Coppa Italia

Inzaghi: “Bel segnale in un campo difficile. I tifosi nerazzurri sono unici”

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Queste le parole di Inzaghi a cominciare dalla sfida di Coppa Italia contro la Juventus:

Chiariamo cosa è successo nello spogliatoio dopo la partita?
“E’ stata fraintesa l’esultanza di Lukaku che esulta così a ogni gol. Purtroppo è nato un parapiglia non bello da vedere che ci priverà di due giocatori fondamentali per la semifinale di ritorno come lui e Handanovic”.

La squadra ha giocato bene, la reazione le è piaciuta?
“Assolutamente sì, hanno fatto una grande gara. Siamo venuti su un campo difficile con una squadra in salute comandando la partita per quasi novanta minuti. Abbiamo preso un gol che sicuramente dovevamo evitare ma i ragazzi hanno fatto quello che ho chiesto. E’ un bel segnale in un momento difficile, ma è il primo round. A fine mese avremo il ritorno a casa nostra, è una competizione alla quale teniamo e puntiamo a fare un’altra finale”.

Hai avvertito qualcosa che abbia scosso Lukaku?
“Sì, si è percepito. Ma io vado al di là di questo, vedo un calciatore che segna, esulta e poi succede tutto. Io devo essere lucido e pensare che quell’esultanza mi priverà di lui, che esulta sempre in quel modo, e di Handanovic, due giocatori importanti. Un episodio non bello da vedere in un match ben condotto e corretto fino al 94esimo”.

Stasera si è vista una delle Inter più belle degli ultimi tempi, ma l’errore sul gol subito è molto grave.
“Assolutamente sì, è stato rivisto. Dovevamo uscire prima su Rabiot, c’erano due giocatori che potevano evitare il cross. Poi abbiamo fatto una diagonale troppo stretta e il tiro di Cuadrado è passato di fianco ad Handanovic. Non dovevamo prendere quel gol a 12 minuti dalla fine perché avvisaglie non ce n’erano. Ma sono molto soddisfatto di una partita aggressiva della mia squadra su un campo dove è difficile giocare. Il risultato poteva essere diverso ma mi prendo la prestazione, il giudizio non sarebbe cambiato anche se avessimo perso”.

Anche stasera non siete riusciti a finalizzare nel miglior modo possibile la mole di gioco creata.
“Soprattutto nel 2023, l’anno scorso siamo stati il miglior attacco ora siamo il secondo o terzo. Il problema ci ha condizionato nelle ultime partite, dobbiamo lavorare di più e meglio perché le buone prestazioni non bastano. Stiamo giocando spesso, i giocatori sono abituati però semifinali di Coppa e quarti di Champions solitamente non si accumulano in un mese”.

Si può ricominciare a ricucire il rapporto con la tifoseria? Li senti ancora vicini?
“La nostra tifoseria è unica e impareggiabile, sabato fino al 95esimo tutto lo stadio è stato con noi, soprattutto la Curva ci ha incitati tutto il tempo. Siamo l’Inter, è normale si aspettino risultati diversi; c’è stato un richiamo perché tutti ci aspettiamo di più e meglio ma stasera c’è stata un’ottima risposta”.




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