Calcio
Conferenza stampa Angelozzi: “Salvarsi sarebbe un sogno. Con la Juve ottimi rapporti”
(Dall’inviata allo Stirpe) – 4 settembre, il mercato è chiuso da ormai 3 giorni. Guido Angelozzi ha soddisfatto tutti a Frosinone, con i suoi colpi di prospettiva ma anche di esperienza. Sono 20 gli acquisti: 3 portieri, 6 difensori, 6 centrocampisti, 5 attaccanti. Tra questi Turati, Cerofolini, Lirola, Soulé, Kaio Jorge, Barrenechea, Harroui e Cheddira: nomi che hanno arricchito la rosa giallazzurra e che nelle prime tre giornate di campionato sono stati in grado di portare in Ciociaria ben 4 punti, tra Atalanta e Udinese. Ceduti, invece, 23 giocatori. In conferenza stampa di fine mercato, il direttore dell’area tecnica dei Canarini, parla così.
La conferenza stampa di Angelozzi
LAVORO – “Devo dire grazie al nostro presidente che ci ha fatto la possibilità di fare questo tipo di lavoro. Quando ha capito che si potessero fare certe operazioni, mi ha detto di andare avanti nonostante magari fossero fuori budget. Se abbiamo fatto tutto questo non è solamente merito di Angelozzi o Di Francesco ma è merito di tutto il gruppo del Frosinone Calcio”.
OPERAZIONI CON IL SASSUOLO – “L’operazione più importante è stata quella di Boloca. C’erano tante difficoltà, in partenza eravamo tutti pessimisti. Col lavoro però avevamo messo in mostra determinati giocatori e ci siamo privati di un giocatore così forte. Col Sassuolo abbiamo buoni rapporti. C’è stata una plusvalenza economica importante e di conseguenza questo ci ha dato la possibilità di prendere due giocatori importanti come Marchizza e Harroui. Questo ci ha dato coraggio e autostima. Abbiamo preso loro due più Turati”.
OPERAZIONI CON LA JUVE – “La trattativa con la Juve non è stata facile. Era da un mese che eravamo dietro a questi giocatori. Con un po’ di fortuna e i rapporti che uno ha con i club… Due sono nazionali argentini, l’altro è un fenomeno (Kaio Jorge, ndr). Prima che lo prendessimo noi c’erano altre squadre, anche l’Udinese che lo voleva a tutti i costi. La fortuna è stata prendere prima Barrenechea che ha chiamato i suoi compagni e parlato bene di noi. Ci ha dato una mano. Con la Juventus abbiamo dei rapporti buonissimi”.
Conferenza stampa Angelozzi: “Siamo tutti sotto esame”
DIFENSORE – “Io non sono mai soddisfatto. C’erano altre cose che volevo fare e che che non ho fatto. Volevo prendere Ferrari, che conosco: lui voleva venire però all’ultimo momento il Sassuolo lo ha levato dal mercato e non lo ha voluto dare. Volevamo prendere un difensore centrale. Volevamo qualcuno che andasse a coprire il ruolo di difesa. Ho peccato di presunzione perché ero convinto di prenderlo: parlo di un georgiano che ha preso il Torino (Sazonov, ndr) all’ultimo giorno di mercato. Avevo concentrato su di lui una somma importante per comprarlo perché con i miei scout lo avevamo visto all’Europeo. L’ultimo giorno al 99% avevamo preso Katic ma poi mi sono incaz*ato perché hanno cambiato 3-4 volte idea dopo aver fatto un accordo. A cinque minuti dalla fine del mercato, ho scelto di non prenderlo più. Non mi piace quando mi vogliono ricattare o prendere in giro”.
SVINCOLATI – “Vedremo”.
RISULTATI – “L’anno scorso eravamo la squadra più giovane della Serie B e abbiamo vinto un campionato. Già ci sono io vecchio e voglio prendere i giovani. Sono soddisfatto. Mi aspetto di raggiungere la salvezza. Salvarsi sarebbe un sogno per tutti quanti. Siamo tutti sotto esame, società, direttore, collaboratori, allenatore”.
Conferenza stampa Angelozzi: “Di Francesco non c’entra niente con il Frosinone”
GIOCATORI – “Il giocatore che oggi sta emozionando tutti è uno che l’anno scorso, quando lo abbiamo preso, era fuori rosa all’Albinoleffe: parlo di Francesco Gelli. Dà gioia a noi e a tutti i ragazzi”.
DI FRANCESCO – “Io lo conosco bene perché è stato prima giocatore e poi mio allenatore a Sassuolo. Con lui ho avuto la fortuna di andare in Europa League quindi lo conosco come le mie tasche. È un allenatore che non c’entra niente con il Frosinone per quello che ha fatto: 260 partite in Serie A con le coppe. Noi siamo una piccola realtà e lui è venuto per il rapporto che ha con me. Poi una sera l’ho portato a cena col presidente ad Acuto, ad un ristorante che era chiuso e Stirpe ha fatto aprire. Il presidente quando lo ha conosciuto mi ha detto: ‘Questo è il nostro allenatore’. Vi dico che ci divertiremo perché attua un calcio molto propositivo come faceva anche Fabio Grosso. Ha esperienza in Serie A, sa dove mettere le mani. Il preparatore atletico è stato con la nazionale russa, Real Madrid, Juve, Roma, a Dubai… Parla 4-5 lingue: a volte gli chiedo cosa faccia qui”.
