Automobilismo
La rivincita del soldato Fernando
C’è chi ha esultato per le performance di Fernando Alonso e chi mente, tifo a parte. L’inizio di stagione è da sogni per lo spagnolo e la scuderia inglese, due terzi posti su due gare disputate, mai così bene da quando è tornata a competere nella massima categoria motoristica. Ma facciamo un passo indietro.
Gli anni difficili in McLaren
Dopo l’addio alla Ferrari, Alonso si è mangiato le mani vedendo Sebastian Vettel vincere delle gare a differenza sua che ebbe grandissime difficoltà nel correre con un motore (Honda) poco prestazionale. Lo spagnolo fu dato per finito e vecchio ormai per competere con i suoi colleghi ben più giovani, che eresia. Chi ha pensato e\o detto ciò avrà avuto probabilmente la memoria corta nel ricordare che proprio lo spagnolo spezzò il dominio di Ferrari e Schumacher nel 2005 e nel 2006, non proprio una missione semplice. Nonostante le palesi difficoltà il nativo di Oviedo, non ha mai perso il sorriso e il senso dell’umorismo; ricordiamo tutti quando in un’intervista gli chiesero che cosa avrebbe cambiato nella F1 dell’epoca e lui rispose “Equal engine for everyone” sotto le risate di tutti i presenti e soprattutto Lewis Hamilton che si schierò in disaccordo… oggi però con lo stesso motore l’inglese è sempre arrivato dietro Fernando.
Il ritiro e le vittorie nel WEC
Nel 2018 annuncia di non aver trovato un accordo con McLaren per il rinnovo del contratto, tradotto in parole più spicce, ritiro dalla F1. Ma la passione per le corse non è riuscito a tenerlo fermo, Alonso non è mai andato in pensione tanto che corse nelle gare di durata nella stagione 2018-2019 con Toyota. Quella stagione riuscì a portare a casa per ben due volte sia la 24h ore di Le Mans sia la 6h di Spa, insieme ovviamente ad altre vittorie, che gli consentirono di diventare campione del mondo WEC. Fece anche delle apparizioni nella 500 miglia di Indianapolis, purtroppo per lui dopo essere stato per gran parte della gara nelle prime posizioni, ebbe un guasto al motore; ironia della sorte, era un motore Honda.
“El Plan”
Tornò così Fernando Alonso in F1 nel 2021 con Alpine con questo motto, sperando ovviamente di potersi giocare il campionato, macchina permettendo. Due anni con la scuderia francese però non hanno rispettato le aspettative iniziali dello spagnolo che a fine 2022, grazie al ritiro di Sebastian Vettel, firma appunto con Aston Martin. Oggi è assai difficile giocarsi il campionato con la RedBull di Max Verstappen, ma la grinta dello spagnolo accompagnata ovviamente da qualche upgrade della macchina, potrebbero lanciarlo tranquillamente alla lotta per il titolo nel 2024. Dopo la prima gara in Bahrein, nelle interviste post gara già parlava infatti che sperava in aggiornamenti importanti per il prossimo anno, a quasi 42 anni; che mentalità da campione.
Rivedere Fernando Alonso sorridente e felice, ma soprattutto nelle posizioni che gli spettano può solo far piacere agli occhi dei tifosi. 42 anni a Luglio, ma per motivazione e grinta il “vecchio” leone sembra averne la metà.
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