Rugby
Rugby, 6 Nazioni: Passo indietro dell’Italia. All’Olimpico vince il Galles.
All’Olimpico di Roma, nella penultima giornata del 6 Nazioni 2023, prova opaca per l’Italia, autrice, per almeno 50 minuti, sicuramente della più brutta partita di questo torneo. In quella che era forse la sfida più attesa del nostro 6 Nazioni, a vincere è stato con merito il Galles che ha espugnato Roma con il punteggio di 17-29. C’è anche da dire che l’Italrugby ha dato una grossa mano ai Dragoni, risolvendo gran parte dei problemi a Tipuric e soci. Gli azzurri, troppa la tensione nei loro volti, hanno commesso fin troppi errori di gioco, regalando agli ospiti almeno un paio di mete, e liberandosi dalla pressione solo nella seconda parte di gara.
Purtroppo anche in questa gara la partenza ad handicap degli azzurri, che hanno subito due mete nei primi 18′ di gioco, ha reso più complicato rimettere in piedi il piano partita stabilito alla vigilia. Gli azzurri sono stati bravi poi a non mollare mai, dando filo da torcere al Galles nel secondo tempo (14-7 il parziale del secondo tempo) ma risalire dal -19 del 40′ è stato uno scoglio troppo alto da superare.
LA GARA
Uno solo cambio, peraltro obbligato, nel XV titolare dell’Italia rispetto al match contro l’Irlanda. Il ct Kieran Crowley, stante l’assenza di Ange Capuozzo, si affidava infatti a Tommaso Allan come estremo, ruolo che aveva già ricoperto nel test match di novembre contro Samoa. Il reparto dei trequarti si completava con Padovani e Bruno come ali, Menoncello e Brex centri mentre Varney e Garbisi a spartirsi i compiti in mediana. Pacchetto di mischia formato con capitan Michele Lamaro in terza linea con Sebastian Negri e Lorenzo Cannone, Niccolò Cannone e Ruzza in seconda linea, Fischetti e Ferrari piloni e Nicotera a chiudere la prima linea.
In casa Galles Warren Gatland si affidava a un XV con diversi cambi. Prima linea presidiata dai piloni Wyn Jones e Tomas Francis e dal tallonatore Ken Owens. In seconda linea Beard e Dafydd Jenkins, Jac Morgan e Justin Tipuric come flanker e Taulupe Faletau da numero 8 a completare la terza linea. Tra i trequarti Liam Williams estremo, Josh Adams e Rio Dyer le ali e Joe Hawkins e Mason Grady i due centri. Mediano di mischia Rhys Webb con Owen Williams all’apertura.
Dopo i primi minuti di studio con l’Italia che provava a sondare il terreno e il Galles che attaccava dritto per dritto, al 6′ gli ospiti passavano in vantaggio. Dopo un fallo su un raggruppamento nei pressi dei 22 metri azzurri, Owen Williams, con un calcio di posizione da posizione abbastanza centrale, dava i primi tre punti al Galles.
Gli azzurri, forse a che a causa del peso della posta in palio, iniziavano la gara in maniera molto contratta, commettendo un paio di gravi errori che impedivano al gioco alla mano di svilupparsi.
Al minuto 8:30, in una fase di gioco favorevole agli azzurri, con Brex che con un gran placcaggio aveva fatto perdere metri agli ospiti, un calcio di liberazione gallese, proprio vicino alla bandierina di destra, il cui rimbalzo ingannava Pierre Bruno, permetteva a Rio Dyer di involarsi in meta, trasformata da Williams (0-10).
L’Italrugy si scuoteva e al 13′, con un bel gioco alla mano, creava non pochi problemi ai gallesi, che venivano però salvati dall’errore di Bruno che dava un brutto pallone all’accorrente Padovani, lanciato all’interno dei 22 metri.
Al 16′ arrivavano i primi tre punti per gli azzurri grazie a un calcio di punizione di Tommaso Allan.
Neanche il tempo di rimettersi in corsa che un altro errore italiano spianava la strada ai gallesi. Al 18′, in una ruck, Allan non tratteneva l’ovale che veniva recuperato dai dragoni. Liam Williams reggeva due placcaggi e schiacciava la seconda meta per il Galles, questa volta non trasformata da Williams (3-17).
Il piano tattico dei gallesi era chiaro con due-tre fasi di gioco con gli avanti e poi subito un calcio tattico per mettere pressione ai nostri trequarti e impedire al nostro gioco alla mano di potersi sviluppare.
Al 26′ Paolo Garbisi trovava un gran buco a metà campo. Gli azzurri, con una bella azione alla mano, arrivavano con Ruzza a mezzo metro dalla meta. Ovale per Brex che provava a schiacciare ma la meta veniva annullata dal TMO, che puniva il controllo imperfetto dell’italoargentino, complice il gran intervento difensivo di Williams.
