Serie A
Juventus, non solo gli errori individuali: anche Allegri sotto accusa
Le colpe della squadra e le colpe del tecnico
Rivedere la Juventus di Reggio Emilia è stato come tornare alla scorsa stagione: stessi errori, stesse dinamiche di un qualcosa già scritto. Dopo l’ottima prova di una settimana scorsa contro la Lazio, la squadra di Massimiliano Allegri ha fatto due passi indietro nel percorso di crescita. Ma com’è possibile?
Eppure i bianconeri avevano iniziato bene con 3 occasioni nei primi 10 minuti.
Poi, preso il gol da Laurienté, si sono sciolti come neve al sole: sono andati via le idee tattiche, il pressing alto, la voglia di recuperare il pallone nella metà campo del Sassuolo.
L’ingresso in campo di Fagioli ha ridato un minimo di vitalità ad un centrocampo inesistente, ma non è bastato: Nicolò si sbracciava sempre perché non aveva compagni da servire, nessuno che si muovesse senza il pallone.
Chiesa è tornato il giocatore devastante che conoscevamo fino a tre stagioni fa, però non può fare tutto da solo insieme a Fagioli. Sono mancati i leader in campo (Rabiot? Danilo?), senza i quali la squadra non ha saputo trovare dei trascinatori per reagire alle difficoltà. Dunque, ecco la Juventus di Allegri vista e rivista negli ultimi due anni.
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