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Sinner, che meraviglia! Vola in finale a Miami battendo Alcaraz, ora Medvedev per la storia

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Questo match segna l’inizio dell’era Sinner-Alcaraz? Solo il tempo saprà dirlo, intanto i due talenti ci hanno regalato forse la partita più bella dell’anno nella semifinale al Masters 1000 di Miami. Il nostro Jannik Sinner vola in finale battendo lo spagnolo in tre tiratissimi set con il punteggio di 6-7 6-4 6-2 e domenica alle 19 affronterà Danil Medvedev in finale per giocarsi il titolo. L’altoatesino, già tornato al numero 9 del mondo, avrà la possibilità di salire ancora più in alto raggiungendo il best ranking di numero 6 se dovesse conquistare il titolo, ed è già numero 4 della Race per le Finals.

Il racconto del primo set

Nel primo game è Sinner alla battuta e la pressione di Alcaraz porta il risultato ai vantaggi, l’italiano tiene il servizio non con poche difficoltà. Ma la prima battaglia è di Jannik. Molto più semplice l’esordio di Carlos alla battuta, che mantiene senza problemi. La percentuale della prima palla ha fatto la differenza a favore dello spagnolo nella semifinale di Indian Wells, mentre oggi Sinner sembra essere più continuo e determinato ad inizio match: nei primi due turni di battuta dell’incontro ha servito 14 prime su 15. L’equilibrio della partita si spezza al quarto game. Alcaraz commette un doppio fallo, è poco preciso con la prima palla e l’italiano sfrutta la seconda delle due palle break che si guadagna: è 3-1 per Jannik. Sinner mantiene altissimo il proprio livello di gioco, dando poche chances al numero uno al mondo di comandare gli scambi. Ed è così che il break viene confermato, il parziale dice 4-1 dopo 23 minuti. Il sesto game è l’emblema del perché loro due domineranno il tennis nei prossimi anni con scambi di un’intensità e velocità pazzesca, l’italiano ha da recriminare una smash sbagliata sul 15-30 affossata in rete ma si va ai vantaggi: Alcaraz tiene il turno di battuta dopo 12 punti e non poche difficoltà. I due giocano ad un agonismo incredibile, ma allo stesso tempo si divertono molto in campo facendo impazzire anche il pubblico sugli spalti. Il secondo punto del settimo game è uno di quelli che rivedremo tante volte nei prossimi anni quando parleremo della rivalità tra Sinner ed Alcaraz, punto vinto poi dall’italiano.

Le fatiche però si fanno sentire, offre le prime due palle break che lo spagnolo sfrutta riconquistando il break perso in precedenza. Il numero uno al mondo completa la rimonta nel game successivo: è 4-4. Sinner reagisce, mantiene il servizio e costringe ad Alcaraz a servire per il mantenere il set. Sul 5-5 la percentuale di prime dell’italiano crolla, lo spagnolo sale ulteriormente di livello e riesce a brekkare Jannik per la seconda volta nel set. Alcaraz spreca un set point con doppio fallo, poi affossa un dritto in rete: Sinner ha una palla del contro break, che però viene annullata con un servizio al corpo. La sua prepotenza del giocare i punti importanti è incredibile. Nel dodicesimo game anche Carlos ha basse percentuali, così Sinner può far malissimo in risposta. E dopo la prima palla break ne arriva un’altra, annullata anche questa. E non c’è due senza tre, questa volta con un doppio fallo. Ma ancora una volta lo spagnolo dimostra del perché sia il numero uno al mondo: annullata anche questa. La sua prima però non entra mai, Sinner non risparmia nulla ed alla quarta palla break riesce a strappargli il servizio: si va al tie break. Il primo mini break è a favore dell’italiano sul 4-2, che però Jannik perde subito dopo con una palla corta finita in rete. Alcaraz mette anche la freccia, grazie ad una sua difesa strepitosa dopo esser stato sotto pressione per tutto lo scambio: può servire per il set tenendo i due turni di battuta. E con un ace conclude un primo set a dir poco straordinario, dopo un’ora e 17 minuti di livello stellare.




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