Serie B, 34ª giornata: Bari, Brescia, Genoa e Venezia corsare
Solo il Parma vince in Casa. Il resoconto delle dieci gare
Reggina-Brescia 1-2
Davanti a 9 mila spettatori del Granillo, a Reggio Calabria, il Brescia vince per 2-1 sulla Reggina. Decisive le reti di Mangraviti e Rodriguez, segna anche Bouah. I lombardi vanno in vantaggio all’11’ con il difensore bresciano che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, da poca distanza manda in rete. I calabresi provano a recuperare prima con Hernani, che da lontano in diagonale calcia fuori, e poi con Strelec che tira centralmente e Andrenacci para. Per il Brescia ci prova Ayè ma Colombi salva. Al 27′ della ripresa i biancazzurri raddoppiano:
sempre su corner, Bisoli colpisce di testa e Rodriguez manda in rete. Poco dopo, al 31′, gli amaranto accorciano le distanze con una rete di Bouah, servito da Canotto su calcio d’angolo. Poi ci prova Pierozzi di testa ma Andrenacci salva. La gara finisce dieci contro dieci per le espulsioni di Pierozzi e Ndoj per reciproche scorrettezze. Il Brescia porta a casa tre punti importanti mentre la Reggina registra una sconfitta.
Cittadella-Genoa 0-1
Pesante successo esterno per 1-0 sul campo del Cittadella per il Genoa, che consolida ulteriormente il secondo posto in attesa del Bari. Partono forte i padroni di casa che subito creano un paio di occasioni, la più pericolosa quella su tiro di Ambrosino deviato in angolo. Genoa un po’ sorpreso in avvio, ma pian piano si riprende trascinato dai suoi tifosi giunti in massa al Tombolato. Mezzo stadio è rossoblù. Grande chanche per Antonucci ben servito da Crociata, tiro alto. Poi tanto equilibrio fino al colpo di scena al 42′: doppia ammonizione per Giraudo e padroni di casa in dieci.
Nella ripresa immediata traversa di Coda da pochi passi. Ma i granata reagiscono alla grande rispondendo colpo su colpo. Al 70′ la gara si sblocca: scambio al limite e Gudmundsson trafigge Kastrati con un secco diagonale. Lo stesso Gudmundsson è pericoloso su punizione poco dopo, sfiorando il palo. Tante ammonizioni, forse troppe da parte di Dionisi, bocciato. Gorini, nonostante l’inferiorità, prova ad inserire due punte e subito Maistrello si rende pericoloso.
Orgoglio Cittadella nel finale, ma c’è un salvataggio sulla linea di Del Fabro. Finisce con il successo dei liguri, passo da gigante verso la promozione.
Como-Ascoli 1-1 (nostro servizio, clicca QUI)
Il Como strappa in extremis un pareggio per 1-1 all’Ascoli dopo una partita che ha a lungo rischiato di buttare via. Bene i padroni di casa nel primo tempo, ma non sono però riusciti a concretizzare, pur colpendo un palo con Cerri e costruendo qualche azione interessante. Parte meglio l’Ascoli nella ripresa, e al 23′ arriva il rigore concesso per fallo di Gomis su Dionisi e realizzato dallo stesso attaccante. Pochi minuti dopo, al 30′ rigore anche per il Como, concesso per fallo di mano in area di Simic. Cerri dal dischetto conclude male, facile parata per Leali. Ma il Como insiste, colpisce una traversa con Parigini a dieci minuti dalla fine, e proprio in extremis ottiene un altro rigore, ancora per fallo di mano, stavolta di Bellusci. Cerri ci riprova e stavolta non fallisce. Un pari che serve poco a entrambe, ma non mette nei guai seri nessuna delle due.
