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“Finché accadde un giorno, una mattina di maggio…” Tutti pronti?

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Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Con questo amletico dubbio si apre il mese di maggio che storicamente è sempre stato foriero di sentenze. Difficile anzi, quasi impossibile prevederlo. Questo Milan sono tre anni ormai che naviga nel limbo tra “l’essere e non essere”, tra “talebane certezze e fantasiose giustificazioni” . Il tutto nel dubbio se accettare o meno che a tavola venga offerto un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.

Maggio è il mese perfetto. Accompagna la primavera e i suoi ultimi virgulti traghettandoci nella calda estate. E così sarà anche per i colori rossoneri. Sarà gloria o scherno? Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? In questi giorni spopolano le parole del campione di basket NBA Giannis Antetokounmpo: Perdere non è un fallimento”. Questo è il sunto del bellissimo discorso fatto dal campione dei Milwaukee Bucks. Tutto bello ma arriva a giugno con zero titoli e fuori dalla prossima Champions e poi prova a convincere che in fondo il bicchiere e mezzo pieno.

Bisogna essere onesti intellettualmente e pazientare. Intanto dichiarare il punto di vista sarebbe cosa importante. Se guardiamo agli ultimi anni, da luglio 2019 a novembre 2022, questo club ha riempito il suo bicchiere di acqua purissima e freschissima. Si è passati da meno di 200 milioni di fatturato a 350 con annesso azzeramento dei debiti conto terzi. Dopo 17 anni il bilancio segnerà un più nel saldo finale. Tutto questo grazie a due qualificazioni in Champions dopo un secondo posto, uno scudetto vinto e la semifinale prossima ad essere disputata.

Un lavoro oggettivamente straordinario che può essere letto diversamente senza che nessun “liquido” ,nel “famoso bicchiere” , interferisca alla vista. Se il punto di osservazione lo si sposta all’inizio del 2023, senza screditare il passato, il presente risulta essere un fastidioso e disorientante vuoto. Troppi cambiamenti, tattici e identitari. Troppa disparità di prestazioni. Dal 4 gennaio ad oggi, 17 partite di campionato disputate e appena 24 punti. La media è di 1,4 punti ad incontro per una proiezione di 53 punti complessivi. Praticamente tra l’ottavo e il decimo posto finale in classifica. Regressione o pensiero fisso ad altro? Anche qui, qualora si fosse distratti da un pensiero nobile quanto vuoi, il rischio di scherzare con il fuoco è altissimo. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

In molti si affannano in questi giorni a descrivere il Milan come prossimo al fallimento sportivo. La sua presenza in Champions è solo frutto di sorteggi casuali e favorevoli o arbitraggi mediocri. Tra le quattro per l’Europa d’élite, i rossoneri sono l’underdog perfetto. E se invece fosse il convitato di pietra?

Al mese di maggio l’ardua sentenza iniziando da stasera. Una Cremonese da battere perché in fondo chi ben inizia … Pazienza è la parola che risuonerà per settimane. “E così andò di anno in anno e di giorno in giorno, finché accadde un giorno, una mattina di maggio…” (Cit. William Shakespeare)




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