Serie A
Juventus, Allegri: “Il mio futuro? Gli uomini passano ma il dna della Juve resta”
Giorno già di vigilia per la Juventus, che domani sera sarà ospite del Monza all’U-Power Stadium per l’anticipo della tredicesima giornata di Serie A. Queste le parole di Massimiliano Allegri alla vigilia di Monza-Juventus.
Le parole di Massimiliano Allegri alla vigilia di Monza-Juventus
“Il Monza è anche l’unica squadra che l’anno scorso ci ha portato via 6 punti e a cui non abbiamo neanche fatto un gol. Domani sarà difficile, è importante come saranno importanti quelle che verranno a seguire. Importante per dar seguito al pareggio con l’Inter. Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, non sono al top della condizione ma ci saranno. Locatelli oggi valuteremo, è un problema di dolore. Nicolussi Caviglia ha fatto una buona partita domenica ma era tanto tempo che non giocava. Il gruppo è coeso, abbiamo una buona classifica ma non abbiamo fatto ancora nulla. Nel calcio come lasci un attimo rischi di perdere. Abbiamo 6 partite che ci dividono alla fine del girone d’andata con 4 trasferte e due scontri diretti in casa. Come spesso capita nel calcio, la differenza sta nella fase difensiva. Il Monza nelle ultime 10 partite, in 3 non ha preso gol e nelle altre 7 solo uno a gara. Anche a livello difensivo difendono in maniera unita.
Si parla di Scudetto? Io nello spogliatoio della squadra non entro mai perché è sacro. Tutti dobbiamo avere l’ambizione di desiderare qualcosa di importante, ma ora il desiderio più importante è la partita di Monza. Per la Juventus è stato pesante stare fuori dalla Champions League quest’anno, non per demeriti sportivi quindi dobbiamo pensare a quest’obiettivo. Chiesa e Vlahovic hanno fatto bene contro l’Inter, ma stanno bene anche gli altri. L’ho detto anche ai ragazzi, ci saranno dei momenti in cui qualcuno giocherà di meno, giusto che siano arrabbiati. Si parla sempre del mio futuro in questo periodo. Ho un contratto con la Juventus fino al 2025, stiamo lavorando assieme per il futuro del club nei prossimi anni. Vado molto d’accordo con i nuovi dirigenti. Una cosa che ho imparato è che nella Juventus passano gli uomini ma il dna resta, bisogna stare zitti e lavorare avendo il profilo basso. Come al solito Galliani non ha sbagliato l’allenatore. Palladino sta facendo molto bene, sono certo che nella crescita, vicino a Galliani, possa solo che migliorare ma non parlo solo di campo, anche fuori. Potrà fare un’ottima carriera. Ci sono allenatori giovani e bravi che stanno crescendo, avere un dirigente di grande esperienza e genialità come Galliani è un vantaggio per lui”.
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