Frosinone-Sudtirol 0-0
Termina in parità l’attesa sfida dello Stirpe tra Frosinone e Sudtirol. Con questo risultato, i canarini non potranno in questo fine settimana festeggiare il ritorno in Serie A. La prima frazione vede i padroni di casa gestire il pallino del gioco senza riuscire però a mettere in grande difficoltà la retroguardia dei ragazzi di mister Bisoli, abili a difendersi con ordine e a ripartire. Al 7′ Mazzitelli prova una battuta dal limite che sfiora il palo. La gara bloccata, regala qualche piccola emozione in più sul finale: il direttore di gara annulla al 35′ un gol ad Insigne per un controllo precedente con il braccio; gli ospiti reagiscono e subito dopo Mazzocchi prova una conclusione dal limite che termina al lato. L’occasione più grande per i canarini capita al 39′ sui piedi di Moro che da buonissima posizione calcia debolmente. Nel corso della ripresa, dopo quattordici minuti Grosso tenta con un triplo cambio di regalare maggiore vigore ai suoi. Dopo pochi minuti il neo entrato Kone sfiora il gol con un tiro dal limite al termine di una splendida azione personale sul quale è bravo Poluzzi ad opporsi con un ottimo intervento. L’estremo difensore ospite si ripete subito dopo su una conclusione di Insigne. Il Frosinone spinge forte, ma nonostante l’assalto finale i giallazzurri non trovano il guizzo vincente. Da segnalare sugli spalti la presenza di Roberto Mancini.
Modena-Spal 0-0
Poche occasioni nel derby fra Modena e Spal, che fa proseguire l’identica piccola striscia utile di entrambe le squadre (6 punti in 4 gare), anche se quella di Tesser resta a -2 dai playoff e quella di Oddo penultima a -1 dai playout. Meglio la Spal nel primo tempo, col destro alto di poco di Nainggolan e la conclusione di La Mantia parata da Gagno, cui il Modena ha risposto col tiro sull’esterno della rete di Falcinelli. Nella ripresa, con Giovannini per uno spento Tremolada, il Modena crea di più e con Ionita coglie il palo con un missile da 25 metri dopo appena 2′. Le due chance ravvicinate per Diaw (parata di Alfonso) e Giovannini (girata appena fuori) chiudono uno 0-0 giusto.
Palermo-Benevento 1-1
A Sala risponde Farias e al Barbera finisce 1-1 tra Palermo e Benevento, un risultato che serve alla squadra di Corini per blindare la categoria e poco ai sanniti che restano ultimi in classifica nel torneo cadetto. Al 7′ la prima palla gol è per il Benevento con una conclusione di Veseli indirizzata nell’angolino sinistro sulla quale Pigliacelli si salva in tuffo. Al 12′ è il Palermo a passare in vantaggio: cross di Valente, la palla arriva a Sala che con un destro al volo in area infila il pallone sotto l’incrocio dei pali. Dopo il gol i rosanero lasciano l’iniziativa agli avversari che al 28′ pareggiano meritatamente: Ciano crossa dalla destra rasoterra per Farias che anticipa un ingenuo Mateju e di destro in scivolata insacca. Nella ripresa al 2′ insidiosi gli ospiti: assist da destra del neo entrato Karic per Ciano che tira di sinistro e complice una deviazione il tiro finisce tra le mani di Pigliacelli. Al 10′ ci prova l’ex Glik con un colpo di testa su calcio d’angolo, la palla termina sul fondo per un soffio. Dall’altra parte al 12′ Manfredini si oppone a una conclusione al volo di Sala. Al 18′ è ancora il portiere del Benevento a dire di no a Brunori. In pieno recupero al 50′ il Palermo va in gol con Broh, ma il Var annulla per un tocco di mano di Segre. Inutili i festeggiamenti di pubblico e giocatori di casa.
