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Rugby

Rugby, 6 Nazioni: L’Irlanda vince all’Olimpico ma l’Italrugby non sfigura

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Italia - Irlanda, Sei Nazioni 2023 (roma, 25/02/2023)
Italia - Irlanda, Sei Nazioni 2023 (Roma, 25/02/2023)

Troppo forte l’Irlanda, non a caso numero 1 del ranking mondiale, per la giovane Italrugby di questo 6 Nazioni 2023. Nella seconda gara casalinga stagionale è arrivata una sconfitta per 20-34 ma gli azzurri hanno fatto un figurone per buona parte del match, rimanendo in partita fino al 64′ di gioco, quando il punteggio era sul 20-27. Manca veramente poco per fare il definitivo salto di qualità ma la strada intrapresa è quella giusta.

Tre i cambi nel XV titolare dell’Italia rispetto al match contro l’Inghilterra. Il ct Kieran Crowley si affidava infatti a Pierre Bruno all’ala e Simone Ferrari in prima linea mentre in mediana si affidava al rientrante Paolo Garbisi, di nuovo titolare dopo la partita contro Samoa dello scorso novembre.

Cinque invece i cambi per l’Irlanda. Mediana totalmente rivoluzionata con Craig Casey e Ross Byrne al posto di Murray e dell’acciaccato Jonathan Sexton, mentre al centro vi era l’inserimento di Bundee Aki. In mischia era il turno di Jack Conan e Iain Henderson

Dopo un minuto e mezzo arrivava il primo spavento per l’Italrugby per una meta non convalidata a Lowe. Il flanker irlandese schiacciava vicino alla bandierina di sinistra ma non controllava l’ovale, complice l’intervento disperato di Capuozzo. Un altro errore degli azzurri però un minuto dopo costava la meta segnata da Conan, non trasformata da Ryan, peraltro da posizione difficile ma non impossibile.

La reazione dell’Italia era furiosa. Dopo una serie di cariche nella zona mediana del campo, Lorenzo Cannone trovava il varco buono, e dopo essere stato placcato sui 5 metri, sul raggruppamento il più lesto era Varney che schiacciava in meta, trasformata da Garbisi (7-5 al 8′).

La meta di Stephen Varney

L’Irlanda però quando si portava in attacco era tremenda. Al centro sfondava Aki, tre placcaggi bucati dai nostri e i verdi andavano a segnare con Keenan il 7-10, con Ryan che trasformava per il 7-12 al 13′.

Al 18′, dopo una bella azione sulla sinistra, con Capuozzo che lanciava ottimamente Menoncello, l’Irlanda era costretta al fallo e Garbisi con un calcio di punizione avvicinava gli azzurri sul 10-12.

L’Irlanda giovava a memoria. Sulla sinistra, complice qualche disattenzione di troppo degli azzurri, non troppo precisi nei placcaggi, gli ospiti, con un gran gioco alla mano, andavano in meta con Aki, terza per i celtici in 20′ di gioco. Ci pensava poi Ryan a trasformare da posizione angolata per il 10-19.

L’Italrugby ci provava ma peccava di imprecisione, specie nelle ruck, oltre che giocare contro la difesa Irish non era cosa semplice. Al 35′ arrivava il punto di bonus per l’Irlanda. Dopo un multifase praticamente sotto i pali azzurri, l’ovale andava al largo e Hansen andava in meta nell’out di destra, con Ryan che però sbagliava la trasformazione (10-24).

Nel momento più difficile l’Italia rialzava la testa. A cronometro ormai scaduto, con l’Irlanda praticamente sui 22, un eccesso di confidenza nel gioco alla mano veniva punito da Pierre Bruno che intercettava un passaggio di Aki e andava in meta dopo una volata di quasi 80 metri. Ci pensava poi Garbisi a mandare gli azzurri al riposo su un insperato, fin a quel momento, 17-24.

