Sugli infortunati: “Abbiamo avuto qualche infortunato, a gennaio speriamo di recuperare alcuni pezzi.  Possiamo essere e dobbiamo essere protagonisti nelle quattro competizioni che ci rimangono, perché poco alla volta saranno mesi molto intensi, dovremo affrontare queste competizioni da Milan, e il Milan deve comunque puntare a vincere. Sappiamo che la Champions League è l’obiettivo più importante ma anche il più difficile da raggiungere, ma intanto facciamo passo per passo. È vero che arriverà a febbraio ma la partita con il Tottenham dirà tanto su quello che potrà essere il nostro cammino in Champions League”.

Sui giocatori in nazionale durante il Mondiale: “Non li ho sentiti, ho sentito solamente Rafa (Leao, ndr) ma gli altri non li ho sentiti perché non sai mai quali sono i programmi delle nazionali, non sai mai quali sono le loro abitudini e quindi li lascio godere questo momento incredibile che è la partecipazione ad un Mondiale, che è un evento veramente fantastico per un calciatore professionista. Poi dopo ci rivedremo qua quando sarà l’ora di rivederci”.

Sui calciatori del Milan al Mondiale “Rafa ha fatto comunque la sua parte, due gol in un Mondiale non sono poca cosa. Ha giocato purtroppo poco, credo che per lui sia stata comunque un’esperienza bella e di alto livello. Per quanto riguarda Olivier e Theo sono stati protagonisti sin dall’inizio, l’hanno dimostrato. Devo dire che c’è dell’orgoglio da parte nostra nel vederli titolari avendo raggiunto la finale di un Mondiale”.

u Theo: “Spesso si danno meriti a delle persone ma il merito grande è suo. Lui ha fatto un inizio di carriera folgorante, poi si era un pochino perso. Poi ha deciso di venire al Milan, rinunciando anche a tante cose che prevedeva il suo contratto, si è rimesso in gioco e ha ritrovato uno slancio che un giocatore con le sue caratteristiche deve avere, perché è un giocatore che secondo me può e deve ancora migliorare tanto. Alla sua maniera è unico”.

La sua immagine del 2022: “Dal punto di vista nostro, sportivo, la vittoria dello Scudetto, quindi la partita giocata a Sassuolo ha chiuso un triennio partito nel 2019 con un progetto ben preciso, che non prevedeva la vittoria dello Scudetto ma prevedeva il tornare ad essere competitivi. Direi che quella è l’immagine che ho impressa nella mente. Naturalmente stiamo parlando del Milan e non possiamo accontentarci di aver vinto uno Scudetto, dobbiamo essere un pochino più ambiziosi”.

L’aspetto economico nel calcio e il rinnovo con Emirates: “L’aspetto economico del business calcio è fondamentale per essere competitivi, questa ormai è un’equazione che porta alcune squadre ad essere protagoniste quasi matematicamente con determinati ricavi. Per essere protagonisti dobbiamo avere dei ricavi da protagonisti. Tra l’altro Emirates è il nostro sponsor ormai da 15 anni e credo che siano abituati a questo tipo di collaborazione e quindi noi siamo veramente molto contenti, di essere qui innanzitutto ma poi di aver rinnovato ancora per qualche anno”.