Poker del diavolo, buona la prima a San Siro

I ragazzi di Pioli,spinti dal pubblico di casa, stendono il toro e vincono la seconda partita consecutiva.

PRIMO TEMPO

La prima sfida casalinga del diavolo, accoglie la solita media spettatori che sorpassa i 70.000 tifosi. Pioli non cambia la formazione iniziale per la sfida di San Siro, mentre Juric,davanti si affida a Sanabria.
È il Milan che vuole fare la partita fin dai primi minuti, muovendo la sfera con pochi tocchi di prima per provare a sorprendere la difesa granata. Il vero squillo arriva al minuto 13′ sugli sviluppi di un calcio di punizione. Rejinders tocca la palla a T.Hernandez che non é molto preciso e spedisce la palla di poco a lato. Un altro vero tentativo per il diavolo arriva al minuto 23′,Leao aggancia di petto un pallone aereo che però, con il sinistro spedisce alto, sopra la traversa. I padroni di casa trovano il vantaggio al minuto 33′, Pulisic viene servito da solo in area di rigore, insaccando a colpo sicuro.
Due goal in due partite ufficiali per l’americano. Il toro non ci sta e tre minuti più avanti, pareggia con una girata in area di Schuurs che batte Maignan.
Al minuto 43′ dopo gli sviluppi di un’azione confusa, l’arbitro Mariani viene chiamato al var per un presunto tocco di mano in area granata. Il rigore viene assegnato al diavolo che Giroud, puntualmente decreta in rete. Nei minuti di recupero della prima frazione,c’è anche il tempo per il tris rossonero.
T. Hernandez scucchiaia un pallone delizioso alle spalle del portiere e fa 3-1 per i suoi.

SECONDO TEMPO

La prima occasione nella ripresa, arriva al minuto 57′,Pulisic combina ai limiti dell’area con Giroud e Leao, ma il suo tiro non va a buon fine.
Al minuto 60′, Leao si infiltra in area, c’é un contatto che Mariani considera rigore. Dal dischetto va nuovamente Giroud che non perdona e cala il poker.
Il Torino prova a non demordere, affacciandosi dalle parti di Maignan,nessuno dei tentativi però, é realmente pericoloso.
I rossoneri gestiscono il grande vantaggio accumulato e vincono la gara.