Serie A

Una Lazio cinica vince su un buon Monza. Finisce 1-0

Seconda vittoria consecutiva col minimo scarto per gli uomini di Sarri contro un buon Monza, che a parte il goal annullato per fuorigioco non riesce però a rendersi mai pericoloso dalle parti di Provedel.

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IL FINALE

La Lazio vince una partita difficile contro un buon Monza e si porta al secondo posto in classifica appaiata al Milan a 30 punti. Seconda vittoria pesante, dopo il derby, in cui gli uomini di Sarri non giocano benissimo, ma rischiano nulla o quasi in difesa e colpiscono velenosamente quando davvero conta. Monza che esprime un buon calcio fino alla trequarti, tiene il pallino del gioco, salvo poi infrangersi contro la difesa laziale. La Cremonese, terzultima in classifica a 7 punti, grazie al pari col Milan rosicchia un punto ai brianzoli per la corsa salvezza.

GLI SCHIERAMENTI

Sarri si trova dover fare i conti con l’assenza per infortunio di Zaccagni, pedina fondamentale nello scacchiere biancoceleste. Debutto da titolare per Cancellieri sull’out destro d’attacco, con Felipe Anderson centravanti e Pedro a sinistra. A centrocampo rientra Milinkovic-Savic dopo la squalifica, con Marcos Antonio e Vecino. In difesa solo una novità rispetto al derby: Hysaj a sinistra al posto di Marusic. Lazzari sugli esterni, Casale e Romagnoli centrali. Immobile parte dalla panchina.

Palladino lascia a casa Pablo Mari, per i noti avvenimenti di cui è stato sfortunato protagonista; Sensi, operato di recente dopo l’infortunio col Verona, e Dany Mota per affaticamento. 3-4-1-2 con Ciurria e Carlos Augusto sugli esterni, e la coppia Colpani-Machin a sostegno della punta Petagna. Pessina parte in mezzo al campo.

LA PARTITA

La Lazio parte alta in pressing fino all’area avversaria, con i tre davanti ad aggredire i centrali di difesa e le mezzali Vecino e Milinkovic sui due mediani monzesi Pessina e Ranocchia. In fase difensiva Sarri si chiera con una sorta di 4-1-4-1 con Marcos Antonio playmaker davanti alla difesa, ed i due esterni d’attacco molto larghi sulle fasce a sostegno del centrocampo.

Duelli in mezzo al campo per Palladino: Pessina su Vecino, Colpani su Marcos Antonio, Ranocchia davanti alla difesa che segue Milinkovic-Savic. In fase di possesso Machin parte largo a sinistra, mentre Colpani, che spesso si trova tra le linee per ricevere palla, entra dentro al campo per permettere a Ciurria di sfruttare la fascia destra. Buono la gara del 28 brianzolo. Dopo un tentativo di Milinkovic da fuori al 4’, il Monza inizia a prendere campo, con un buon giro palla da un alto all’altro del campo cercando il varco giusto sugli esterni. Al 12’ goal annullato ai brianzoli: Ciurria serve Colpani sulla destra, cross rasoterra in mezzo per Petagna che fa un gran goal di tacco, ma il VAR annulla per fuorigioco del centravanti ospite, avanti di centimetri col piede. Il Monza manovra di più, cercando gli esterni anche con cambi gioco che mettono in difficoltà la retroguardia laziale, senza mai arrivare ad impensierire Provedel. La Lazio, di contro, lascia il pallino agli ospiti ma prova a pungere in ripartenza, soprattutto con Pedro, migliore dei suoi nella prima frazione. Lo spagnolo serve assist ai compagni, non sfruttati a dovere. Al minuto 27’ si infortuna Lazzari. Al suo posto Marusic che va a destra con Hysaj spostato sulla sinistra.

