Recensione a “1968. La rivoluzione delle ragazze” – edizioni Porto Seguro

Recensione a “1968. La rivoluzione delle ragazze” – edizioni Porto Seguro

Riccione, estate 1968.

Alessandra Bucci

Carlotta e Letizia sono due ragazze di buona famiglia che si apprestano a vivere un’estate colma di grandi cambiamenti, l’estate dei loro 18 anni. L’autore, attraverso le vicende delle due protagoniste, l’una milanese e l’altra romana, ormai amiche da più di 10 anni, ci riporta in modo indiretto a quegli anni.

Con un linguaggio semplice e pulito, attraverso poche ma efficaci pennellate, Gianluigi Chiaserotti ci accompagna a rivivere certi passaggi importanti all’interno dell’atmosfera di contestazione ed emancipazione tipica di quegli anni.

Il Chiaserotti ci prende delicatamente per mano e ci porta a rievocare i momenti salienti di questo momento storico: la legge che riformava l’esame di maturità assecondando proprio le richieste dei sessantottini e la legge Baslini-Fortuna del 1970 che permetterà ai genitori di Letizia di separarsi, per fare solo alcuni esempi.

Il vizio del fumo confessato per scelta alle proprie madri diventa una sorta di filo conduttore che apre e chiude il breve racconto: le prime sigarette fumate di nascosto, madre e figlia che fumano insieme in balcone, le due amiche, ormai settantenni, che nel 2020 si ritrovano a fumare insieme e a riflettere sui tempi andati. È stato davvero un bene il sessantotto? Pur rispettando l’attuale modernità non sarebbe opportuno, almeno un po’, tornare a recuperare certe antiche tradizioni? È proprio questo che sembra chiedersi l’autore.

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