Serie A
L’EDITORIALE – Milan, la qualificazione in Champions resti la priorità. Istanbul? Sogno da inseguire col cuore e la mente
Per il Milan la notte di Udine ha innescato nuovamente vecchi incubi, già vissuti nel tormentoso mese di gennaio. Squadra con le pile scariche e probabilmente con la testa già alle due formidabili notti di Champions League contro il Napoli dei record. Ma il campionato non accetta più passi falsi.
La squadra campione d’Italia, che era scomparsa nella fitta nebbia milanese di un inverno insolito, si era rivista nel mese di febbraio. Quattro vittorie consecutive (tra Champions e campionato) con altrettanti clean sheet. Poi di nuovo un Milan “strano” – lasciatemi passare il termine – nell’atteggiamento e l’approccio alle gare.
Tralasciando l’enorme prestazione in Champions League a Londra contro il Tottenham, che è valsa la qualificazione ai quarti di finale della competizione più importante d’Europa, il nulla. Un solo punto nelle ultime tre gare di campionato, ottenuto contro la Salernitana, tra le altre cose difronte ai 72.000 spettatori di un San Siro sempre on fire. Poi due sconfitte: Fiorentina e Udinese. Adesso, però, è necessario cambiare marcia.
Per mister Pioli e il suo Milan, campione d’Italia in carica, la qualificazione alla prossima edizione della Champions League deve rimanere tassativamente il primo obiettivo della stagione. Nella notte di Udine, dopo il solito incessante sostengo per tutti i 90’ minuti, la Curva Sud non ha applaudito – per la prima volta in stagione – i suoi beniamini. Sia chiaro, zero fischi.
NEGLI OCCHI IMPRESSO ANCORA IL TRICOLORE
Negli occhi dei tifosi c’è ancora impresso il tricolore conquistato da Pioli e suoi ragazzi la scorsa stagione al culmine di una stagione straordinaria per i tifosi e per il Milan stesso.
Ma il malumore dei tifosi inizia pian piano a palesarsi causa un inizio 2023 da incubo: 5 sconfitte (Lazio, Sassuolo, Inter, Fiorentina e Udinese), 3 pareggi (Roma, Lecce e Salernitana), 4 vittorie (Salernitana, Torino, Monza, Atalanta). Numeri non da Milan.
Ma in questa stagione “strana” – rifatemi passare il termine – condizionata da troppi e continui alti e bassi, il Milan può ancora fare la voce grossa. Il sogno Istanbul, da custodire gelosamente nel cuore e nella mente è alla portata. Ma sia chiaro, l’obbiettivo numero uno rimane la qualificazione in Champions League, per evitare di trasformare la stagione post scudetto in un anno turbolento e fallimentare. Milan, adesso fai parlare il campo.
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