Europa League
Mourinho: “Non penso al mio futuro ma solamente a domani. Dybala ha 20 minuti nella gambe”
Queste le parole di Josè Mourinho in conferenza stampa all’indomani della finale di Europa League contro il Siviglia:
Percorso lungo il vostro…
“Percorso lungo, diverso da quello del nostro avversario che arriva dalla Champions. Noi abbiamo fatto 14 partite per arrivare qui, lo meritiamo. Già dalla settimana scorsa ho detto che vogliamo giocare questa finale e la meritiamo. Aspettiamo solo questo, negli ultimi 3 giorni abbiamo lavorato per stare in condizione e lottare per il titolo”
Lei ha detto che la storia non gioca, come si gestisce la pressione?
“Lavorando. Negli ultimi 2 mesi abbiamo giocato quarti, semifinale, campionato, infortuni e non abbiamo avuto tanto tempo per lavorare. Abbiamo cercato di recuperare e stare al meglio possibile. Negli ultimi giorni abbiamo lavorato, ma la storia non gioca. Il mio collega la pensa diversamente, ho rispetto per lui. Lui crede che la storia renda il Siviglia favorito, lo rispetto. Noi siamo in finale perchè abbiamo meritato, loro hanno una storia che noi non abbiamo. Per loro giocare una finale di EL è una cosa normale, per noi è un evento straordinario. Per i loro tifosi viaggiare in una finale è come andare in trasferta in campionato, per i nostri sarà indimenticabile”
Dopo la finale potrebbe dire addio come ha fatto con l’Inter?
“Penso che se qualcuno ha una domanda simile alla tua, la deve fare a Midilibar perché lui non ha contratto e la sua situazione è più complicata della mia. Ho parlato coi i due miei capitani e mi hanno fatto una domanda simile alla tua, a loro ho risposto in maniera obiettiva: non voglio che rispondano, è una cosa nostra, ma sanno cosa voglio io. È diverso rispetto all’Inter perché io non avevo firmato col Real Madrid, ma era tutto fatto. Adesso non ho nulla. Penso a domani e a quello che vogliamo fare noi, perché noi vogliamo giocare”.
A Madrid tutti ti vogliono ancora bene.
“Voglio tanto bene al Real Madrid, voglio tanto bene al presidente e all’allenatore. Però l’allenatore non gioca, l’allenatore lavora tanto prima della partita, durante la partita poco. Ho detti al mio staff: oggi il nostro lavoro è finito. Adesso la storia la fanno i ragazzi. I colleghi di Madrid dicono bene che il Siviglia ha una grande squadra, due grande squadre perché ha 25 giocatori di grandissimo livello. Sono tutti professionisti di alto livello, hanno tante opzioni. Però loro non conoscono i miei ragazzi e non conoscono la mia squadra in quanto squadra e domani saremo lì”.
In una partita come questa quanto conta l’esperienza?
“Il budget che ha il Siviglia, non è lo stesso che ha la Roma. Noi abbiamo giocatori che lo scorso anno giocavano nella Squadra B. Io ho avuto più opportunità di giocare le competizioni europee, ma Mendilibar è della mia stessa generazione, con gli stessi capelli bianchi: siamo alla pari. Anche per i giocatori è lo stesso: quelli del Siviglia hanno più esperienza, ma noi sono due anni che giochiamo insieme.”
In una partita come questa quanto conta la tua esperienza e quanto quella della squadra. Cosa ha avuto di diverso rispetto al Tottenham?
“La Roma mi ha dato la possibilità di giocarle, il Tottenham no”.
Lasciando la conferenza stampa, i cronisti chiedono a Mourinho le condizioni di Dybala…
“In 8 domande nessuno me lo ha chiesto. Ha 20-30 minuti”
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