Mondiali Rugby 2023: Nuova Zelanda a valanga sull’Italia. Gli All Blacks vincono 96-17

Tanta era stata l’attesa della gara tra Italia e Nuova Zelanda, tanta è stata veloce l’uscita di scena dell’Italrugby. Le aspettative degli azzurri infatti si sono sciolte come neve al sole, venendo sommerse dagli All Blacks, capaci di segnare ben 14 mete. La Nuova Zelanda infatti ha vinto a valanga, con il punteggio di 96-17, una partita praticamente finita dopo soli venti minuti di gioco.

Che l’Italia non potesse vincere lo sapevano praticamente tutti, anzi colpevolmente, fin troppo colpevolmente, qualcuno aveva fatto pensare che la vittoria fosse anche alla portata, facendo alzare l’asticella delle aspettative. Una sconfitta del genere però, visto quanto fatto dall’Italrugby negli ultimi 18 mesi, non se l’aspettava veramente nessuno.

La partita

Praticamente si è assistito a un assolo neozelandese, con l’Italia del rugby incapace di tirarsi su e arginare l’ondata dei tutti neri. Dopo 7 minuti la prima meta di Will Jordan, a cui rispondeva al 9′ Tommaso Allan con un calcio di punizione.

Al 17′ arrivava la seconda meta della Nuova Zelanda, firmata da Aaron Smith seguita un minuto dopo da quella da Mark Telea, dopo una bella risalita di Ardie Savea e Beauden Barrett.

L’Italia praticamente finiva lì la sua gara, incapace di limitare i troppi errori visti ieri sera. I nostri azzurri, quasi intimoriti, hanno giocato pochissimo l’ovale, il marchio di fabbrica da ormai più di un anno, sbagliando troppo in difesa. La mischia e la rimessa laterale sono state troppo penalizzanti, con rispettivamente solo il 33% e 50% di positività, bloccando sul nascere ogni velleità offensiva di Garbisi e soci. Se a questo ci mettiamo l’indisciplina, con 8 falli nel solo primo tempo, si fa presto a capire il perchè la partita sia diventata molto presto un allenamento per gli All Blacks.

La Nuova Zelanda, scesa in campo con il coltello tra i denti, visto che comunque, complice la sconfitta con la Francia, quella contro l’Italia sarebbe stata una partita da dentro-fuori, andava in meta altre 11 volte. Per l’Italrugby invece due mete, entrambe molto belle, segnate da Ange Capuozzo e da Monty Ioane.

Alla fine come una liberazione arrivava il fischio finale che chiudeva la partita sul 96-17.

Dopo il nefasto 101-3 del Mondiale del 1999, questa sconfitta rappresenta la seconda peggior sconfitta contro la Nuova Zelanda in un Mondiale. Quella con minor scarto giunse invece nel 1991 con il 21-31 rimediato a Leicester.

Adesso per coach Kieran Crowley e il suo staff si prospetta il duro compito di azzerare la gara contro la Nuova Zelanda, fare la conta degli infortunati e buttarsi anima e cuore verso la sfida contro la Francia. Quella che si sapeva fin dall’inizio sarebbe stata la partita decisiva del nostro Mondiale; “LA partita” che potrebbe valere il passaggio ai quarti di finale. Un passaggio del turno che sembrava difficile ma non impossibile, adesso, dopo la partita di ieri sera, lo sarà un pò di più.

Gli highlight di Nuova Zelanda-Italia

Nuova Zelanda – Italia 96-17

Marcatori: 7’ m. Jordan tr. Mo’unga (7-0), 10’ c.p. Allan (7-3), 17’ m. Smith tr. Mo’unga (14-3), 19’ m. Telea tr. Mo’unga (21-3), 22’ m. Savea tr. Mo’unga (28-3), 27’ m. Smith tr. Mo’unga (35-3). 34’ Smith tr. Mo’unga (42-3), 40’+4 m. Savea tr. Mo’unga (49-3), 48’ m. Capuozzo tr. Allan (49-10), 50’ m. Retallick tr. Mo’unga (56-10), 55’ m. Papali’i tr. Mo’unga (63-10), 61’ m. Coles (68-10), 68’ m. McKenzie tr. McKenzie (75-10), 70’ m. Jordan tr. McKenzie (82-10), 74’ m. Coles tr. McKenzie (89-10), 76’ Lienert-Brown tr. McKenzie (96-10), 80’ m. Ioane tr. P. Garbisi (96-17)

Nuova Zelanda
Mete: Jordan (7, 69), Smith (17, 26, 33), Telea (18), Savea (21, 40), Retallick (49), Papali’i (55), Coles (60, 72), McKenzie (66), Lienert-Brown (75)
Trasformazioni: Mo’unga (7, 17, 18, 21, 26, 33, 40, 49), McKenzie (66, 69, 72, 75)
Calci di punizione:

Italia
Mete: Capuozzo (47), Ioane (80)
Trasformazioni: Allan (47), Garbisi (80)
Calci di punizione: Allan (9)

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