Serie A
Al Monza basta Donati: i brianzoli sbancano Bologna
Dal nostro inviato al Dall’Ara di Bologna Stefano Ravaglia
Tanta voglia di stupire: Bologna e Monza si ritrovano di fronte in un assolato pomeriggio bolognese al Dall’Ara, cullando sogni di gloria. I rossoblu ulteriormente galvanizzati dalla vittoria di Firenze inseguono il sogno europeo, mentre il Monza vuol continuare una striscia positiva che dura addirittura da prima dei Mondiali in Qatar: ultima sconfitta in campionato datata 10 novembre contro la Lazio all’Olimpico.
Palladino deve fare i conti con le diffide di Rovella e Caprari, entrambi in campo dall’inizio, mentre Thiago Motta deve far fronte ancora una volta alle numerose assenze, con Arnautovic che però fa parte del gruppo e parte in panchina. Bocciatura per Barrow, al quale il tecnico rossoblu preferisce Ferguson di punta con Orsolini, Aebischer e Kyriakopoulos a sostegno.
Nelle prime battute è il Bologna a prendere subito in mano il pallino del gioco, pur senza creare pericoli alla porta avversaria. Al decimo la prima occasione degna di nota, con Lykogiannis che svetta di testa e colpisce la traversa grazie anche alla mano di De Gregorio che devia sul legno. Due minuti dopo proteste monzesi con Caprari atterrato in area da Posch: si accenda una piccola mischia con il numero 17 degli ospiti che lamenta un calcio di rigore che Zufferli non concede.
La situazione si sblocca al minuto 25: è Donati a mettere dentro a porta vuota dopo che Petagna vince un rimpallo con Skorupski uscito a protezione della porta. Non esente da colpe Sosa: il numero 4 del Bologna si fa saltare dall’attaccante monzese con troppa facilità. A dieci dalla fine del primo tempo il Bologna protesta per un possibile mani di Sensi: Zufferli attende il responso della cabina VAR ma non procede nemmeno con il controllo sul campo e il rigore non viene concesso. Poco dopo, su un lancio millimetrico dalle retrovie è Petagna a impegnare Skorupski con un rasoterra. Lo stesso Petagna, a tempo scaduto, ignora completamente Caprari sulla sinistra preferendo fare tutto da solo: il numero 17 monzese avrebbe avuto una autostrada davanti a Skorupski. Finisce un primo tempo amaro per i rossoblu, con il possesso palla in perfetto equilibrio ma il Monza letale a sfruttare di fatto l’unica vera occasione da gol, al contrario del Bologna che, eccetto l’occasione di Lyjogiannis.
La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo: Bologna in possesso palla ma incapace di creare grattacapi a Di Gregorio. Il fatto degno di nota dei primi minuti della ripresa è un altro, ovvero il boato del Dall’Ara quando Arnautovic si alza dalla panchina per scaldarsi. All’ora di gioco sull’ennesima palla persa dal Bologna a centrocampo (colpevole stavolta Dominguez), è Petagna a provare a sorprendere da metà campo Skorupski ma il suo tentativo immediato finisce di poco sopra la traversa.
A metà tempo è ora dei cambi: Thiago Motta mette dentro Barrow e proprio Arnautovic, togliendo Lykogiannis e Aebischer. Al minuto 25 Orsolini gira di sinistro verso l’incrocio ma la palla finisce fuori: è l’occasione più nitida per i rossoblu sino a quel momento. Ma nonostante l’ingresso del numero 9, il copione non cambia, con un Bologna davvero poco preciso e performante. L’emblema di questa imprecisione è sui piedi di Barrow quando alla mezz’ora calcia un angolo corto sul primo palo e sbaglia anche il secondo tentativo con un traversone troppo lungo per tutti. Il Monza pare sinceramente venuto a Bologna a fare una gara vecchio stile: gli uomini di Palladino rimangono accorti nella loro metà campo e perdono frequentemente tempo sui contrasti e sui falli, facendo irritare la panchina rossoblu. Filippo Ranocchia, entrato poco prima al posto di Pessina, va vicino al 2-0 con un appoggio angolato dal cuore dell’area che trova pronto Skorupski a deviare. Nei 6 minuti di recupero non succede nulla eccetto un balletto in area piccola che coinvolge una manciata di giocatori allo scadere, con Di Gregorio che si accartoccia e fa suo il pallone con qualche brivido. Il Monza continua la sua striscia positiva (sono 8 le partite consecutive senza sconfitta) e aggancia proprio il Bologna a quota 29. Per i brianzoli, tra 7 giorni, la sfida dai mille significati contro il Milan di Pioli.
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