Parma-Cagliari 2-1
Un rigore trasformato da Vazquez ed un eurogol di Man ed il Parma ribalta il Cagliari che chiude la serie positiva di dieci giornate senza sconfitte. Avvio con tiri di Bernabè (9′), Benedyczak Estevez (19′, Radunovic strepitoso, e 22′) e Lapadula (bene Buffon). Poco dopo la mezz’ora Prelec verticalizza per Lapadula che aggira Buffon e mette dentro il 17° gol stagionale. Il Cagliari sfiora il raddoppio con Prelec (35′) ed Azzi (37′). Il Parma pareggia nella ripresa con un rigore di Vazquez, concesso da Gariglio per un tocco di mano di Azzi. Al 32′ Man salta tre uomini e spedisce sotto l’incrocio. Il Cagliari si sbilancia ma al 90′ fallo di Lella su Mihaila, rigore che lo stesso attaccante batte con un cucchiaio e si fa parare.
Perugia-Cosenza 0-0
Pareggio senza reti e poche emozioni. Il Cosenza nel primo tempo ha avuto due occasioni da rete non sfruttate da Delic, che di testa ha mandato fuori su assist di Marras, e nel finale da Brescianini, fermato davanti alla porta al momento di tirare dal recupero in extremis di Kouan. All’inizio della ripresa il Cosenza ha impegnato Furlan con una conclusione di Marras e poi ha sfiorato il vantaggio con Delic, al tiro dopo essersi liberato di tre avversari, con palla sul palo. Solo con l’ingresso in campo di Lisi il Perugia ha trovato una maggior vivacità, con l’esterno che ha prima mandato alto con una girata al volo da centro area e poi ha chiamato Micai all’intervento con i piedi.
Pisa-Bari 1-2
Il Bari passa a Pisa per 2-1 contro i nerazzurri che subiscono la seconda sconfitta di fila. Al 14′ la squadra di D’Angelo resta in dieci dopo che l’arbitro Colombo giudica da rosso diretto un fallo di Nagy da ultimo uomo su Cheddira appena fuori area. L’inferiorità numerica non toglie energie al Pisa che al 18′ passa in vantaggio con un rigore di Torregrossa, sesta rete stagionale, concesso per un fallo di Mazzotta sullo stesso attaccante nerazzurro. Il Bari pareggia al 37′: cross da sinistra di Morachioli e stacco di Esposito che gira in rete di testa. Nella ripresa la gara sembra incanalarsi sul pari, ma il direttore di gara concede un rigore al Bari, dopo consulto al Var, per un tocco di mano in area di Caracciolo. Antenucci trasforma e riporta il Bari a -6 dal secondo posto del Genoa.
Ternana-Venezia 1-4
Ternana (4-2-3-1): Iannarilli; Diakité, Bogdan, Sørensen, Corrado (30′ st Martella); Agazzi, Di Tacchio (12′ st Proietti); Partipilo (12′ st Donnarumma), Falletti (21′ st Capanni), Palumbo (K, 1′ st Defendi); Favilli. A disp.: Krapikas, Vitali, Ghiringhelli, Mazzarani, Cassata, Paghera, Onesti. All.: Cristiano Lucarelli
Venezia (3-5-2): Joronen; Hristov (38′ st Sverko), Svoboda, Carboni; Candela (25′ st Ciervo), Anderson (14′ st Busio), Tessmann, Ellertsson (25′ st Tcherychev), Zampano; Pohjanpalo (K, 38′ st Pierini), Johnsen. A disp.: Bertinato, Neri, Modolo, Milanese, Ceppitelli, Novakovich. All.: Paolo Vanoli
Arbitro: Daniele Perenzoni (Rovereto)
Assistenti: Marco Ceccon (Lovere), Federico Longo (Paola)
IV Ufficiale: Dario Madonia (Palermo)
VAR: Luigi Nasca di Bari (AVAR: Gianpiero Miele di Nola)
Marcatori: 21′ pt Carboni (V.), 32′ st Pohjanpalo (V.), 44′ st Ellertsson (V.), 33′ st Capanni (T.)
Ammoniti: Di Tacchio, Defendi e Bogdan (T.), Joronen, Hristov e Johnsen (V.)
Recuperi: 1/3
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