Calcio

ESCLUSIVA: Fulvio Collovati: “Scamacca può essere l’attaccante del futuro”

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Le parole di Fulvio Collovati

Dopo la partita tra Italia ed Inghilterra, abbiamo intervistato in ESCLUSIVA, l’ex Campione del Mondo 1982 Fulvio Collovati. L’ex giocatore del Milan ha affrontato tanti argomenti. Ecco le sue parole:

Buongiorno Fulvio Collovati, cosa le ha lasciato la partita tra Italia ed Inghilterra?

“Ci sono stati dei segnali positivi, soprattutto nel primo tempo. Con l’arrivo di Spalletti si è vista una squadra che gioca e che affronta l’avversario a testa alta. Ci sono stati dei segnali anche negativi, soprattutto la fase difensiva andrebbe curata di più.”

Se fino a qualche tempo fa, il problema poteva essere di più l’attacco, ora sembra di più la difesa…

“Si tre goal all’Inghilterra si possono anche concedere ma non prendendo dei contropiedi.”

Questione attaccante: in queste due sfide Kean e Scamacca ti hanno convinto e si può pensare ad un Italia post Immobile?

“Si soprattutto Scamacca. Il calcio è anche strano, lui che si era trasferito in Premier League ma non ha vissuto una bellissima esperienza condizionata dagli infortuni è tornato in Serie A, con l’Atalanta si sta rilanciando e ha fatto male agli inglesi a Wembley. È un attaccante vecchio stampo: bravo coi piedi, forte fisicamente e fa salire la squadra. Potrebbe essere il futuro centravanti della Nazionale Italiana.”

Un giocatore che ha fatto bene contro Malta e che sta facendo bene in campionato è Giacomo Bonaventura. Può essere il Jolly per le partite contro Macedonia del Nord ed Ucraina?

“Si può essere un valore aggiunto. Non possiamo considerarlo un titolare ma per l’esperienza che ha sa ancora farsi valere.” 

Dalla Nazionale Italiana alla Serie A

Parlando di Serie A: domenica sera ci sarà Milan-Juventus. Può essere già un crocevia importante per lo Scudetto, soprattutto per i bianconeri?

“No. La Juventus difficilmente lotterà per il titolo perché é una squadra giovane ed in costruzione. Inter, Milan e Napoli sono più accreditate indipendentemente da come andrà la partita del prossimo turno.” 

Quali sono i ricordi più belli legati a questa sfida?

“È un classico del nostro calcio anche se i tempi sono cambiati. Adesso è più tattico mentre io ho marcato a uomo tanti giocatori importanti come Bettega, Boninsegna, Paolo Rossi. È cambiata come sfida e ci saranno tante assenze e non si possono paragonare alle sfide dei miei anni.”

Per quanto riguarda la situazione Napoli, cosa ne pensa del rapporto tra Garcia e De Laurentis?

“È una situazione difficile, aldilà della sfida contro l’Hellas Verona che può anche vincerla perché quando iniziano a girare queste voci vuol dire che l’allenatore è in difficoltà. C’è anche l’infortunio di Osimhen e tra poco arriveranno i big match con Milan ed Inter e nonostante Garcia sia un allenatore che apprezzo, le parole del presidente non l’hanno aiutato.”

Nella serata di martedì, sulla Rai, è andata in onda l’intervista ad Antonio Conte. Secondo lei lui aspetta di tornare sulla panchina della Juventus o ha altre idee?

“Lui aspetta di tornare ad allenare in Italia indipendentemente dalla squadra. Può essere la Juventus ma anche il Napoli o la Roma visto che Mourinho difficilmente rimarrà. Lui ha deciso di stare fermo un anno e che non vuole prendere squadre in corsa ma comunque è pronto. “

Tra queste tre in quale lo vedrebbe meglio?

“Conte sta bene ovunque. È un allenatore importante che ha sempre lasciato un’impronta facendo raggiungere alle sue squadre obiettivi importanti e non c’è una squadra in cui starebbe meglio.” 

Infine l’indagine sulle scommesse…

Per quanto riguarda l’indagine sulle scommesse dei calciatori, dopo la notizia dei 7 mesi di squalifica per Fagioli, che idea si è fatto?

“Il ragazzo si aspettava questo tipo di squalifica. Aldilà se chiamarla o no ludopatia, i giocatori sanno che quando firmano un contratto ci sono delle regole, lui le ha infrante e sette mesi è una punizione giusta. L’importante è che questo scandalo non si allarghi a macchia d’olio.”

Proprio a riguardo, pensa che si fermerà a questi casi o potrebbe espandersi?

“Non lo so, penso però che sia un mondo fragile e non parlo della ludopatia. Sono ragazzi comunque privilegiati che hanno il supporto dei familiari ma anche degli agenti e soprattutto delle società.”

Tornando a parlare di Nazionale ma più in ottica Europei, quanto possono pesare le assenza di Tonali e Zaniolo?

“È uno dei ruoli dove la nazionale non fa fatica e ci sono vari interpreti. Di centrocampisti ce ne sono tanti al contrario di difesa ed attacco quindi non penso che si sentirà molto la loro mancanza. Sono giovani ma l’Italia saprà farsi valere anche senza di loro.”




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