Calcio

Milan, le prime parole di Chukwueze: “Sono qui per divertirmi”

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Le prime parole di Chukwueze da giocatore del Milan

Mercoledì 9 agosto, alle ore 14.00, il Milan ha presentato in conferenza stampa: Samuel Chukwueze. L’ex Villarreal ha parlato del suo rapporto con i tifosi e con i compagni. Ecco le sue parole:

Buon pomeriggio Samuel, com è stato l’impatto coi tifosi?

 “Penso che i tifosi siano stati fantastici da quando sono arrivato, ma anche prima. Chiedevano quando sarei arrivato.”

Con i tuoi compagni come va?

“Ho avuto ottime sensazioni fin dal primo momento. Sono stati accoglienti e fantastici. Mi hanno fatto sentire subito a casa. Mi hanno fatto vedere le cose belle della città. Non vedo l’ora di poter giocare con loro. Sono pronto a giocare con loro.” 

Cosa rappresenta, per te, stare in un club storico come il Milan che ha avuto giocatori importanti come Kakà?

“Quando penso allo storia di questa società è fantastica. Penso a Kakà, al gol contro lo United in Champions. Uno dei più grandi che ho mai visti. Si il brasiliano è uno dei miei idoli.” 

Tra i nuovi compagni con quali hai legato di più? Chi hai trovato più divertente?

“Ho stretto molto con Adli, è molto divertente. Un giocatore fantastico che mi ha dato da subito una mano. Una persona fantastica. Anche Okafor e Leao mi sono stati vicini.”

Hai già parlato con Pioli? Quali sono i suoi progetti?

“L’allenatore mi ha chiamato quando ero in Nazionale parlando già del piano tattico, dicendomi quello che avrei dovuto fare. Mi ha voluto da sempre. Anche i tifosi mi sono stati vicino. L’allenatore è fantastico e mi è stato vicino da subito. Mi ha parlato dei programmi per migliorare la squadra. Ho creduto molto nel progetto di Pioli. Mi ha parlato dei giocatori che ci sono qui. Bisogna darli tempo. Col tempo vinceremo la Serie A.” 

L’ex Villarreal parla delle sue aspettative e sui suoi obiettivi

Samuel Chukwueze ha poi continuato parlando delle sue aspettative e dei suoi idoli:

Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?

“Non preoccupatevi, mi aspetto di migliorare. Non ho paura, ho già fissato i miei obiettivi.” 

Cosa rappresenta per te giocare a San Siro?

“Mi hanno già parlato del cosa voglia dire giocarci. Ho già giocato in grandi stadi, ma non vedo l’ora di sentire i cori.” 

Qual è la tua ispirazione?

“Robben è un giocatore fantsatico, una delle ali più forti che abbia mai visto. Ed è per questo che ho visto tutto di lui, per imparare più cose possibili. Fantastico vederlo giocare.” 

Quali sono le differenze col Villarreal?

“Un po’ diverso. Il Milan è un grande club, difficile paragonarla al Villarreal. Quando sono arrivato qui sono stato circondato dai tifosi. Ci sono più giornalisti. Uno dei club più grandi al Mondo.” 

Chi vorresti affrontare in Serie A?

“Bella domanda. Non vedo l’ora di iniziare. Punto a vincere la prima di campionato, possiamo battere chiunque in Serie A. Che sia contro l’Inter o la Juventus, non sarà facile. Per poter vincere lo scudetto bisognerà battere. Sono venuto qui per vincere trofei. Proni a battere chiunque.”

Sei pronto a scrivere pagine del Milan?

“Sono qui per questo. Sono qua per vincere dei trofei.  Il mio lavoro è giocare a calcio, scrivere il mio nome nella storia del Milan. Sarebbe un grande traguardo. Devo vincere, è la mia priorità. Come non m’importa ma so che vincerò.”  

Il suo rapporto con Osimhen e sul suo rapporto con i tifosi

Samuele Chukwueze ha chiuso parlando del suo rapporto con il connazionale Osimhen e sul legame con i tifosi del Milan:

Quali consigli ti ha dato Osimhen?

“Lui è il mio migliore amico. Abbiamo giocato insieme a 17 anni. Gli chiedevo spesso della Serie A e poi di cosa pensasse del Milan. Mi ha detto che è una grande società. Mi ha detto che avrei fatto davvero bene. Victor ha detto che Pioli è un fantastico allenatore. Mi ha detto di venire al Milan, anche se ha scherzato un po’ su un mio possibile arrivo al Napoli. Gli ho detto che non ci avrebbe mai battuto.”

Il fatto che i tifosi ti abbiano sognato sui social ti mette sotto pressione o ti dà ancora più carica?

“Questo mi carica. L’affetto mi carica molto, voglia dare gioia a me, non sento la pressione. Sono professionista da 5 anni, non mi sento sotto pressione. Sono qui per divertirmi. Se pensi alla pressione vuol dire che non sei pronto. Se sbagli è normale, devi andare avanti e migliorare. Questo dimostra che sei pronto.” 

L’intervista è terminata col giocatore che ha tirato un sospiro di sollievo quando le hanno detto che era finita. Ieri ha giocato i primi minuti e oggi le prime parole. I tifosi non vedono l’ora di vederlo giocare sempre di più.

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