Al ritorno in campo nei primi minuti l’Irlanda provava a minare le certezze italiane in mischia ordinata, tanto che Kieran Crowley al 45′ inseriva Riccioni al posto di Ferrari. L’Italia in difesa teneva botta, reggendo alla grande diverse azioni multifase degli ospiti. In attacco poi quando poteva far mettere in moto le gambe di Menoncello o Capuozzo, prendeva decisamente coraggio, riscaldando gli animi dei supporter italiani presenti allo Stadio Olimpico.

Al 55′ Paolo Garbisi metteva tra i pali il calcio di punizione che valeva il 20-24, punizione causata da un fallo di ostruzione su Brex. Spavento per gli azzurri al 58′ quando veniva annullata una meta ad Aki che, disturbato da Niccolò Cannone, nello schiacciare vicino alla bandierina di destra commetteva in avanti.

L’Italrugby difendeva molto bene, tanto che i primi punti irlandesi arrivavano solo dopo 24′ di gioco, grazie ad Andy Ryan che metteva a segno un calcio di punizione da zona centrale. Quando poi potevano allargare il gioco, gli azzurri creavano non poche difficoltà a Ryan e soci, salvati in un paio di occasioni da qualche imprecisione di troppo dei nostri, come al 66′ quando Brex, forse un po’ troppo precipitosamente, sceglieva di calciare nella zona di meta per l’accorrente Ruzza.

Al 71′ dopo ben 18 fasi di gioco, l’Irlanda sfiancava l’ordinata e tenace difesa italiana, e Mack Hansen andava in meta, trasformata poi da Ross Byrne per il 20-34. Con il punteggio ormai in ghiaccio le due squadre non tiravano i remi i barca, con l’Italia che gagliardamente cercava la terza meta della partita.

Alla fine la partita finiva sul 20-34 con l’Irlanda, alla terza vittoria consecutiva in questo Sei Nazioni, sempre più vicina al Grande Slam. Per l’Italia la consapevolezza, al netto di qualche errore di troppo, di aver giocato alla pari per larghi tratti della gara contro la squadra più forte del mondo.

FORMAZIONI

Italia: 15. Ange Capuozzo; 14. Edoardo Padovani, 13. Juan Ignacio Brex, 12. Tommaso Menoncello, 11. Pierre Bruno; 10. Paolo Garbisi, 9. Stephen Varney; 8. Lorenzo Cannone, 7. Michele Lamaro (C), 6. Sebastian Negri; 5. Federico Ruzza, 4. Niccolò Cannone; 3. Simone Ferrari, 2. Giacomo Nicotera, 1. Danilo Fischetti. 
A disposizione: 16. Luca Bigi, 17. Federico Zani, 18. Marco Riccioni, 19. Edoardo Iachizzi, 20. Giovanni Pettinelli, 21. Alessandro Fusco, 22. Luca Morisi, 23. Tommaso Allan.

Irlanda: 15. Hugo Keenan; 14. Mack Hansen, 13. Bundee Aki, 12. Stuart McCloskey, 11. James Lowe; 10. Ross Byrne, 9. Craig Casey; 8. Jack Conan, 7. Josh Van der Flier, 6 Caelan Doris; 5. James Ryan (C), 4. Iain Henderson; 3. Finlay Bealham, 2. Ronan Kelleher, 1. Andrew Porter. 
A disposizione: 16. Dan Sheehan, 17. Dave Kilcoyne, 18. Tom O’Toole, 19. Ryan Baird, 20. Peter O’Mahony; 21. Conor Murray, 22. Jack Crowley, 23. Jimmy O’Brien.

Tabellino: 3′ meta Ryan (0-5), 8′ meta Varney tr. Garbisi (7-5), 13′ meta Keenan tr. Byrne (7-12), 19′ cp. Garbisi (10-12), 22′ meta Aki tr. Byrne (10-19), 35′ meta Hansen (10-24), 40′ meta Bruno tr. Garbisi (17-24), 56′ cp. Garbisi (20-24), 65′ cp. Byrne (20-27), 71′ meta Hansen tr. Byrne (20-34)
Calciatori: 4/4 Paolo Garbisi (Italia), 3/5 Ross Byrne (Irlanda)

Man of the match: Mack Hansen (Irlanda)

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