lo scorso anno sia soltanto un lontano ricordo.

Capitolo a parte quello legato ad André Onana, titolare a sorpresa a Reggio Emilia ed autore di una discreta prestazione, anche se raramente chiamato in causa. L’impressione però è quella di vedere un portiere decisamente sicuro di sé, in grado di poter mettere una pezza in diverse situazioni. Cosa che probabilmente viene recepita anche dalla retroguardia nerazzurra, apparsa più sicura con l’ex Ajax fra i pali.

Unica nota negativa, se davvero si volesse cercare il pelo nell’uovo, è la prestazione di Lautaro Martinez: inconcludente, disordinato e poco cattivo sotto porta: è vero, Consigli nega al “Toro” un gol che pareva già fatto, ma da quella posizione il classe ’97 ha abituato i suoi tifosi a reti su reti.

Insomma, l’Inter che si appresta ad affrontare il Barcellona in quella che probabilmente sarà la sfida più importante di questa prima fase di stagione è una squadra in ripresa ma non ancora guarita. E allora, caro Simone Inzaghi, quale miglior occasione per rifarsi definitivamente e allontanare i fantasmi di un possibile esonero, nemmeno tanto fantascientifico fino a qualche giorno fa?