Dalla mezz’ora partita più viva: si allungano un po’ le squadre, si aprono più spazi e si vedono azioni pericolose da ambo i lati. Prima Vecino sfiora il goal servito a rimorchio da Felipe Anderson al 36’; quindi Ciurria dal fondo crossa da destra per Machin che da solo, dall’altezza del dischetto, spara alto. Poi un tiro di Milinkovic contrato in angolo ed occasione ancora per il Monza al 38’ con Colpani (migliore dei suoi nel primo tempo) che in ripartenza si fa 50 metri di campo e prova dal limite la conclusione. Di poco a lato. Passano due minuti ed ancora Ciurria, spina nel fianco della difesa di casa sull’out di destra, serve Colpani al limite. Assist per Petagna che “cicca” il pallone.

Più Monza che Lazio nella prima frazione, almeno sul piano del gioco, ma imprecisa nell’ultimo passaggio e sfortunata nell’azione del goal annullato. La Lazio aspetta sorniona ma dà l’idea di potersi rendere sempre pericolosa con le giocate dei singoli, Pedro su tutti.

Nella ripresa subito un cambio per la Lazio: dentro Romero per Cancellieri. Scelta vincente, il giovanissimo attaccante biancoceleste è tutta grinta e corsa, talento e voglia di spaccare la partita. Da Cancellieri, invece, ci si aspetta qualcosa di più.

Inizio ripresa esattamente come il primo tempo: Monza a fare la partita ma mancante nella parte finale, Lazio attendista senza rischiare nulla. Al 58’ fuori per gli ospiti Donati e Machin per Marlon e Rovella. Cambi anche per Sarri al 60’. Basic per Vecino e Marcos Antonio e dentro Cataldi. Al 61’ da un corner per la Lazio lo schema per liberare in mezzo Milinkovic che però manca il pallone. E’ il primo tentativo della ripresa. C’è molta imprecisione negli ultimi venti metri da entrambe le parti, con le difese a farla da padrone. Serve un episodio per sbloccare la gara, che puntualmente arriva al minuto 69’. Basic Scende sul fondo a sinistra e serve Pedro. Tentativo ribattuto da Di Gregorio, sulla respinta corta si avventa Romero che ribadisce in rete. Partita sbloccata e 1-0 Lazio. Palladino al minuto 73’ toglie Colpani e Petagna per Caprari e Gytkjaer. Ultimo tentativo per Cataldi che, servito al limite, prova il rasoterra. Conclusione debole e parata di Di Gregorio.

Ultimi cinque minuti (più recupero) per Ciro Immobile, di rientro dall’infortunio.

IL COMMENTO

Lazio sorniona come nel derby. In una partita davvero difficile, giocata bene dagli avversari almeno fino alla trequarti, aspetta l’avversario, lo lascia sfogare, per poi colpire cinicamente. Lascia il pallino agli avversari, è contratta, soprattutto nel primo tempo, non la solita Lazio di Sarri, ma difende con ordine senza rischiare praticamente mai. Provedel mai impiegato. Romero tutta grinta e voglia di fare.

Buona la gara del Monza. La manovra dei brianzoli però, alla luce del risultato, si rivela un po’ sterile, per mancanza di precisione e di pericolosità nell’ultimo passaggio. Le impietose statistiche dicono zero tiri nello specchio della porta. Ciò che manca inoltre alla squadra di Palladino è la reazione dopo il goal subìto.

Certo, se il VAR non avesse annullato il goal di Petagna parleremmo probabilmente di un’altra partita, ma la storia (ed il campionato) non si fa con i “se” e con i “ma”. Peccato per la squadra di Palladino. Il giovane tecnico brianzolo imposta una gara attenta in difesa e propositiva nel gioco, ma nel calcio alla fine conta buttarla dentro.

 

Tabellino

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic, Marcos Antonio, Vecino; Felipe Anderson, Cancellieri, Pedro. All. Sarri.

MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Donati, Caldirola, Izzo; Ciurria, Pessina, Ranocchia, Carlos Augusto; Colpani, Machin; Petagna. All. Palladino.

ARBITRO: Santoro di Messina

MARCATORI:

AMMONITI: 45+1 Donati (M); 62’ Casale (L); 73’ Marusic (L);

ESPULSI:

NOTE: Il volo dell’aquila Olimpia, anziché terminare in mezzo al campo, finisce in tribuna Tevere.




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