MONTERISI – “Lo abbiamo avuto, sapevamo che era bravo ma era del Lecce. Poi i rapporti tra me e Corvino, tra me e il figlio di Corvino, hanno permesso di concludere un affare importante. È nostro ma abbiamo la futura rivendita al 50% col Lecce. Ce lo hanno quasi regalato”.
DIFFICOLTÀ – “Dovevamo abbassare il monte ingaggi quindi ho dovuto regalare due giocatori che avevano un ingaggio alto: parlo di Ricci e Insigne. Li ho regalato: potevo prendere dei soldi se avessi aspettato ma in quel momento era un’operazione troppo importante. Sampdoria e Palermo mi hanno ringraziato. Poi con l’operazione di Boloca siamo partiti. Il budget iniziale non è stato rispettato per colpa mia. C’erano giocatori che non volevano andare via”.
Conferenza stampa Angelozzi: “Richieste per Oyono ma non lo abbiamo ceduto”
RICHIESTE PER CASO – “Qualcosa c’è stato all’inizio: lo volevano 2-3 società di Serie B, di Serie A nessuno. Qualche timida richiesta ma niente di stravolgente. Tante richieste sono arrivate per Oyono ma abbiamo detto di no e abbiamo venduto solo un pezzo importante, Boloca”.
PROSPETTIVE DI SALVEZZA – “Quello è il mio sogno. Tutte le squadre si sono rinforzate: basta guardare il Genoa, ma anche l’Empoli… Tutte le squadre sono tutte forti. All’inizio tutti quanti parlavano di Frosinone retrocesso, si mettevano a ridere quando mi vedevano. Sono preoccupato ma ho un allenatore bravo e dei giocatori giovani. Ora arriverà Bourabia che è uno che conosce bene la società. Ce la giochiamo, anche con l’aiuto della città”.
PORTAFOGLI ILLIMITATO – “Per me è importante mettere le mie idee nelle società in cui lavoro: non è importante il portafoglio”.
INFLUENZA MERCATO ARABO – “Il modo di lavorare mio è stato sempre così, non ha influito. In Italia le società sono tutte indebitate quindi è meglio che siano entrati nel nostro mercato perché fanno respirare un po’ i club”.
GELLI – “Ha altri due anni di contratto quindi non ci sarà nessun nuovo incontro”.
EMOZIONE – “Per me è stata un’emozione grande. Avevo parlato con il Real Madrid ai tempi del Lecce per Vucinic ma poi lo ha preso la Roma perché c’erano le comproprietà. Per me è stata una bella emozione, anzi, più che altro una soddisfazione perché rappresento il Frosinone”.
IBRAHIMOVIC – “Non si aggrega in Primavera. Troverà anche lui spazio. Abbiamo una rosa ampia, ci manca forse solo un difensore centrale”.
Conferenza stampa Angelozzi: “Stirpe molto attaccato alla squadra”
SPERANZA – “Ripercorrere il percorso di società come Atalanta e Sassuolo è la speranza di tutti. Stirpe è molto attaccato alla squadra, molto euforico. È un percorso difficile: l’ultima settimana abbiamo fatto cose che non immaginavo sarebbero capitate. Il presidente è venuto in trasferta con noi a Udine, è attaccato. Io lo spero, questo è un sogno. Quando sono andato al Sassuolo, che è una realtà piccola come qua, ha un territorio molto ricco che qui non c’è. L’ufficio marketing incassava 8-10 milioni di sponsorizzazioni: ci sono le ceramiche, vicino c’è Maranello, le Lamborghini… È una realtà piccola ma ha una ricchezza. Frosinone ha la fortuna di avere la famiglia Stirpe. Non possiamo immaginare il percorso di Sassuolo e Atalanta, ci possiamo accostare più a Empoli: loro sono bravi, investono molto sul settore giovanile”.
FROSINONE – “Mi ha spinto a venire qui l’amicizia con la famiglia Stirpe. Vent’anni fa mi ha contattato e l’ho conosciuto, ho conosciuto anche il papà. All’epoca avevamo fatto un contratto di tre anni ma ero in C2 e io ero in Perugia in Serie A ma il presidente non mi faceva fare ciò che volevo fare. All’epoca io guadagnavo abbastanza ma il giorno prima, non mi hanno liberato più e mi hanno mandato a Catania. Il rapporto però è continuato. Quando ero a La Spezia, dopo un paio di giorni mi ha chiamato il presidente. Era l’occasione giusta di ringraziarlo perché c’era questo rapporto da vent’anni. Sono orgoglioso di lavorare qui”.
TRATTATIVA – “Quella che mi ha fatto esultare di più è stata quella di Okoli. L’Atalanta un giorno me lo dava, un giorno no. Il pomeriggio ho mandato un messaggio dicendo che non lo volevo più: era un bluff per vedere come reagissero. Il ragazzo voleva venire da noi, gli abbiamo lasciato la maglia numero 5. La sera ero a cena con Reinier e mi chiama il direttore dicendomi che me lo dà. Allora mi sono sbrigato e sono andato a firmare i documenti. Il giorno dopo ero tutto tranquillo ma ci sono stati nuovi problemi con l’Atalanta. Però poi è arrivato il ragazzo e dalle 9 che dovevamo firmare lo abbiamo fatto alle 13″.
ESULTARE SE… – “Solo se ci salviamo”.
SODDISFAZIONE – “Sono soddisfatto, assieme ai miei collaboratori. Fare certi tipi di contratto e di trattative non è semplice. Sono un po’ stanco ma tra due giorni sarà bello carico. Ora viene il difficile perché bisogna amalgamare la squadra”.
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