Coppa Italia
Juventus-Inter vale tanto: la Coppa Italia come bivio cruciale per il finale di stagione
Che il Derby d’Italia sia una delle partite più importanti e sentite del nostro campionato è anche banale e scontato dirlo. Ma arrivati ad un certo punto della stagione tutto cambia, assume un valore ancor più importante: l’andata della Coppa Italia che andrà in scena all’Allianz Stadium questa sera è un bivio. Per la Juventus è l’inseguimento “più facile” ad un trofeo che l’anno scorso è stato sfiorato in finale proprio contro i nerazzurri, indirizzare al meglio la prima delle due sfide è fondamentale per arrivare bene al big match contro la Lazio di sabato sera. Mentre per l’Inter è paradossalmente la partita “meno importante” dei prossimi impegni (a Salerno in campionato, poi martedì prossimo a Lisbona con il Benfica in Champions), ma ottenere un risultato negativo questa sera vorrebbe dire aggravare ulteriormente una situazione già critica di suo.
Da dove eravamo rimasti? Dallo scorso 19 marzo, quando la Juventus espugnava San Siro tra polemiche, risse a fine partita con tanto di espulsioni di D’Ambrosio e Paredes e quella sensazione che Massimiliano Allegri avesse fatto un’altra allegrata delle sue per incartare Simone Inzaghi: Soulé alle spalle di Vlahovic è stata la mossa inaspettata che ha messo in crisi i nerazzurri, incapaci di reagire e creare dopo la rete bianconera di Kostic. Quella è stata la seconda delle tre sconfitte consecutive dell’Inter, l’ultima arrivata sabato scorso contro la Fiorentina che ha aperto il discorso sulle perplessità della stagione della società di Via della Liberazione e sul futuro di Simone Inzaghi. 10 partite perse su 28 perse sono un’enormità. A maggior ragione se ti chiami Inter e sei a 21 punti di distacco dal Napoli in campionato, aggiungendo che la volata per qualificarsi nella prossima Champions League si sta maledettamente complicando per propri demeriti. Per questo la trasferta di Salerno di venerdì assume un significato ben più importante rispetto al match di questa sera, ma portare a casa un risultato positivo all’Allianz Stadium darebbe un bello slancio di positività alla squadra.
Massimiliano Allegri arriva al terzo Derby d’Italia nel migliore dei modi. Non solo per la settima vittoria nelle ultime otto in tutte le competizioni arrivata contro il Verona, ma soprattutto per aver risparmiato il più possibile i pezzi grossi sabato scorso. Kostic, Di Maria, Vlahovic – aggiungendo lo squalificato Rabiot – hanno giocato l’ultima mezz’ora di gara e questa sera saranno pronti per partire titolare. La Juventus vola dunque, in campionato ha raccolto 59 punti sul campo che la rendono seconda in classifica. E paradossalmente, la penalizzazione ha tolto pressione alla squadra per crescere e maturare, senza essere sotto la lente di ingrandimento della furiosa lotta Champions. Allegri vuole riportare il trofeo a Torino dopo l’astinenza della scorsa stagione: si può iniziare dalla Coppa Italia, ma non basterebbe a rendere positiva sufficiente la stagione dei bianconeri dopo la debacle in Champions League.
Juventus-Inter non è mai una partita come le altre per fascino, storia, tradizione. E quella di stasera inevitabilmente darà un peso specifico al resto della stagione di entrambe le squadre.
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