Champions League

Inzaghi: “E’ la partita più importante della mia carriera. Milan pericoloso anche senza Leao”

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Simone Inzaghi è pronto per la sfida di domani dove a suo detto c’è un ostacolo grosso chiamato Milan che seppur senza Leao resta pericoloso. Il tecnico ha chiesto ai suoi di entrare in campo e di rivedere un po’ la squadra di Riyad, successo che è valso di Supercoppa. Queste le parole del tecnico nerazzurro:

L’Inter arriva nelle condizioni migliori a livello fisico e mentale. E’ il momento migliore per giocare questa gara?
“La qualificazione alle semifinali di Champions, alla finale di Coppa Italia e gli ultimi risultati ci hanno fatto preparare al meglio le partite. Domani è il derby, sappiamo tutti l’importanza che ha e vogliamo affrontarla nel migliore dei modi”.

Come stanno Lautaro e Correa?
“Sono stato attaccante, abbiamo avuto un momento in cui non riuscivano a concretizzare e ora lo stanno facendo. Ero tranquillo già prima. Il problema è quando non riesci ad avere occasioni, noi le avevamo. Adesso hanno segnato tutti, devono continuare così, loro e la squadra”.

Con che spirito arriva la squadra?
“Bene, serviranno testa e cuore. Sul cuore non ho dubbi. Sulla testa bisognerà essere bravi ad usarla. Ci saranno insidie e imprevisti. Si giocherà sui 180′”.

Come cambierà se ci sarà o meno Leao?
“Sappiamo le qualità del giocatore e che potrebbe esserci o no ma non condizionerà il nostro piano partita. Abbiamo incontrato il Milan tantissime volte. Non è solo una squadra di ripartenza, ha anche ottimo palleggio. Bisognerà essere bravi in tutte le fasi”.

Sta preparando la partita con Leao in campo o meno?
“Come ho detto, conosciamo le qualità del giocatore. Sappiamo che ognuno darà il massimo”.

Essendoci Brozovic c’è possibilità che stia fuori Calhanoglu?
“Ci sono tante partite ravvicinate, domani faremo una sgambata ma sono sereno perché i ragazzi sanno che devo scegliere e se non ci saranno dall’inizio saranno utilissimi dopo, come è stato anche con Juventus e Benfica”.

Vi sentite i favoriti?
“Le partite sono storie a sé. Non ci nascondiamo, vogliamo giocarcela tutti insieme. Sarebbe un grandissimo passo che andrà fatto con corsa, determinazione e aggressività”.

Dove e come l’Inter ha perso il primo e dove ha vinto gli altri due derby di quest’anno?
“In questi sette abbiamo vinto e perso, giocato semifinali e finali. Bisognerà essere concentratissimi perché imprevisti nelle partite così ci sono sempre stati. Siamo stati bravi a stare insieme e coprire il campo”.

E’ la partita più importante della tua carriera?
“Senz’altro. Abbiamo vissuto tante finali. Questo è il derby e sappiamo cosa rappresenta, anche per me. Sono abbastanza sereno perché ho visto i ragazzi concentrati. Si deciderà in 180′”.

Prima dell’andata col Porto dicesti che si poteva vincere la Champions. Cosa vedevi in quel momento?
“Dopo aver passato il girone con Barcellona e Bayern, il gruppo ha preso grande consapevolezza. Sappiamo che tutte le partite sono difficilissime. Porto e Benfica sono stati scogli molto difficili da superare. Ora ne manca un altro ancora più importante per arrivare alla finale”.

Che differenze ci sono tra i derby di Roma e Milano?
“Sono molto sentiti. Dicevano che non c’era paragone tra Roma e Milano, devo dire che in realtà anche qui è molto sentito”.

Lukaku ha ripreso a segnare. Quanto è importante questo suo miglioramento?
“E’ importantissimo, lo abbiamo preso per questo. L’infortunio ce lo ha tolto per quasi quattro mesi. Ora ci sta aiutando come stanno facendo gli altri. E’ un’arma in più per noi. Come è stato importante il rientro di Brozovic, che ci è mancato”.

Cosa vi siete detti per far prevalere la voglia di giocare sulla paura?
“Paura non ce ne deve essere. Deve esserci grandissima voglia. Dobbiamo restare assieme, coi nostri tifosi, come abbiamo fatto in questo percorso. Sia noi che la società abbiamo fatto un blocco per vivere queste serate nel migliore dei modi. Speriamo ci possano dare la finale che ad agosto era un sogno e ora siamo a 180′”.

Il bilancio sarebbe comunque positivo se doveste uscire in semifinale, visto il campionato perso con tanti punti di distacco?
“Qualcosa non ti sei segnato di quanto successo in questi mesi… Sappiamo ovviamente l’importanza di questo derby”.

E’ un’Inter simile a quella di Riyad?
“Allora Lukaku e Brozovic erano con noi per onor di firma. Allo stesso tempo non abbiamo Skriniar e Gosens. Ma ci arrivammo con grande voglia e facemmo una grandissima gara. Dovremo essere bravi a replicare quella gara”.

In un mese è cambiato il mondo. Cosa pensa rispetto a quei momenti?
“Sappiamo che abbiamo perso punti sanguinosi in campionato. Ci siamo detti che dovevamo tapparci le orecchie e pedalare. Sappiamo che abbiamo raggiunto un’altra finale e ora una semifinale. C’è un grandissimo scoglio che è il Milan. In campionato la classifica è cambiata ma ci mancano quattro gare e abbiamo tanto da fare”.




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