Serie A

Il poker genoano apre la crisi della Roma

La marea rossoblu apre la crisi della Roma travolta da Gudmundsson mai preso dalla tenera difesa giallorossa.

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Il Genoa di Alberto Gilardino travolge a Marassi la Roma sconfiggendola per 4 a 1. Il Genoa ha sopraffatto la Roma in tutte le zone del campo vincendo tutti i duelli per tutti i 90 minuti. Gudmundsson e Retegui sono stati un rebus irrisolvibile per la retroguardia giallorossa. Dybala e Lukaku non hanno mai avuto spazio sempre anticipati dalla retroguardia genoana. Nel primo tempo il Grifone fa subito la voce grossa andando in vantaggio al minuto 5 con Gudmundsson. La Roma subisce il ritmo del Genoa ma ha un sussulto al minuto 22 quando Cristante, l’unico della Roma forse a salvarsi, di testa sfrutta un assist di Spinazzola. Il primo tempo sembra incanalarsi sui binari del pareggio ma Gudmundsson semina lo scompiglio nella retroguardia giallorossa e Retegui dopo un tocco di Thorsby batte Rui Patricio.

La ripresa

Nella ripresa Mourinho toglie Mancini ammonito e prova a giocarsela con il duo Belotti Lukaku supportato da Dybala, con Cristante Ndicka centrali. La Roma pressa il Genoa, trova il goal con Lukaku fermato giustamente dal Var in fuorigioco. Il possesso palla della Roma è sterile, 72% alla fine del match, ma il Genoa è più pericoloso in ripartenza e su corner è l’ex doriano Thorsby a fare 3 a 1. La Roma mette tutti gli attaccanti ma a segnare é nuovamente il Genoa con Jr Messias. Gilardino vola, la Roma subisce dopo 3 anni una dura contestazione da parte della sua gente. I fantasmi di Bodo tornano ad aleggiare su Mourinho, con il portoghese chiamato a far uscire la sua squadra da questa situazione.




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