L’Italrugby si scontrava con il piano tattico approntato da Warren Gatland, non riuscendo praticamente mai a metter in moto i cavalli, e quando lo faceva veniva penalizzata da troppi errori di gioco.
Al 34′ dopo una touche nei 22 azzurri, il Galles metteva in moto la rolling-maul entrando in area di meta. L’arbitro richiedeva il TMO e arrivava il giallo per Cannone Jr e la meta tecnica per i dragoni che volavano sul 3-22.
Un’Italia troppo brutta per essere vera, lontana parente di quella ammirata da novembre fino a 15 giorni fa, ma forse bloccata dal fatto di essere per la prima volta, se non la favorita del match, sicuramente data alla pari per la vittoria.
Gli azzurri dopo la pausa tornavano in campo come delle furie, vogliosi di rimettere in discussione il match. Pur ancora in 14, con Cannone Jr ancora ai box, mettevano subito alle corde gli ospiti. Dopo 9 fasi di gioco, calcetto di Allan per l’accorrente Negri e meta del seconda linea azzurro, trasformata dallo stesso Allan per il 10-22 al 42′.
Neanche il tempo di essere tornati in 15 uomini che al 45′ veniva punito dal TMO un fallo di Bruno che si prendeva un cartellino giallo, lasciando l’Italia nuovamente in 14 uomini. Giornata decisamente no per l’ala azzurra, autore di una prova incolore.
Al 50′ magia di Rhys Webb che mandava al bar la difesa azzurra, palla per l’accorrente Faletau e quarta meta gallese, trasformata senza troppi problemi da Owen Williams, che fissava il punteggio sul 10-29. Al Galles andava anche il punto di bonus mentre gli azzurri, si avvicinavano purtroppo sempre di più al Wooden Spoon.
Dieci minuti dopo Tommaso Menoncello era costretto ad abbandonare il campo per un infortunio. Al suo posto Kieran Crowley buttava nella mischia Luca Morisi.
L’Italrugby aveva il merito di provarci sempre e comunque, pur commettendo troppe imprecisioni, come al 66′ quando Bigi sbagliava il lancio in touche a 5 metri dalla linea di meta. Il Galles fortunatamente concedeva il turnover immediato e sulla mischia gli azzurri avevano buon gioco. Bruno trovava il buco e Brex schiacciava in meta, trasformata da Allan per il 17-29.
Al 73′ bella azione dell’Italia che tagliava il campo arrivando con Iachizzi a 10 metri dalla linea di meta. Palla persa italiana ma turnover gallese che regalava la palla agli azzurri. I nostri giocavano la mischia per provare a giocarsi le ultime chance. Mischia vinta abbastanza agevolmente dai nostri avanti ma nel dipanarsi dell’azione Fusco apriva un brutto pallone verso Zani, commettendo in avanti. Un errore che metteva di fatto la parola fine alle speranze dei nostri di riaprire la partita.
FORMAZIONI
Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Edoardo Padovani, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Pierre Bruno, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti. A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Federico Zani, 18 Marco Riccioni, 19 Edoardo Iachizzi, 20 Giovanni Pettinelli, 21 Manuel Zuliani, 22 Alessandro Fusco, 23 Luca Morisi. Head Coach: Kieran Crowley
Galles: 15. Liam Williams, 14. Josh Adams, 13. Mason Grady, 12. Joe Hawkins, 11. Rio Dyer, 10. Owen Williams, 9. Rhys Webb, 8. Taulupe Faletau, 7. Justin Tipuric, 6. Jac Morgan, 5. Dafydd Jenkins, 4. Adam Beard, 3. Tomas Francis, 2. Ken Owens, 1. Wyn Jones. A disposizione: 16. Scott Baldwin, 17. Gareth Thomas, 18. Dillon Lewis, 19. Rhys Davies, 20. Tommy Reffell, 21. Tomos Williams, 22. George North, 23. Louis Rees-Zammit. Head Coach: Warren Gatland
Arbitro: Damon Murphy (RA)
Assistenti: Karl Dickson (RFU) e Chris Busby (IRFU)
TMO: Joy Neville (IRFU)
Cartellini: 34’ giallo L. Cannone (ITA); 44’ giallo Bruno (ITA);
Calciatori: O. Williams (GAL) 3/5; Allan (ITA) 3/3;
Marcatori
Mete: Dyer (8′), L. Williams (17′), Galles Meta tecnica (34′), Negri (42′), Faletau (49′), Brex (67′)
Trasformazioni: O. Williams (8′), Allan (42′), O. Williams (49′), Allan (67′)
Calci di punizione: O. Williams (6′), Allan (15′)
Man of the match: Rhys Webb
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