Serie A
Roma-Empoli, Mourinho:”Il 7-0 è troppo. Lukaku è quello che si è presentato in condizione migliore”
E’ un Josè Mourinho diverso, più sereno quello che ha parlato ora in conferenza stampa dopo la vittoria netta contro l’Empoli. Queste le sue parole:
Ha parlato di cose che non le sono piaciute: sul 2-0 la Roma si è sentita appagata. troppo presto?
“Mi aspettavo questa cosa. Ho chiesto questa intensità a inizio gara, sapevo che c’era gente che non riesce a farlo, sapevo perfettamente che non avevamo benzina per tutto quello per 90 minuti. Questo non mi è dispiaciuto perché è una cosa che mi aspettavo. Ma quando abbassi il ritmo per necessità, la concentrazione deve aumentare. Se non hai aggressività per pressare alto e l’aggressività per essere verticale, come minimo non regali palla all’avversario e fai passaggi nella prima fase. Non è che loro abbiano avuto grande possibilità, ma hanno avuto 20 minuti dove il dominio del gioco era loro, il possesso era loro, noi ci siamo abbassati troppo e dovevamo essere intelligenti a gestire. È così che dobbiamo crescere, c’erano 5 giocatori che hanno iniziato la partita che non erano qui l’anno scorso, abbiamo bisogno di loro e abbiamo bisogno che loro capiscano come giochiamo, specie col blocco basso. Sei dominatore anche lì. Il 7-0 è troppo, non è che abbiamo fatto una partita stratosferica, abbiamo giocato bene, in qualche momento molto bene, non abbiamo sbagliato gol davanti alla porta e per questo motivo il risultato è questo, ma è esagerato”.
Ci fa un punto sugli infortunati?
“Aouar stava uguale a come a tutti quelli che erano un punto interrogativo. Una cosa è quando sei recuperato clinicamente e un’altra quando sei in condizione di giocare. Aouar è arrivato con una sensazione di stanchezza in zona muscolare, quando il muscolo ti chiama e ti dice che c’è qualcosa di strano non si può rischiare. Ha giocato Renato, che al di là del cartellino giallo che mi ha aiutato a decidere di cambiarlo, è stato perfetto perché giocasse 45 minuti. Dybala 75 minuti, Paredes 75 minuti, dobbiamo gestire questi giocatori, facendoli allenare, giocare e non facendoli arrivare a situazione di stanchezza. Romelu per la sua condizione fisica, per la sua storia clinica e per come si è allenato da solo, è quello che si presenta in condizione migliore”.
Diciassette giorni di sosta molto lunghi, lei ha ricevuto molte critiche, la risposta è nella qualità che la Roma può esibire?
“I giocatori fanno gli allenatori, gli allenatori aiutano i giocatori a essere migliori. Sono i giocatori che fanno gli allenatori. Qualche volta si parla di allenatori fenomeni, a volte devono fare i fenomeni anche nelle squadre senza giocatori fenomeni. Oggi si è vista qualità, qualità di gioco, per costruire dal basso bisogna che i giocatori lo sappiano fare. A volte abbiamo commesso errori, ma i giocatori stanno prendendo fiducia. Lukaku ha avuto un pallone davanti alla porta e ha fatto gol, queste sono cose importanti”.
Su N’dicka: “Non è un bambino, ha giocato 150 partite in Bundesliga, non ti voglio dire esattamente i dettagli però nel primo tempo che lo avevo davanti ho fatto un po’ di fatica con lui perchè bisogna guidarlo però è veloce, ha presenza e qualità. Con questi 3 più Smalling abbiamo 4 difensori di qualità, quando ne manca uno ne abbiamo 3 però sono molto affidabili.
Su Dybala: “Lascialo tranquillo”(L’allenatore toscano ha risposto ad un cronista spagnolo”.
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