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Recensione alla silloge “Poesie vietresi” di Francesco Agresti
Edito dalla Nemapress Edizioni
Ancora una volta il poeta Agresti ci regala una silloge intensa e colma di significati intrinseci. Recensione di Alessandra Bucci.
“Palpita un cuore smarrito tra le case, cerca un approdo nel tuo seno, mentre d’intorno sorridono i “limoni” ci confida l’Agresti in una delle sue poesie come se parlasse a un caro amico. E non importa capire se il seno di cui l’animo sensibile dell’Agresti ci parla, sia quello della donna amata, desiderata o semplicemente sognata o l’incavo accogliente celato tra i saliscendi della bella Vietri. La meravigliosa città e la figura femminile si fondono e si confondono fra i versi di questa intima raccolta.
E tra le diverse e possibili interpretazioni la città campana, con le sue caratteristiche urbanistiche, con i suoi colori e i suoi originari profumi, sembra quasi diventare, aiutata anche dalla trasfigurazione operata dalla parola poetica, un vagheggiato argine significativo allo sfacelo del consumismo servaggio così come la figura femminile, vista nella sua purezza primordiale, aiuta il poeta a restare ancorato ad emozioni senza tempo nonostante l’avanzare degli anni.
Il poeta ci accompagna in questo gioco delicato di metafore e personificazioni lasciando alla nostra immaginazione e alla sensibilità di ognuno il compito di cogliere il senso profondo di ogni verso. E non importa se spesso i piani, onirici e reali, si confondono, quel che conta è che attraverso le sue parole il poeta riesca a trasportarci in un’atmosfera indefinita, impalpabile in cui “l’attesa diventa foriera di gioie inaspettate” e il cuore resta quieto nella consapevolezza che, “quando tutto si complica, ci soccorre il creato con la sua infinita magnificenza”. “Se il mare è sempre piatto”, inoltre, “l’anima si addormenta, non ha sussulti” e solo continuando a nuotare senza arrendersi ogni flutto che affrontiamo diventa una fresca carezza sul viso nella consapevolezza che, come ci ricorda Agresti, ogni onda che ci ricopre non ci uccide.
Alessandra Bucci è un’autrice abruzzese che ha al suo attivo nove pubblicazioni tra raccolte di poesie, racconti e romanzi. Insegna lettere nella scuola secondaria di primo grado, ha vinto numerosi premi letterari e ha fatto parte di diverse giurie di concorsi letterari disseminati nel territorio nazionale.
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